Ma dove vogliono andare con le banche in questo stato.
Verso la Bancarotta:Il Disastro fra la Banche Italiane, Super-BCC con Regalone agli Amichetti Toscani (Edizione Febbraio 2016) - Rischio Calcolato | Rischio Calcolato
E’ appena uscito il consueto
ABI montly outlook, ovvero il bollettino statistico a cura dell’Associazione Bancaria Italiana.Dobbiamo incrociare i dati con quelli forniti dal
Bollettino Statistico di Banca d’Italia perchè l’ABI NON fornisce più il dato sulle sofferenze lorde (che mentecatti).
Come di consueto abbiamo controllato il livello delle sofferenze bancarie consapevoli che “quello” è il problema, forse il principale problema per tutto il sistema Italia.
Al solito i dati si riferiscono a un mese e mezzo fa, ovvero Ottobre 2015.
Come prevedibile e inevitabile la traiettoria delle sofferenze bancarie italiane è perfettamente in linea con quella Spagnola o Greca solo traslata di qualche trimestre, in particolare fa sensazione scoprire che le sofferenze NETTE rapportate al capitale+riserve (ovvero quelle sulle quali le banche non hanno ancora messo coperture a bilancio) stanno continuando a salire e dunque ad erodere il “margine” di sicurezza costituito dal capitale delle banche.
Ecco i grafici auto esplicativi:
Cominciamo con le Sofferenze Bancarie Nette e Lorde in % sugli Impieghi:
Sofferenze Nette : crediti problematici o inesigibili su cui NON sono ancora state messe coperture a bilancio
Sofferenze Lorde: Totale dei crediti problematici o inesigibili
E con la loro variazione anno su anno….
Infine il dato più preoccupante, l’incidenza delle sofferenze NETTE sul Capitale e sulle Riserve delle banche. Nonostate i ripetuti aumenti di capitale, e la distruzione del valore per gli azionisti, il rapporto fra sofferenze nette (non coperte da riserve) e capitale proprio continua a salire. Pagheranno gli obbligazionisti? E poi i correntisti? (ah saperlo)
Commento: E quindi siamo di nuovo al solito aumento delle sofferenze lorde e nette ogni singolo mese che Dio manda in terra.
Il totale delle sofferenze nette rispetto al capitale delle banche è vicino alla soglia del 22% una cifra elevatissima.
Poi c’è la questione del totale del denaro che rappresenta la “raccolta bancaria”, obbligazioni e depositi:
Vorrei fare notare l’acellerazione nel calo del livello del denaro raccolto dal sistema bancario italiano, dovuto principalmente dal crollo verticale delle sottoscrizioni delle obbligazioni bancarie (che sostanzialmente non vengono più rinnovate) ed anche da un calo della raccolta diretta sui conti correnti a gennaio-16.
Due parole anche sulle intenzioni del Governo nel trasformare il macello delle BCC in un ente unico più solido. Io spero che si arrivi al modello Francese e che in sostanza spariscano le “banchette a vocazione territoriale” che altro non sono che il giocattolo dei politici e dei potentati locali per darsi credito facile.
La questione dell’eventuale esenzione per gli istituti con 200 milioni di euro o più di capitale è un chiaro aiuto agli amici del Premier. Peraltro da quanto emerge le riserve indivisibili di queste BCC verrebbero tassate solo al 20% nella trasformazione in SPA un bel REGALONE agli amici di merende del premier.