Merkel al top della popolarità - Il Sole 24 ORE
FRANCOFORTE - Le critiche della stampa tedesca dopo il vertice di Bruxelles, le accuse di ben 160 economisti, le perplessità del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, la spada di Damocle della pronuncia della Corte costituzionale martedì prossimo sul patto fiscale europeo e il fondo salva-Stati Esm. Nulla sembra poter scalfire la popolarità del cancelliere Angela Merkel, che anzi ieri, in un sondaggio condotto per una televisione tedesca, ha registrato un balzo di otto punti al 66%, il livello più alto da
A sorpresa, quasi la metà si pronuncia a favore di mettere in comune il debito europeo, seppure a fronte di controlli più severi
Ma allora?????
![Sono confuso :-? :-?](/images/smilies/icon_confused.gif)
![Muro :wall: :wall:](/images/smilies/muro.gif)
Va letta anche in questo modo la presa di posizione di 160 economisti, in una lettera aperta indirizzata non ai politici ma all'opinione pubblica, in cui vengono duramente criticate le concessioni fatte dal cancelliere al vertice europeo della scorsa settimana, dove sono state prese «decisioni sbagliate». Agli economisti,
capitanati dall'ultraeuroscettico Hans-Werner Sinn, ha replicato lo stesso Schäuble che ha parlato di «catastrofe per la Germania, l'Europa e l'economia mondiale» in caso di collasso dell'euro e tacciato gli autori della petizione di irresponsabilità. Più cauti i "cinque saggi", consulenti economici del Governo, che hanno rilanciato la loro proposta di un fondo di riscatto del debito europeo.
Abbastanza stridente la posizione del presidente della Bundesbank, Weidmann, secondo cui l'Europa «sta mettendo in comune sempre di più i rischi e indebolendo le regole concordate». Le condizioni per gli aiuti europei sono state «chiaramente erose dal vertice di Bruxelles», e le decisioni non hanno fatto alcuna chiarezza e lasciato il campo a interpretazioni diverse. Ancora una volta, un parere in netta contrapposizione con quello espresso ventiquattr'ore prima dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi (e dal comunicato del consiglio della Bce, di cui fa parte lo stesso Weidmann), che aveva dato un giudizio positivo sui risultati del vertice e ribadito il mantenimento della condizionalità.