TBOND BUND (VM 1984) 2012: la profezia dei Maya o la rinascita

No!...........non è uno scherzo.......:wall:


questi non possono essere così scemi........questi ci marciano........:wall::wall:


German Court May Take Longer to Rule on Euro Measures - SPIEGEL ONLINE


The German Constitutional Court may take several months, rather than the expected three weeks, to decide on a request that it issue a temporary injunction blocking measures to rescue the euro. Finance Minister Wolfgang Schäuble urged the court to hurry up Tuesday, warning that a delay could lead to a further market turbulence.
 
Platano;v2975062 ha scritto:
No!...........non è uno scherzo.......:wall:


questi non possono essere così scemi........questi ci marciano........:wall::wall:


German Court May Take Longer to Rule on Euro Measures - SPIEGEL ONLINE


The German Constitutional Court may take several months, rather than the expected three weeks, to decide on a request that it issue a temporary injunction blocking measures to rescue the euro. Finance Minister Wolfgang Schäuble urged the court to hurry up Tuesday, warning that a delay could lead to a further market turbulence.




goooooooood morning bbbbbbanda


certo che ci marciano....


C'è una tradizione di indipendenza dei giudici tedeschi e schaube va a tirargli le orecchie... Il minimo era rispondergli cosï
poi a loro fa comodo tenere gli europei sulla corda

insomma era meglio di no ma loro sono stronsetti cosî
 


buongiorno Madiba


aggiungo:

roba vecchia, dic 2011

L’Inghilterra è lo Stato più indebitato al mondo. Il rapporto debito/Pil, infatti, ha raggiunto ormai il 900%. A una certa distanza si trovano il Giappone (poco più del 600%), la Svezia (intorno al 450%) e, a seguire, Norvegia, Svizzera, Stati Uniti, Australia, Canada e Nuova Zelanda. A rivelarlo è un recente studio di Morgan Stanley pubblicato da BusinessInsider, che fa un calcolo del debito molto più esteso di quello utilizzato di solito per classifiche di questo tipo. La banca d’affari americana non si è limitata a includere nel rapporto il debito che gli Stati hanno accumulato per coprire le spese di funzionamento. A questo indicatore, infatti, i ricercatori ne hanno aggiunti altri tre: il debito finanziario, cioè quello contratto dalle istituzioni finanziarie, come le banche; quello non finanziario, che fa capo alle imprese; il debito delle famiglie, che pesa sulle persone fisiche.
“Considerare in particolare anche il debito finanziario è importante – dice Gianluigi Cesano, analista macroeconomico dello Studio G2c e docente all’Alta Scuola Finanza di Torino – perché se questo settore dovesse avere problemi, è inevitabile che lo Stato si faccia carico di tale fardello, essendo questo settore alla base del sistema economico”.
Entrando nel merito dei risultati, Cesano nota che “lo studio di Morgan Stanley mette in evidenza lo stato di colabrodo nel quale versa l’economia del Regno Unito”. Del rapporto tra il debito nella versione più estesa e il Pil, pari al 900%, l’analista sottolinea che “la parte più rilevante è rappresentata, per una quota superiore al 600%, dall’indebitamento finanziario”. Insomma, il maggiore responsabile della situazione è il settore finanziario inglese, che peraltro rappresenta un “peso elevatissimo rispetto al Pil (circa quattro volte) e finisce con lo sbilanciare in maniera più che evidente il rapporto in questione”.
 
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