Streep-tease del sistema-bund e compagnia-viet. MAGG. 1985 a

dan24 ha scritto:
ed intanto si stanno a comprà the crude oil..siamo già a 107 e passa :up: vai con i carry...qui c'e' i lrischo di rivedere 1,60 a breve di eura e 150 di crudo :-o per poi annare a 1,80 e 200 :eek: :cool:

carry-trade oh my mind :cool:
business as always, pals
 
gastronomo ha scritto:
Uè testina di cava, mi posti un grafo del bund e uno del tbronx por favor? Danke, bitte, telefunken :D

ma certo cara!!!!!!!!!!

sono entrambi rettificati

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Finisce l'era delle investment bank, Goldman e Morgan diventano banche tradizionali

Finanzaonline.com - 22.9.08/10:03


Spariscono anche le ultime due investment bank indipendenti di Wall Street, almeno nella forma nella quale sono state conosciute fino a oggi. Goldman Sachs e Morgan Stanley, le uniche tra le "big four" del settore finora sopravvissute alla crisi finanziaria, verranno infatti trasformate in holding bancarie. Il tutto a una settimana dal fallimento di Lehman Brothers e dall'acquisizione di Merrill Lynch da parte di Bank of America.



La decisione è stata presa unanimemente dai membri della Federal Reserve, che hanno dato parere favorevole alle richieste giunte dagli stessi istituti. Cosa cambia nella pratica? Innanzitutto Goldman e Morgan diventeranno un po' più simili alle tradizionali banche commerciali, con la possibilità quindi di raccogliere depositi presso il pubblico sia attraverso controllate nate dall'interno, sia attraverso l'acquisizione di unità specializzate. Si tratta quindi di una rivoluzione che consentirà alle due ex case d'affari di accedere a una più solida base di liquidità. La nuova conformazione di Morgan e Goldman consentirà quindi maggiori garanzie di stabilità anche per il mercato, che da alcune settimane aveva preso a nutrire dubbi sui livelli di cassa dei due istituti, non a caso fortemente penalizzati in Borsa. In secondo luogo poi, la mossa avvicina le due ex banche d'affari al sostegno che il governo riserva alle banche commerciali.



Se però da un lato la Fed dà, dall'altro prende. Dà il suo sostegno e prende il controllo almeno regolamentare sui due istituti. Morgan e Goldman si troveranno dunque costrette a ridimensionare le tipologie e i quantitativi di rischi assorbiti.



Per delle banche d'investimento che scompaiono, gli Stati Uniti guadagneranno nuove grandi banche commerciali. Goldman Sachs si piazzerà infatti in quarta posizione nella graduatoria nazionale, subito dietro colossi del credito come Bank of America, JP Morgan Chase e Citigroup.



Occorrerà poi vedere quanto il cambio di status modificherà la traiettoria che vedeva Morgan Stanley diretta verso il matrimonio con altri istituti, su tutti Wachovia.

CI SARA' LA FILA A DEPOSITARE I SOLDI IN QUESTE DUE BANCHE :D :D
 
carino qs articolo .... non c'è che dire sono proprio immersi fino ai capelli.

