Sul terrorismo (1 Viewer)

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felixeco

Forumer storico
brevo pat

anche noi dobbiamo possiamo fare qualcosa.Il mondo è da sempre pieno di efferatezze ma noi dobbiamo sradicare dalle teste della gente la pur minima giustificazione:
nn esiste che si ammazzino ostaggi sopratutto bambini (tra l'altro sono stati trattati come bestie), non esiste che si tagli la testa da vivo agli ostaggi, non esiste che si imbottisca un bambino di esplsivo per ammazzare altri bambini.
Se non lottiamo da questo punto capiterà a noi molto presto.
Sono partiti dall'Algeria,poi le due torri ,poi Madrid, poi Mosca .....sempre+ vicini :(
 

patt

Forumer storico
Con un tam tam via sms l'iniziativa delle donne italiane
"Stasera e domani una fiammella accesa per i bimbi di Beslan"
Una candela alle finestre
per i bambini dell'Ossezia
"E' stato l'11 settembre delle madri e dei figli"


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BOLOGNA - Una candela accesa alla finestra. Una piccola luce per illuminare con la potenza delle cose semplici l'enormità del dolore di fronte alla strage di Beslan. "Perché il dramma dell'Ossezia è il nostro 11 settembre, è l'11 settembre delle donne e dei bambini" spiega la professoressa Alessandra Salvadori, una delle promotrici dell'iniziativa che in queste ore, tramite sms, sta rimbalzando dal nord al sud dell'Italia: "Stasera una candela accesa alla finestra per tutti i bimbi morti in Ossezia. Passaparola" recita il breve messaggio che da stamane alle 10 sta tempestando i telefonini delle donne italiane.

"Tutto è iniziato con un sms che ho ricevuto da una mia collega di Tor Vergata, Fiorella Angrisani, che insegna matematica all'università di Roma 2", racconta la Salvadori, esperta di diritto del Lavoro e da anni impegnata sul fronte della solidarietà - in particolare con la Fondazione che presiede, la 'Manservisi Dall'Olio' di Bologna - e della lotta al terrorismo. "La mia collega mi ha chiesto di darle una mano e così è cominciata la catena", prosegue la Salvadori che spiega come l'iniziativa sia "partita dal basso, gente e donne comuni che hanno sentito come di fronte al dramma di Beslan ogni donna e madre non possa non sentirsi colpita in prima persona, nella sua dignità e valore, nel cuore più profondo ed essenziale della sua natura".

Ma accendere stasera e domani una candela per dire no al terrorismo e rifiutare ogni tipo di violenza non è una battaglia 'di genere' né un gesto 'politico': "Non ci sono bandiere e non ci sono colori in questa che è nata e vuole continuare a essere una reazione spontanea al dolore dell'Ossezia" tiene a sottolineare la professoressa bolognese. Così come non c'è una matrice intellettuale o comunque organizzata dall'alto: "Stamane sono andata a comprare il pesce al mercato", racconta ancora la Salvadori, "e la prima cosa che ho fatto è far conoscere alla titolare del banco l'iniziativa di cui mi sto facendo promotrice. Non ho dovuto spiegare molto, la pescivendola ha raccolto e promesso di far girare la voce".


Da stamane alle 10, quando il primo sms è arrivato alla docente di Bologna, il messaggio ha già raggiunto oltre Roma e Bologna anche Torino, Napoli e Palermo. "Non abbiamo appoggi di alcun tipo, solo il 'tam tam' telefonico che ci fa sperare in una buona riuscita di un'iniziativa assolutamente trasversale, che sta facendo presa sul 'sentire' delle donne, sull'essersi sentite le madri tutte vittime di una tragedia senza precedenti: sul nostro 11 settembre, su quello dei nostri figli - conclude la Salvadori - non dobbiamo permettere di spegnere la più fioca delle luci". (a.r.)


