STO ATTRAVERSANDO QUEL PERIODO DiFFICILE CHE TUTTE LE RAGAZZE ATTRAVERSANO.

Unicredit ha chiuso il secondo trimestre del 2013 con profitti per 361 milioni di euro, più che raddoppiati rispetto ai 169 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Battute le attese degli analisti che avevano indicato un utile netto pari a 349 milioni. Nei primi sei mesi del 2013 l´utile netto è diminuito del 25,2% a 810 milioni di euro. Il risultato netto di gestione nel secondo trimestre è rimasto stabile a 1,1 miliardi di euro, superando le previsioni del consensus che erano ferme a 886 milioni, nonostante l´incremento degli accantonamenti sui crediti (+35% rispetto al trimestre precedente).
 
:lol:Buongiorno.

Un cicinin di politica, proprio poco poco.

Quanti erano i milioni dell'evasione Merdaset ? 3 della condanna, forse 40 in totale.

Eh beh, quando si evade a sinistra però va tutto bene....quanti sono ? 220 milioni ????????? :lol::lol::lol:

Roma - Il ricorso pende in Cassazione, e lo farà per un bel po', «di solito ci vogliono tre o quattro anni, la Cassazione ha tempi molto lunghi» spiega la professoressa Livia Salvini, legale del Gruppo Espresso.
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La sentenza contro cui la società dell'ingegner De Benedetti ha fatto ricorso è del maggio 2012, e in queste ore rimbalza sui blog di area centrodestra e sui social network, incandescenti dopo la condanna di Berlusconi (riaffiora anche la vicenda della casa ai Parioli comprata dal direttore di Repubblica Ezio Mauro dichiarandone solo una parte).
Vediamo i fatti.
La Commissione Tributaria regionale di Roma, nel 2012, ha condannato (sentenza n. 64/9/2012) il gruppo editoriale L'Espresso a pagare 225 milioni di euro, cioè il totale delle imposte non pagate dal Gruppo, secondo i giudici tributari, nel lontano 1991, all'epoca cioè della fusione dell'editoriale La Repubblica in vista della sua quotazione in Borsa.
Dopo un rilievo dell'Agenzia delle Entrate e un contenzioso (con ricorsi e controricorsi) finito in Cassazione e rinviato nuovamente alla Commissione Tributaria di Roma, è stato accertato che il Gruppo ha eluso il pagamento delle imposte su plusvalenze realizzate per una cifra pari a 454 miliardi di vecchie lire, 234 milioni di euro.
Nella sanzione ci sono 13 miliardi (sempre lire) di costi dichiarati, all'epoca, come deducibile e non riconosciuti tali dal Fisco.
Non basta, l'Espresso è stato condannato anche al pagamento monstre di spese di giudizio per complessivi 500mila euro.
Tutti i pagamenti sono stati congelati perché un'altra sezione della Commissione tributaria ha accolto la richiesta di sospensione della riscossione avanzata dall'Espresso.
Ciò però non significa che sia stata annullata la condanna, cosa che può fare solo la Cassazione, quando si esprimerà.

cavo Vallusti ...ma cosa centva :wall::wall:

il tuo nano fa il premier e viene a rappresentare a ME, e mi dice :-paga le tasse , non evadere :no: che abbiamo finito i soldi :wall::wall:
de benedetti fa l'imprenditore ..e saranno kazzi suoi...di imprenditori che evadono c'è una lista infinita :specchio:

come siete bravi a distogliere l'attenzione dalle cose importanti alle secondarie ...siete abituati a pilotare il popolo "sovrano":specchio:.........la cosa è semplicissima ....sei stato condannato in via definitiva con tre gradi di giudizio ? IN GALERA e non rompere il kazzo :wall: adesso si ricorda di fare la riforma della giustizia :lol::lol: in 20 anni che kazz ha fatto ...proprio niente ...x quello deve sparire :up:

aspetta che metto il tuo santino :sad::sad::D
 

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aaaaaaaaaaa aaaaaaaaa aaaaaaaaa





la lingua batte dove il dente duole :lol::lol::lol:
 

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In un Paese in piena recessione, si continua a ignorare un esercito di disoccupati con un forte legame al mercato del lavoro. Si tratta di soggetti considerati dall’Istat “inattivi”, ma che nella realtà sono disoccupati scoraggiati (ovvero hanno perso ogni speranza di trovare lavoro) o addirittura neet. In particolar modo, sono classificati dall’Istat come persone che cercano lavoro non attivamente o non lo cercano affatto, ma potenzialmente sarebbero disponibili al lavoro.
Vediamo come cambia il tasso di disoccupazione italiano se prendiamo in considerazione anche questa categoria di soggetti.
Tabella 1 – Differenza tra tasso di disoccupazione “ufficiale”/ “effettivo”
disoccupazione_ufficiale-1.jpg




Il tasso di disoccupazione aumenterebbe quasi dell’ottanta percento, una differenza notevole.


Leggi il resto: La disoccupazione reale è il doppio di quella ufficiale | Linkiesta.it
 
Sono sempre il migliore..........io porco!!!:D:D:D
 

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giochino estivo ...: da segnare le evidenze :D
 

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