NEW YORK (Reuters) - Le autorità Usa potrebbero avere poche alternative al sistema delle aste per collocare fino a 700 miliardi di dollari di 'debito tossico', le obbligazioni garantite da mutui che il Tesoro intende riacquistare dalle istituzioni finanziarie, anche se si tratta di una formula non priva di ostacoli. Durante il fine settimana l'amministrazione Bush ha sottoposto al Congresso un piano di salvataggio senza precedenti per far fronte alla più grave crisi finanziaria della prima economia mondiale dai tempi della Grande Depressione. Il governo cammina sul filo del rasoio: intende acquistare asset a un prezzo non troppo elevato per le tasche dei contribuenti e possibilmente guadagnarci anche qualcosa una volta i mercati si siano stabilizzati, il prezzo non può nemmeno però essere più del necessario. Secondo Peter Cramton, docente di economia alla University of Maryland ed esperto di collocamenti di debito pubblico, avrebbe quindi senso pensare a una procedura d'asta, dal momento che metterebbe a disposizione degli istituti di credito il maggior numero di informazioni possibili per determinare un prezzo congruo per le obbligazioni. La concorrenza tra i venditori, avverte, impedirebbe però alle banche di determinare un prezzo troppo elevato. Cramton è del parere che in una simile situazione formula ideale possa essere quella di un'asta del tipo noto come 'reverse descending clock'. Secondo tale procedura di collocamento il governo annuncia l'importo obiettivo espresso in dollari di ciascuna categoria di asset che intende acquistare fissando un prezzo iniziale. I venditori - le banche - indicano allora quanto sono disposti a vendere a tale prezzo. Se le offerte sono in eccesso il governo abbassa quindi il prezzo finché l'ammontare di titoli che le banche intendono vendere raggiunge l'obiettivo prefissato. "Ho condotto dozzine di collocamenti di questo genere per asset vautati miliardi di dollari: si tratta di uno strumento estremamente efficiente nel determinare prezzi competitivi sul mercato" spiega il professore. SVANTAGGI DELL'ASTA DISCENDENTE Esiste tuttavia un rovescio della medaglia. Sempre secondo Cramton, una simile procedura d'asta funziona meglio in caso di titoli in portafoglio a numerose banche, non soltanto a una o a un paio di istituti di credito. Una distribuzione disomogenea avrebbe infatti l'effetto di minare la concorrenza nella vendita e i prezzi potrebbero così rivelarsi eccessivi rispetto al concreto valore delle obbligazioni, rappresentando così un costo per il governo. Le banche non valutano infatti tutte nello stesso modo i titoli in portafoglio. Per citare un esempio, nel mese di luglio Merrill Lynch ha siglato un'intesa per vendere a 22 centesimi contro dollaro 30,6 miliardi di debito ristrutturato della categoria 'collateralized debt obligation'. Si tratta di un prezzo ben inferiore a quello cui Citigroup ha iscritto a bilancio simili obbligazioni nel secondo trimestre. Se Citi si adeguasse al livello di prezzo di Merrill, ha osservato l'analista di Deutsche Bank, Mike Mayo, farebbe fronte a costi aggiuntivi pari ad altri 7 miliardi nel terzo trimestre. Se invece le aste attraessero un gran numero di venditori la concorrenza potrebbe far scendere i prezzi a livelli molto bassi, portando le banche a svalutare le obbligazioni garantite da mutui a tali prezzi. Una simile svalutazione obbligherebbe gli istituti di credito a raccogliere nuovo capitale, impresa al momento davvero difficile. Se poi gli aumenti di capitale si rivelassero irrealizzabili, un maggior numero di grandi banche potrebbe fallire o trovarsi costrette a nozze di fortuna, in tal modo potenzialmente peggiorando la crisi finanziaria. "Il riconoscimento [delle perdite] porta allo scoperto le carenze di capitali" si legge in una nota dell'economista Goldman Sachs Jan Hatzius. SENZA PRECEDENTI Preoccupante sarebbe inoltre la tempistica nel mettere a punto un simile sistema d'asta di fronte alla complessità dei titoli in vendita. "Per importo non si è mai visto nulla di simile in passato" osserva Eric Maskin, Nobel 2007 e professore alla School of Social Science presso l'Institute for Advanced Study, nonché ricercatore nel settore delle aste. Pur a fronte di simili rischi una procedura del genere sarebbe tuttavia concretizzabile e potrebbe essere per il Tesoro l'unica opzione, sempre secondo Maskin. Le banche devono liberarsi degli asset problematici prima di essere in grado di raccogliere il nuovo capitale che necessitano o trovare altre istituzioni disposte a comprarli. Dopo il fallimento Lehman Brothers della scorsa settimana tra gli investitori è continuato a crescere il sospetto sulla solidità delle istituzioni finanziarie Usa. "Potrebbero non piacere le conseguenze di un'asta ma sembra il minore dei mali" conclude Lawrence Ausubel, docente di economia all'Università del Maryland.
 
da wsi ...

Nuovi problemi sembrano affliggere il gruppo Ambac Financial. Il downgrade del rating incassato lo scorso venerdi' da parte dell'agenzia Moody's potrebbe ostacolare il normale svolgimento delle operazioni del gruppo. Il management ha posticipato il lancio del nuovo business assicurativo e cancellato l'annunciato piano di buyback per $50 milioni.

cioè società che sono alla canna del gas che si permettono un buyback per ben 50 mln $, cioè come buttare 50 mln di $ dalla finestra .. come se non gli servissero .... e scoppiano di liquidità
 
dan24 ha scritto:
CI SARA' LA FILA A DEPOSITARE I SOLDI IN QUESTE DUE BANCHE :D :D
minkia non vedo l'ora, prendo subito l'aereo per New york ! :D

per Gambino Sachs stanno dicendo sulla CNBC che:
1-non ci saranno sportelli... (purtoppo :-o )
2-non cambieranno nemmeno nome.
3-non cambieranno nemmeno business. :rolleyes:

E allora a cosa c@zzo serve tutto ciò ? E' solo un modo per meglio ciucciare soldi alla FED e al governo ? :rolleyes:
 

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