Wall Street in deciso recupero nel finale, ma non evita una chiusura contrastata. Grandi acquisti sui finanziari, in rosso Apple e Yahoo
Un finale tutto a sorpresa per la piazza azionaria americana che grazie ad un colpo di coda nell’ultima mezz’ora, è riuscita ad evitare il peggio, limitando al minimo i danni e spingendo addirittura l’S&P500 a chiudere gli scambi in territorio positivo. Anche la seduta odierna però ha tenuto gli operatori in fibrillazione, tanto che gli indici sono arrivati ad accusare pesanti perdite nel corso della giornata, con Il Nasdaq Composite che ha sfiorato una flessione di quasi tre punti.
Nessun aiuto è stato offerto dal fronte macro, visto che gli aggiornamenti odierni sono stati tutti deludenti, a partire dalla richieste di sussidi di disoccupazione, cresciute oltre le attese, passando per l’ennesimo rallentamento segnalato dal mercato immobiliare, fino ad arrivare al crollo dell’indice Philadelphia Fed che ad agosto è sceso sulla parità.
La preoccupazione dominante è stata ancora quella legata alla crisi dei mutui subprime, che ha portato la Fed ad intervenire con due iniezioni di liquidità, per un valore complessivo di 17 miliardi di dollari. Poole, membro del Board, ha escluso la necessità di un meeting straordinario prima di quello canonico già fissato per il 18 settembre. Questo non sembra aver aiutato i listini che a metà seduta hanno accelerato progressivamente al ribasso, spaventate anche dalla minaccia paventata da Moody’s per il rischio di un crack simile a quello che colpì il fondo Ltcm nel ’98. La stessa agenzia ha però escluso il pericolo di una crisi sistemica, e a sostegno di questa view sono arrivate anche le indicazioni della Casa Bianca sulla solidità della crescita economica a stelle e strisce.
Grazie anche ad una reazione tecnica che ha fatto seguito alle pesanti vendite delle ultime sessioni, gli indici hanno dato vita ad un poderoso recupero nel finale, che ha permesso al Dow Jones di chiudere gli scambi in lieve calo dello 0,12%. E’ andata ancora meglio all’S&P500 che ha guadagnato lo 0,32%, mentre Il Nasdaq Composite si è fermato a 2.451,07 punti, con una flessione dello 0,32%, dopo aver segnato un minimo a 2.386 e un massimo a 2.460 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, sono stati i finanziari a guidare il recupero dell’intero listino, con il riscatto di Jp Morgan e di Citigroup, in ascesa rispettivamente del 5,74% e del 4,25%, seguiti da American Express che ha portato a casa
il 2,52%.
Rimbalzano anche Home Depot e Wal-mart che salgono del 2,3% e dello 0,51%, dopo le perdite delle ultime due giornate, accentuate ulteriormente dai deludenti risultati trimestrali diffusi martedì scorso. Paga pegno invece Exxon Mobil che arretra dell’1,25%, a causa del forte ritracciamento dei prezzi del petrolio. In fondo al listino troviamo invece Alcoa che ha lasciato sul parterre il 5,28%, nel giorno in cui il colosso dell’alluminio ha annunciato la nomina del suo nuovo responsabile operativo.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Ccomposite, tornano gli acquisti su Qualcomm che sale del 2,33%, insieme a Sun Microsystems e ad Amazon.com che portano a casa l’1,51% e lo 0,57%. Chiusura preceduta dal segno meno invece per Amgen che ha continuato a perdere terreno, dopo aver annunciato ieri un taglio della forza lavoro nell’ordine del 14%. Tra i più penalizzati troviamo anche Apple, Yahoo e eBay, tutti in flessione di oltre due punti percentuali.