Buongiorno. Qualcuno si muove .....
Pure in Lombardia inizia a trovare spazio un indipendentismo aperto a tutti (quale sia l’origine, la religione, il colore o altro), come attesta il fatto che l’altro giorno a Spirano siano successe alcune cose assai interessanti.
In primo luogo, alle quasi 3 mila firme raccolte da CoLoR44 – che chiede alla Regione Lombardia d’indire un referendum consultivo per interpellare i lombardi sulla loro volontà di restare in Italia o dare vita a una realtà istituzionale indipendente – ieri si è aggiunta anche quella di Tony Iwobi, bergamasco nato in Nigeria, già candidato per la Lega alle ultime elezioni regionali e ora solidale con la battaglia di chi chiede il diritto ad autodeterminarsi.
Per giunta, l’occasione di questa firma è stata l’approvazione – da parte del comune bergamasco (più di 5 mila abitanti, a 12 chilometri dal capoluogo) – della mozione che CoLoR44 sta proponendo a tutti i comuni e a tutte le province della Lombardia sul tema del referendum per l’autodeterminazione della Lombardia.
Alcune settimane fa, il 20 luglio, era stata la volta di Vizzola Ticino (Varese) e di seguito anche la Provincia di Brescia ha fatto lo stesso.
Anche se a detta di taluni osservatori queste iniziative possono sembrare più subite che volute dalla dirigenza leghista, la richiesta “catalana” di un referendum lanciata dal comitato spontaneo va trovando uno spazio crescente.
Certamente la base leghista sta rispondendo con entusiasmo.
La cosa non deve stupire, dato che l’elettore e il militante leghista da trent’anni sperano di trovarsi dentro una cabina elettorale con una scheda che permetta loro di scegliere tra lo status quo e la nascita di una comunità più piccola e separata.