(4 settembre 2004)
 

Reverse

Under Jolly Roger
Hai centrato il problema, felixeco. Il guaio è c'è della gente che li giustifica. Dei residuati bellici della guerra fredda ancora intrisi di odio antiamericano, che non capiscono che la sfida, come scritto correttamente nell'articolo di Mauro, è lanciata contro un sistema di vita, contro il principio dmeocratico, contro la libertà. In Afghanistan non si poteva ascoltare la musica alla radio e gli uomini erano costretti a portare la barba. Le donne... che dire è già tutto noto. Io non condivido determinati eccessi delle nostre società occidentali. Non condivido la mercificazione della donna e del sesso, il bombardamento a cui è sottoposta la famiglia, non condivido il matrimonio omosessuale e l'adozione da parte di omosessuali. Ma credo sia molto più facile creare un sistema migliore partendo dal nostro, correggendone le esagerazioni "libertarie" (anche se non è libertà ma licenza in certi casi...) che non partendo dal loro. Almeno per come siamo fatti noi. Per me le democrazie attuali (eccezion fatta per gli USA) sono troppo fiacche per reggere all'aggressività culturale dei musulmani. Bisogna cambiare, ed in fretta.
Ciao.
 

Reverse

Under Jolly Roger
Una cosa però è sbagliata: il voler intromettersi negli affari degli altri. Perchè se va bene il difendere la propria cultura dagli attacchi esterni, va anche considerata come errata la cosa contraria, cioè l'attaccare la cultura altrui. Sicuramente dal nostro punto di vista gli arabi e i musulmani in genere hanno valori diversi. Ma non possiamo pretendere di essere noi i John Wayne portatori di democrazia. Se per noi la democrazia non è solo una forma di governo ma sopratutto un valore, dobbiamo accettare che per gli altri le cose stiano diversamente. E non possiamo imporre nulla.
 

zappolaterra

Forumer storico
Re: brevo pat

felixeco ha scritto:
anche noi dobbiamo possiamo fare qualcosa.Il mondo è da sempre pieno di efferatezze ma noi dobbiamo sradicare dalle teste della gente la pur minima giustificazione:
nn esiste che si ammazzino ostaggi sopratutto bambini (tra l'altro sono stati trattati come bestie), non esiste che si tagli la testa da vivo agli ostaggi, non esiste che si imbottisca un bambino di esplsivo per ammazzare altri bambini.
Se non lottiamo da questo punto capiterà a noi molto presto.
Sono partiti dall'Algeria,poi le due torri ,poi Madrid, poi Mosca .....sempre+ vicini :(

felix,
semplicisticamente... altrimenti occorrerebbe tutta la storia.
ci sono sempre stati.....
prima partivano alla ricerca di terre e potere..... o per "difendere" i confini.
ma sono stati i crociati... i primi a "esportare la democrazia"(???)
ultimamente sono partiti dalla palestina..... molto prima dell'algeria, perchè è li che risiede il motivo dirompente.

e la cosa che non dovrebbe davvero esistere per evitare quanto sopra è che il 15% della popolazione, e noi facciamo parte di questo 15%, consumi il 90% delle risorse.
poi aggiungo che è il 10% del 15% che consuma l'80% del 90%
con excell il conto è semplice e te lo lascio fare perchè se guardo il risultato mi vergogno.
:rolleyes: :evil:
quando parlo di torre di babele mi riferisco anche a questo.

sull'ossezia, su quei poveri bambini, sul dramma di quella madre e su quello di decine di altre madri e padri, se c'è una verità, è molto diversa da quella che noi oggi conosciamo e quella "vera"non ci sarà di certo fornita adesso.... se mai ci sarà fornita.
:rolleyes:

si dice che le strutture di intelligence, si servano di scrittori, sceneggiatori,
registi...per "immaginare" il futuro.
ebbene, sarà un caso, ma tutte le cose che stanno succedendo ora sono scritte sui libri..e romanzi non testi di filosofia o storia... e da molto molto tempo fa.
se vuoi ti dò titolo, autore ed editore.
:rolleyes:
 

patt

Forumer storico
Propugno la libertà in tutti i suoi aspetti.....tutto ciò che che non toglie e non vincola la libertà altrui...vanno bene anche i matrimoni tra gay e anche le adozioni.......(meglio una coppia di gay che si prendono cura di un bimbo che una famiglia "normale" dove ai bimbi gli vengono spente le sigarette sul corpicino inerme e indifeso piuttosto che casi come in quel di Cogne per citarne solo alcuni ...)
Il concetto sul quale disquisire è,a mio parere,sempre la libertà individuale.....la democrazia

Il volersi imporre sugl'altri e l'ignoranza di chi non vuole mettersi mai in discussione porta al fanatismo che è il "padre" di ciò che è accaduto a New york , Spagna....Russia e domani chissà dove.............
 

