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翠鸟科
«Il testo – spiega la portavoce di Semeta, Emer Traynor – sarà molto simile a quello della proposta presentata nel settembre 2011». In quell’occasione Bruxelles aveva previsto un’aliquota dello 0,1% per titoli e bond e dello 0,01% per i contratti sui derivati, che secondo la portavoce «dovrebbero essere confermate». Si tratterà di «aliquote minime, ma gli Stati membri dovranno applicarle in modo coerente e su una base armonizzata». La proposta dovrà poi passare al vaglio del Consiglio Ue e dell’Europarlamento, dove saranno possibili modifiche all’impianto iniziale.
Il dibattito di Bruxelles sarà seguito con un occhio di riguardo a Roma: il governo Monti ha inserito l’introduzione della Tobin tax nella legge di Stabilità, che approderà dopodomani in Aula alla Camera, e ha previsto finora un’aliquota unica dello 0,05% su azioni, titoli e derivati. L’Italia non dovrebbe partire da sola e aspetterà di conoscere le regole del gioco della cooperazione rafforzata prima di alzare il sipario sulla nuova tassa. Al tempo stesso il governo confida in una modifica della proposta di Bruxelles. «L’impianto – afferma Leonardo Becchetti, docente di Economia all’Università di Roma Tor Vergata – va costruito bene, cercando l’equilibrio ideale tra il prelievo e il rischio di elusione. Tra i Paesi che aderiranno alla cooperazione rafforzata sarà necessaria un’armonizzazione fiscale».
oggi all'ecofin
Il dibattito di Bruxelles sarà seguito con un occhio di riguardo a Roma: il governo Monti ha inserito l’introduzione della Tobin tax nella legge di Stabilità, che approderà dopodomani in Aula alla Camera, e ha previsto finora un’aliquota unica dello 0,05% su azioni, titoli e derivati. L’Italia non dovrebbe partire da sola e aspetterà di conoscere le regole del gioco della cooperazione rafforzata prima di alzare il sipario sulla nuova tassa. Al tempo stesso il governo confida in una modifica della proposta di Bruxelles. «L’impianto – afferma Leonardo Becchetti, docente di Economia all’Università di Roma Tor Vergata – va costruito bene, cercando l’equilibrio ideale tra il prelievo e il rischio di elusione. Tra i Paesi che aderiranno alla cooperazione rafforzata sarà necessaria un’armonizzazione fiscale».
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