L'Europa alle strette dopo il G20
Le misure per risolvere la crisi planetaria saranno varate a Bruxelles
LOS CABOS - Il vertice del
G20, svoltosi a
Los Cabos, si è concluso e il risultato è che l'Europa è pronta a prendere «azioni coraggiose e decisive» per risolvere la tremenda crisi che minaccia l'intera economia mondiale. E chi scommette su una sua «implosione» sbaglia: perchè la strada intrapresa dal Vecchio Continente è quella di una «sempre più stretta integrazione». Ne è convinto
Barack Obama, che al termine del durissimo G20 di Los Cabos, in Messico, appare molto soddisfatto per quello che ritiene un grande successo.
Dopo due giorni di serrato braccio di ferro con gli europei, ha ottenuto quello che voleva: i leader del Vecchio Continente presenti a Los Cabos gli hanno messo sul tavolo le misure immediate che intendono varare nel vertice di
Bruxelles della prossima settimana: da quelle per stabilizzare il sistema finanziario e bancario a quelle per assicurare una maggiore crescita e favorire la ripresa. Con l'impegno a sostenere i Paesi maggiormente in difficoltà sul fronte dei mercati: a partire da Spagna e Italia, ha spiegato il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner.
«I Paesi dell'Eurozona prenderanno tutte le misure necessarie sia di lungo che di breve termine», annuncia Obama nella conferenza stampa finale, tirando un sospiro di sollievo. Di fronte alle divisioni che caratterizzano il fronte dell'Eurozona, infatti, si è rischiato lo scontro tra le due sponde dell'Atlantico, con gli europei determinati a non cedere alle pressioni di un G20 assetato di dettagli. Ma alla fine gli europei sembrano aver capito
e ad annunciare le misure intraprese sarà, come detto, lo stesso Consiglio europeo di fine giugno.