Reverse

Under Jolly Roger
.......(meglio una coppia di gay che si prendono cura di un bimbo che una famiglia "normale" dove ai bimbi gli vengono spente le sigarette sul corpicino inerme e indifeso piuttosto che casi come in quel di Cogne per citarne solo alcuni ...)

È bello sapere che in una famiglia formata da una coppia di gay ed un bambino queste cose non possono succedere.:rolleyes:
Immagino vi sia una ragione particolare per questo... anche se non capisco quale.

Riguardo alla libertà di fare qualsiasi cosa venga in mente io ci starei attento. Se a uno venisse in mente di avere la libertà di ammazzarti a te non piacerebbe, e io sarei d'accordo con te. Perchè la sua libertà troverebbe un limite nella tua. Allo stesso modo un bimbo ha diritto venga rispettata la sua libertà, e il suo diritto di avere una famiglia normale. E per quanto si possa girare intorno all'argomento non si potrà mai sostenere che il crescere in una famiglia omosessuale non possa avere riflessi molto negativi su un bimbo, sia dal punto di vista psichico che sociale.

Il volersi imporre sugl'altri e l'ignoranza di chi non vuole mettersi mai in discussione porta al fanatismo che è il "padre" di ciò che è accaduto a New york , Spagna....Russia e domani chissà dove.............


Può essere, ma non penso sia sempre così, in parte per i motivi di cui sopra. C'è anche l'ignoranza di chi non sa riconoscere uno stato di fatto e crede in un mondo costruito senza regole, e non si rende conto che a furia di mettere in discussione tutto si finisce con l'abbandonare ciò che di buono vi era nel passato senza sapere cosa aspettarsi dal futuro.
Ma poi, il fatto di volere imporre agli altri un mondo senza regole, non costituisce anch'esso un'imposizione nei confronti di chi la pensa diversamente?

Ma è meglio non sconfinare troppo dall'oggetto della discussione. La morte di tutte quelle persone, in gran parte bimbi innocenti (ma mi pare lo fossero anche gli adulti, quelli russi), ha davvero costituito un altro orribile episodio in questa guerra anomala tra civiltà.:(
 

felixeco

Forumer storico
Re: brevo pat

zappolaterra ha scritto:
felixeco ha scritto:
anche noi dobbiamo possiamo fare qualcosa.Il mondo è da sempre pieno di efferatezze ma noi dobbiamo sradicare dalle teste della gente la pur minima giustificazione:
nn esiste che si ammazzino ostaggi sopratutto bambini (tra l'altro sono stati trattati come bestie), non esiste che si tagli la testa da vivo agli ostaggi, non esiste che si imbottisca un bambino di esplsivo per ammazzare altri bambini.
Se non lottiamo da questo punto capiterà a noi molto presto.
Sono partiti dall'Algeria,poi le due torri ,poi Madrid, poi Mosca .....sempre+ vicini :(

felix,
semplicisticamente... altrimenti occorrerebbe tutta la storia.
ci sono sempre stati.....
prima partivano alla ricerca di terre e potere..... o per "difendere" i confini.
ma sono stati i crociati... i primi a "esportare la democrazia"(???)
ultimamente sono partiti dalla palestina..... molto prima dell'algeria, perchè è li che risiede il motivo dirompente.

e la cosa che non dovrebbe davvero esistere per evitare quanto sopra è che il 15% della popolazione, e noi facciamo parte di questo 15%, consumi il 90% delle risorse.
poi aggiungo che è il 10% del 15% che consuma l'80% del 90%
con excell il conto è semplice e te lo lascio fare perchè se guardo il risultato mi vergogno.
:rolleyes: :evil:
quando parlo di torre di babele mi riferisco anche a questo.

sull'ossezia, su quei poveri bambini, sul dramma di quella madre e su quello di decine di altre madri e padri, se c'è una verità, è molto diversa da quella che noi oggi conosciamo e quella "vera"non ci sarà di certo fornita adesso.... se mai ci sarà fornita.
:rolleyes:

si dice che le strutture di intelligence, si servano di scrittori, sceneggiatori,
registi...per "immaginare" il futuro.
ebbene, sarà un caso, ma tutte le cose che stanno succedendo ora sono scritte sui libri..e romanzi non testi di filosofia o storia... e da molto molto tempo fa.
se vuoi ti dò titolo, autore ed editore.
:rolleyes:

