Wall Street prosegue la sua avanzata. Microsoft ben comprata, crolla Monster Worldwide
Il rally della vigilia non ha frenato la voglia di acquisti a Wall Street che anche oggi ha visto i tre indici principali terminare la sessione con il segno più, sebbene con variazioni percentuali modeste e decisamente più contenute rispetto a quelle di ieri. A frenare in parte gli operatori hanno contribuito i dati macro diffusi nella prima parte della seduta, che hanno deluso le aspettative, con gli ordini alle fabbriche cresciuti meno delle previsioni nel mese di febbraio. Un segnale di debolezza è arrivato anche dall’indice ISM non manifatturiero che a sorpresa è sceso a 52,4 punti rispetto ad una salita prevista a 54,7 punti.
Quest’ultima indicazione ha alimentato alcuni timori sulla possibilità che la crisi dei mutui subprime possa estendere anche ad altri settori dell’economia, sebbene tale scenario sia stato al momento escluso dal presidente della Fed, Ben Bernanke.
La delusione dei dati macro ha trovato però un valido contraltare nella flessione del prezzo del petrolio che ha continuato a perdere posizioni, dopo la notizia della liberazione dei 15 marinai britannici. Un annuncio decisamente importante che ha permesso di allentare le tensioni geopolitiche, all’origine della recente corsa delle quotazioni.
Tanto è bastato per favorire ancora alcuni acquisti sugli indici, permettendo al Dow Jones e all’S&P500 di guadagnare rispettivamente dello 0,16% e dello 0,11%. Più sostenuta la crescita del Nasdaq Composite che si è fermato a 2.458,69 punti, con un vantaggio dello 0,34%, dopo aver segnato un minimo a 2.448 e un massimo a 2.461 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, a fare la parte del leone è Microsoft che mette a segno un rialzo del 2,37% a 28,53 $, grazie alle indicazioni arrivate da un analista di Citigroup che ha rivisto al rialzo le stime sugli utili e le vendite del colosso informatico per il terzo trimestre dell’esercizio in corso.
A segnare un progresso di oltre un punto sono stati Home Depot, Johnson & Johnson, insieme ad Altria e alla conglomerata Honeywell. In maglia nera invece General Motors ch ha lasciato sul parterre l’1,185 a 31,1 $, dopo che DaimlerChrysler ha confermato di essere in trattative per la vendita della divisione Chrysler.
Al New York Sotch Exchange perde quota Advanced Micro Devices che ha chiuso in rosso dell’1,47% a 12,71 $, sulla scia della revisione al ribasso delle perdite stimate dagli analisti di Merrill Lynch per l’anno in corso.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, tracolla Monster Worldwide, con una flessione del 13,45 a 42,01 $. Oggi il sito web specializzato nella ricerca di personale online ha lanciato un profit warning sui risultati del primo trimestre, con una revisione al ribasso delle stime.
Tra i big del listino, chiudono in lieve calo Google e Yahoo che cedono entrambi lo 0,35%, e la stessa variazione percentuale, ma in positivo, viene segnata da Intel, ma riesce a fare ancora meglio Amazon.com che porta a casa lo 0,7%.