patt
Forumer storico
BUONGIORNO STOCK PICKERS!!!!
Non compero mai al minimo e vendo sempre troppo presto - Barone Rothschild .
Borse: si scommette su un'ulteriore crescita dell'azionario nei prossimi mesi. Le scelte di investimento suggerite dagli esperti
I gestori europei ritengono che i mercati azionari possano crescere dal 6 al 10 per cento nel corso dell’anno, a patto che vengano meno gli elementi di rischio economico e politico. È quanto emerge da un recente sondaggio Morningstar, secondo il quale, sul listino giapponese c’è grande incertezza, mentre rimane la fiducia sulle Borse europee che, per i fund manager, traineranno il rialzo.
L’inchiesta è stata realizzata pochi giorni prima della brusca correzione intervenuta sulle Borse internazionali: i gestori sono stati interpellati sulla situazione economica e le previsioni dei mercati dei Paesi Bric (Brasile, Cina, Russia e India).
Per quanto riguarda il mercato cinese, il 33 per cento dei fund manager ritiene che sia il più sopravvalutato dopo quello l’India, mentre il 35 per cento prevede una crescita del Pil della Repubblica popolare tra i più alti dei prossimi anni.
A seguire il Brasile, su cui le stime degli esperti sono altrettanto positive, mentre sull’India, invece, il 53 per cento dà valutazioni di scarsa convenienza, pur ritenendola un mercato con buone prospettive di ritorno economico sugli investimenti.
Grande incertezza c’è comunque nei confronti della Russia e dei Paesi emergenti europei: sul primo infatti il 50 per cento degli asset manager condivide aspettative negative sulla crescita del prodotto interno lordo e sul ritorno degli investimenti azionari.
L’incremento del prezzo del petrolio è il fattore chiave, che, secondo il 30 per cento dei gestori influenza l’incertezza delle previsioni sulla Russia ed è proprio l’aumento della richiesta di greggio e gas naturale dai Paesi emergenti che spinge i gestori ad aspettarsi un rialzo dei prezzi a livello internazionale.
Per quanto riguarda invece una valutazione complessiva sui mercati internazionali, gli intervistati hanno affermato che le società a grande capitalizzazione, nel corso del 2007, realizzeranno performance migliori rispetto alle small caps, mentre c’è divisione sulle opportunità offerte dai titoli value rispetto a quelli growth.
Al contrario delle stime pubblicate oggi dall’Osservatorio europeo per l’Information Technology, i gestori prevedono performance piuttosto buone per le società di telecomunicazioni, sottolineando inoltre che le operazioni di fusione e acquisizione continueranno a influenzare positivamente il
settore finanziario.
Infine, secondo gli asset manager, questo sarà l’anno dei fondi “absolute return”, strumenti che però si caratterizzano per alti profili di rischio e costi elevati non sempre giustificati dai risultati.


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Borse: si scommette su un'ulteriore crescita dell'azionario nei prossimi mesi. Le scelte di investimento suggerite dagli esperti
I gestori europei ritengono che i mercati azionari possano crescere dal 6 al 10 per cento nel corso dell’anno, a patto che vengano meno gli elementi di rischio economico e politico. È quanto emerge da un recente sondaggio Morningstar, secondo il quale, sul listino giapponese c’è grande incertezza, mentre rimane la fiducia sulle Borse europee che, per i fund manager, traineranno il rialzo.
L’inchiesta è stata realizzata pochi giorni prima della brusca correzione intervenuta sulle Borse internazionali: i gestori sono stati interpellati sulla situazione economica e le previsioni dei mercati dei Paesi Bric (Brasile, Cina, Russia e India).
Per quanto riguarda il mercato cinese, il 33 per cento dei fund manager ritiene che sia il più sopravvalutato dopo quello l’India, mentre il 35 per cento prevede una crescita del Pil della Repubblica popolare tra i più alti dei prossimi anni.
A seguire il Brasile, su cui le stime degli esperti sono altrettanto positive, mentre sull’India, invece, il 53 per cento dà valutazioni di scarsa convenienza, pur ritenendola un mercato con buone prospettive di ritorno economico sugli investimenti.
Grande incertezza c’è comunque nei confronti della Russia e dei Paesi emergenti europei: sul primo infatti il 50 per cento degli asset manager condivide aspettative negative sulla crescita del prodotto interno lordo e sul ritorno degli investimenti azionari.
L’incremento del prezzo del petrolio è il fattore chiave, che, secondo il 30 per cento dei gestori influenza l’incertezza delle previsioni sulla Russia ed è proprio l’aumento della richiesta di greggio e gas naturale dai Paesi emergenti che spinge i gestori ad aspettarsi un rialzo dei prezzi a livello internazionale.
Per quanto riguarda invece una valutazione complessiva sui mercati internazionali, gli intervistati hanno affermato che le società a grande capitalizzazione, nel corso del 2007, realizzeranno performance migliori rispetto alle small caps, mentre c’è divisione sulle opportunità offerte dai titoli value rispetto a quelli growth.
Al contrario delle stime pubblicate oggi dall’Osservatorio europeo per l’Information Technology, i gestori prevedono performance piuttosto buone per le società di telecomunicazioni, sottolineando inoltre che le operazioni di fusione e acquisizione continueranno a influenzare positivamente il
settore finanziario.
Infine, secondo gli asset manager, questo sarà l’anno dei fondi “absolute return”, strumenti che però si caratterizzano per alti profili di rischio e costi elevati non sempre giustificati dai risultati.