Non siamo proprio sulla stessa sintonia:
I CROCIATI:le crociate sono state dopo l'anno mille, ben dopo quindi che le orde dei mori,dei saraceni (e poi gli ottomani) invadessero metà del mondo occidentale tagliando teste a tutto spiano,BRUCIANDO VILLAGGI E città

LE RISORSE: è vero quello che dici ma e anche vero che se il 20% consuma l'80% è però vero che tutto l'Occidente produce questo 80%
(che poi sfrutti anche il resto è un discorso a parte ed è su questo che possiamo discutere)

e poi non volevo un dibattito perchè c'è sempre qualcuno che trova un ma......MA CHE COSA?tagliano teste agli ostaggi vivi,macellano centinaia di bambini dopo averli fatti stare 3 giorni senza mangiare e bevendo la loro pipì,creano martiri bambini nel nome di Allah che pieni di esplsivi ammazzino altri bambini infedeli,fanno esplodere aerei in volo o treni, vanno in altri paesi ed esigono che le "loro leggi" siano osservate ......
ma..ma..MA UN PAR DE CIUFOLI :(
 

patt

Forumer storico
Azamas, 13 anni: "Quando sono fuggito, ho calpestato
i cadaveri dei miei compagni. A questo mi hanno ridotto
"Non uccideteci, siamo bimbi
loro ridevano e sparavano"
Il racconto delle bestialità: le ragazze violentate, un bambino ucciso per aver bevuto un succo di frutta. E non trova il fratello
dal nostro inviato GIAMPAOLO VISETTI


Il dolore di una madre

BESLAN - È dalle 6 del mattino che Azamas cammina davanti al cortile della scuola. Stanchissimo, non ha chiuso occhio per tutta la notte. Poi si è messo i pantaloni bianchi della tuta, un gilet di lana gialla e un paio di pantofole rosse. A 13 anni non si rassegna a non vedere più il fratello maggiore. È tornato qui per chiedere ai soccorritori di lasciarlo frugare tra i sacchi neri. Sono ancora stesi sul cortile: dentro i resti delle vittime irriconoscibili. Quando tutto è scoppiato erano assieme.

"Mi sono buttato dalla finestra - racconta - e ho cominciato a correre. Poi mi sono girato e Andrej non c'era". Parla sottovoce, lentamente, e continua a guardare chi arrivi, quando sente dei passi alle spalle. "Non ci davano da mangiare, chi voleva bere pisciava in un bicchiere. Non ci lasciavano parlare. Dovete stare zitti, gridavano. Il papà del mio compagno di banco s'è alzato per tranquillizzare alcune donne che piangevano. Lo hanno ucciso a mitragliate, davanti ai due figli".

Azamas s'avvicina a un soldato e gli chiede se abbia visto un bambino con un maglione rosso. Niente. "Alcune ragazze dell'ultimo anno delle superiori - prosegue - la seconda notte hanno chiesto di poter andare in bagno. Due terroristi le hanno seguite. Poi abbiamo sentito delle grida. Sono durate poco. Le nostre compagne sono uscite dopo venti minuti. Piangevano. Gli uomini con il passamontagna le hanno violentate: poi hanno chiamato altri tre compagni perché facessero lo stesso. Un guerrigliero ha gridato che se ancora qualcuna s'azzardava ad andare in bagno avrebbe fatto la stessa fine. Due mamme sono svenute e per poco non sono state ammazzate".


Non si spiega perché tutto sia successo. Dei rapporti tra Russia e Cecenia non sa nulla. "Alcuni di noi scolari hanno detto ai terroristi: "Lasciateci vivere, siamo solo dei bambini". Un guerrigliero s'è messo a ridere e ha detto che era peggio, se fossimo diventati grandi. Non ci hanno mai detto una parola buona, le donne kamikaze sembravano drogate e non parlavano. Il primo giorno un bambino della 5a classe ha preso dalla cartella un succo di frutta e s'è messo a bere. Uno di quelli s'è tolto il passamontagna, gli ha strappato il succo di mano e se l'è bevuto. Poi ha puntato la pistola alla nuca del nostro compagno e gli ha sparato. Ha detto che non gli piacevano gli indisciplinati".

Azamas dice che non perdonerà. "Quando sono fuggito - spiega - ho calpestato i cadaveri dei miei compagni. A questo mi hanno ridotto".



(5 settembre 2004)
 
Stato
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