vabbè, sono opinioni, sicuro è che un carico fiscale come il nostro è difficile trovarlo in Europa, per avere cosa poi ? Cosa abbiamo in più delle altre nazioni, difficile dirlo, di sicuro è più facile trovare cosa abbiamo di meno.
E comunque nn sono daccordo che tagliare le spese sia come aumentare le tasse, perchè tagliare le spese vuol dire anche porre fine a privilegi, pensioni d' oro, sperperi etc etc . mentre aumentare le tasse vuol dire che
al cittadino rimangono sempre meno soldi in tasca oltre a rendere le nostre aziende meno competitive.
il discorso è complesso e andremmo senz'altro OT, per quanto qui siamo al bar...

sulla pressione fiscale è verissimo, ma questa non corrisponde a una spesa pubblica particolarmente esosa, c0è purtroppo il problema degli interessi sul debito che ci dissanguano, ma anche qui ci sarebbe da approfondire sul perchè e su come ci si è arrivati.
Tagliare le spese in fase di recessione porta gli stessi danno che aumentare le tasse, e lo ribadisco: prova semplicemente a pensare se si tagliasse Alitalia, tanto per fare un esempio che va di moda: 12000 persone senza lavoro di colpo, che facciamo? se vuoi che la spesa pubblica ne abbia un beneficio questi non dovrebbero più prendere un soldo, se invece gli dai l'80% dello stipendio o li mandi in pensione in anticipo alla fine ti costano quasi quanto prima e nemmeno incassi più le tasse sulle loro buste paga o sui biglietti aerei etc etc..quindi diventerebbero 12000 persone, e relativa famiglie, che di colpo smettono di spendere o comunque riducono brutalmente i loro consumi, e il PIL diminuirebbe ulteriormente da subito, mentre il debito diminuirebbe molto più lentamente, ammesso che davvero diminuisca
certo, si fa presto a dire che bisogna privatizzare e liberalizzare, il corriere della sera lo dice tutti i giorni coi i suoi vari opinionisti economici, poi appena gli vendono la sede a un fondo immobiliare fanno 2 giorni di sciopero



...sempre facile fare i ricchioni col c..o degli altri...
cmq al di là dell'ironia restano 2 fatti, uno geografico e uno storico, assolutamente inconfutabili:
1) quello storico è che l'italia ha sempre avuto una gestione non particolarmente trasparente della cosa pubblica e degli intrecci tra imprenditoria politica magistratura etc etc...a tal riguardo mi permetto di consigliare un film del 1971 (non esattamente l'altro ieri): "in nome del popolo italiano" con Gassman e Tognazzi, un capolavoro a mio modesto parere, dove si può ben vedere che l'italia di 40/50 anni fa era identica ad ora per certi aspetti non proprio limpidi, eppure dalla fine della guerra fino agli anni 80 il PIL è crescuto a una media del 5% annuo, 1° paese al mondo per crescita media per quei 40 anni, è evidente che quindi si può crescere anche se c'è un po' di spreco, corruzione o evasione
2) quello geografico è che la crisi ha travolto anche paesi con un debito pubblico molto minore del nostro: addirittura la spagna o l'irlanda avevano nel 2008 debiti pubblici attorno al 60% del pil, quindi è evidente che nemmeno qui è da cercare il problema scatenante
Qui però mi taccio e vi auguro buon fine settimana