Spiritualità e religione secondo Branden

VOLANTE 1

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Ciascuno di noi può scegliere a quale religione ispirare il proprio viaggio spirituale, la ricerca di una maggiore consapevolezza, ma la religione in sé non implica necessariamente questa ricerca: anzi, a volte sostiene l'illusione della spiritualità e intanto porta nella direzione opposta, esigendo che la consapevolezza venga sacrificata alla fede e minacciando l'inferno come punizione per aver pensato, oppure mettendo in ridicolo gli sforzi per trovare un senso a quanto ci viene insegnato.
 
La ricerca è bella di per sè.

In europa
in africa
in asia
in america
in oceania
in antartide

In ogni parte del mondo
in ogni parte del tempo.
 
L'autore:
Nathaniel Branden è un pioniere nel campo dell’autostima. Esercita la professione di psicoterapeuta a Los Angeles ma le sue consulenze su questo tema sono richieste nelle aziende di tutto il mondo. È autore di venti libri tradotti in diciotto lingue, con più di tre milioni e mezzo di copie vendute. In Italia ha pubblicato anche Le donne e la stima di sé, edito sempre da Corbaccio.

Corbaccio, un pionere.
Ma non era il film dell'anno scorso.
 
...con il termine "Dio" la gente intende molte cose diverse... Ci piace dire che "veneriamo tutti lo stesso Dio" ma non è affatto vero.
..Molti purtroppo sanno spiegare quello che intendono con "Dio" soltanto in termini molto vaghi, servendosi di metafore, simbolismi, astrazioni, oppure parlando di quello che Dio non è.
 
Per alcuni "Dio" è una fonte ininterrotta di conforto, per altri una fonte di rimprovero e terrore, o un motivo per credere che qualcuno nell'universo ci ama. O la giustificazione all'idea consolatoria che tutto accade per una ragione e quelle che a noi paiono tragedie avvengono per uno scopo più alto.
 

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