Cris70
... a prescindere
Ieri son passato dal mio amico Galo ed ho trascorso con lui un piacevole pomeriggio a ricordare quando lui appena ventenne nei primi anni '90 se ne andò ad Amsterdam per inseguire il suo sogno di diventare uno Street Artist.
Direi che ce l'ha fatta!
Ha girato il mondo, conosciuto tutti e adesso vive della sua arte con la sua bella galleria con la quale sostiene vecchi e giovani senza barriere culturali e sempre aperto alle novità.
Si ragionava su come è cambiato lo scenario e sul fatto che l'arte di strada di fatto è oramai divenuta anch'essa una merce da galleria
La definizione di Wikipedia è abbastanza eloquente su quello che fu...
"Arte di strada o arte urbana (in inglese "street art") è il ramo della cultura Hip-Hop che riguarda forme di arte che si manifestino in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: bombolette spray, adesivi artistici, arte normografica, proiezioni video, sculture ecc. La sostanziale differenza tra l'arte di strada e i graffiti si riscontra nella tecnica non per forza vincolata all'uso di vernice spray e al soggetto non obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mediatica della terminologia (originariamente nota come graffitismo o writing). L'arte urbana non è da confondere con i graffiti perché, questi ultimi, sono una sorta di "sotto categoria di quest'ultima": infatti, mentre i graffiti sono incetrati solo sull'espressione nella lettera, l'arte urbana trova come espressione soprattutto suggetti umani o animali accompagnati da slogan..." Ecc...
Insomma qualcosa è cambiato, in meglio o in peggio non saprei, ma di certo merita parlarne.
Sia mai che nel futuro gli unici soldi spesi che ci riprenderemo come investimento saranno quelli spesi in Street Art.
Di fatto nello scenario del '900 è forse stata una delle poche novità ed è un filone dove le contaminazioni trovano un habitat abbastanza naturale.
Direi che ce l'ha fatta!
Ha girato il mondo, conosciuto tutti e adesso vive della sua arte con la sua bella galleria con la quale sostiene vecchi e giovani senza barriere culturali e sempre aperto alle novità.
Si ragionava su come è cambiato lo scenario e sul fatto che l'arte di strada di fatto è oramai divenuta anch'essa una merce da galleria
La definizione di Wikipedia è abbastanza eloquente su quello che fu...
"Arte di strada o arte urbana (in inglese "street art") è il ramo della cultura Hip-Hop che riguarda forme di arte che si manifestino in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: bombolette spray, adesivi artistici, arte normografica, proiezioni video, sculture ecc. La sostanziale differenza tra l'arte di strada e i graffiti si riscontra nella tecnica non per forza vincolata all'uso di vernice spray e al soggetto non obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mediatica della terminologia (originariamente nota come graffitismo o writing). L'arte urbana non è da confondere con i graffiti perché, questi ultimi, sono una sorta di "sotto categoria di quest'ultima": infatti, mentre i graffiti sono incetrati solo sull'espressione nella lettera, l'arte urbana trova come espressione soprattutto suggetti umani o animali accompagnati da slogan..." Ecc...
Insomma qualcosa è cambiato, in meglio o in peggio non saprei, ma di certo merita parlarne.
Sia mai che nel futuro gli unici soldi spesi che ci riprenderemo come investimento saranno quelli spesi in Street Art.
Di fatto nello scenario del '900 è forse stata una delle poche novità ed è un filone dove le contaminazioni trovano un habitat abbastanza naturale.
Ultima modifica: