sono sempre un pò negativi sti qua....toni sempre gravosi....cmq..
Roma - Apertura con il segni meno per tutte le piazze finanziarie d'Europa, tranne Zurigo che e' piatta. Dopo il nulla di fatto di ieri nella riunione straordinaria dei ministri delle Finanze dell'Eurogruppo sulla questione calda greca, oggi i timori sulla crisi del debito pesano sui listini. Intanto nel paese oggi si rischia la paralisi per uno sciopero generale che e' stato indetto per la giornata di oggi.
Cali tra lo 0,2 e lo 0,5% in media per le borse, Piazza Affari tra le peggiori cede mezzo punto percentuale. A livello settoriale in tenuta farmaceutici e media, pesanti le banche. Moody's avverte che potrebbe rivedere le tre principali banche francesi per la loro esposizione ad Atene.
Sul fronte macro, in Usa attesa produzione industriale e inflazione. Sul primario oggi tocca al Portogallo dopo che ieri le aste di Italia, Spagna e Grecia hanno visto in tutti i casi rendimenti in rialzo.
Sul valutario l'euro scambia in calo a quota $1,4375. L'attenzione e' tutta alla situazione critica del debito sovrano dei paesi periferici dell'Europa. Ogni 15 giorni da gennaio c'e' in calendario un meeting importante per salvarel a Grecia. Ma i problemi sono complessi e trovare una soluzione concreta e' difficile.
"L'euro ha sette vite, potrebbe essere molto piu' giu'", dice a Class Cnbc Gianmarco Salcioli di Citigroup. Tuttavia siamo di poco sopra $1,435, qualche operatore a questi livelli e' costretto a comprare dollari per una strategia che si chiama "stop loss". In una fase in trading range come questa preferiamo scommettere su una discesa dell'euro. Il prezzo obiettivo degli analisti della banca svizzera e' per un ritorno dell'euro in $1,35 da qui a tre mesi.
"L'andamento del franco svizzero nell'ultime 24 ore e' fondamentale", sottolinea Salcioli. Il dollaro sta recuperando contro la valuta elvetica nelle contrattazioni di oggi. Potrebbe trattarsi di semplici ricoperture, ma "potrebbe tutto spostarsi verso il dollaro, preferito dagli operatori come bene rifugio. In questo caso il biglietto verde avrebbe molto piu' spazio contro la moneta unica".
Sugli altri mercati, il prezzo del petrolio apre in calo e resta sotto i 99 dollari al barile. Sui mercati asiatici i future sul Light crude arretrano di 65 cent a 98,72 dollari e quelli sul Brent cedono 24 cent a 119,92 dollari.