TBOND BUND (VM 1984) 2012: la profezia dei Maya o la rinascita

*BELGIO: AUTORITA' TOGLIE DIVIETO SHORT SELLING SU FINANZIARI
MF-DJ NEWS 13/02/2012 15:33

Anche la Francia non ha prorogato le restrizioni allo short sui finanziari che scadevano l'11 febbraio e che il 24 scadono anche in Italia
....vediamo..
'sto metti e togli e togli e metti ....mi ricorda qualcosa...ma non ricordo cosa :(
....sarà l'età ?? :-?
bho...ma è inutile cercare aiuto qua :D


gooood morning bbbbanda


...togli e metti ... :-?:-?

boooh ?
... la stai buttando in politica ??
 
goooood morning bbbbanda

insomma, sto attendendo il momento dello storno per prendere posizione...
ma qwesto storno pare elusivo

che la liquidità abbia di nuovo drogato tutti???
 
Un articolo-studio sull'HFT


ANALISI -Borsa, HFT cavalca nervosismo Italia, in arrivo vincoli

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Reuters


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* Si discute se aumenti volatilità o faccia bene alla liquidità
* Pesa per 20-25% scambi equity, punte 40% con volatilità intraday anomala
* Attività interessa soprattutto finanziari a maggiore capitalizzazione
* HFT hannoprobabilmente eroso market share istituzionali italiani,esteri

di Maria Pia Quaglia

MILANO, 15 febbraio (Reuters) - Dovrebbe pesare per circa un quinto del controvalore dei volumi del listino azionario italiano, privilegia i titoli piùliquidi e si intensifica nelle giornate di maggiore avversione al rischio più frequenti da quando, l'estate scorsa, anche l'Italia è diventata protagonista della crisi del debito sovrano della zona euro.

Si tratta del sistema di "high frequencytrading" (HFT), termine con cui si fa riferimento a molteplici strategie di negoziazione che utilizzano una tecnologia super-veloce, sia per effettuare attività di trading che per cercare opportunità di arbitraggio. Molte strategie di HFT utilizzanoalgoritmi, ma non tutto il trading algoritmico avviene ad alta velocità.

Diffuso soprattutto sui mercati anglossassoni, HFT è in crescita anche altrove, tanto da essere finito da qualche anno sotto la lente di regolatori internazionali comel'Esma. Anche l'Italia sarà chiamata ad adeguarsi, al massimo entro il primo di maggio, alle linee guida dell'autorità europea di vigilanza sui mercati finanziari, pubblicate poco prima di Natale.

Nel dibattito sulla sua regolamentazione siaffrontano, specialmente in Italia dove Borsa Italiana fa capo al LSE, l'anima più liberista di stampo anglosassone e quella più interventista di matrice continentale: l'una afferma che gli HFT danno liquidità al mercato, l'altra cheesasperano la volatilità.

Fra gli operatori sul mercato sentiti da Reuters, HFT è ritenuto responsabile di ordini che improvvisamente si volatilizzano dopo "essersi messi davanti" o "dietro" nei book, creando una fittizia impressione dipressione al rialzo o al ribasso su un titolo.

"Il problema vero di HFT sono i flash order cioè le proposte talmente veloci che vengono poste in essere sui book e poi cancellate al fine di dare un impressione non corretta a chi guarda il book di prezzi", sottolinea un gestore ed ex scalper (lo scalping può essere considerato un antenato non automatizzato delle tecniche di HFT).

Nel nostro paese, dove questa attività è presente in forme meno sofisticate con un impatto decisamente piùcontenuto rispetto ai mercati anglossassoni, i regolatori stanno lavorando proprio nella direzione di scoraggiare l'immissione nel sistema di un numero elevatissimo di ordini che non vengono poi eseguiti, operazione che tende a distorcere lapercezione dei prezzi sul mercato.

Secondo fonti Consob, su sollecitazione della stessa Commissione, entro marzo Borsa Italiana dovrebbe rivedere la propria struttura commissionale in modo da includerne una che vada a colpire gli ordini immessi quando siano 100 volte superiori a uno eseguito. Borsa Italiana non ha voluto commentare.


IMPATTO PIU' BLANDO IN ITALIA, PROBLEMA ORDINI NON ESEGUITI
Ma l'intervento regolatorio chiama in causa la complessità di un fenomeno checoinvolge strategie e attori diversi - speculatori ma anche liquidity provider - e che in Italia, per le caratteristiche intrinseche e regolatorie del mercato, sembra avere un impatto più blando. Innanzitutto, il mercato italiano vanta, a differenzadi quelli anglosassoni, una base clienti diversificata, ricorda una fonte di mercato, il che "riduce il rischio che l'andamento del mercato sia eccessivamente guidato dagli HFT".

A livello di numero di eseguiti ogni giorno sul listino italiano,secondo la fonte, la clientela retail conta per circa il 30%, gli HFT per il 30% e il resto sono proprietary desk/ arbitrage desk che sostengono la liquidità e broker internazionali. In questo senso, considerando che negli ultimi due o tre anni laquota di retail attiva sul cash non ha subito variazioni di rilievo, ricorda la fonte, "la market share presa dagli HFT ha eroso il volume di negoziazione degli investitori istituzionali italiani e esteri". Uno spostamento dovuto anche all'entrata invigore della Mifid, che ha abolito la concentrazione degli scambi, dando vita ai mercati alternativi. Dal 2009 questi mercati fanno concorrenza alla piattaforma di Borsa Italiana, creando anche opportunità di arbitraggi su uno stesso titolo quotato su mercati diversi.

Liquidiy provider e HFT utilizzano dunque le stesse tecniche, seppure con finalità diverse. "I market maker pubblicano le loro quotazioni ma le lasciano fuori cercando di guadagnare sullo spread, mentre l'HFT puro non faaltro che mettersi davanti e diventare così competitor dei market maker stessi", spiega il gestore ed ex scalper.

Per il gestore "il mercato italiano è meno soggetto a HFT anche perché è poco correlato agli altri mercati o correlato per unfattore non significativo: gli HFT più complessi si muovono, infatti, su eventi di correlazione".

Il nodo, per gli operatori, resta il numero di ordini non eseguiti.

"In caso di forte scostamento, ossia in caso di elevato rapporto di ordini cancellati rispetto a quelli effettivamente eseguiti, ci potrebbero essere ripercussioni sul funzionamento della piattaforma di negoziazione e, in principio, un maggiore rischio di trovarsi di fronte a comportamenti in grado di incidere sul correttoandamento del mercato", spiega Michele Calzolari, presidente di Assosim, per cui il fenomeno non interessa intermediari italiani.


PRESENZA HFT AUMENTA CON VOLATILITA' INTRADAY
L'ultimo identikit ufficiale del fenomeno degli "High frequency trader" in Italia risale all'aprile 2010 ed è contenuto in un documento del London Stock Exchange sottomesso al Cesr, l'attuale Esma, che già due anni fa aveva acceso i riflettori sul HFT, anche in Italia.

Nel documento, che fariferimento ai primi tre mesi del 2010, il LSE afferma che, in Italia, il HFT pesa per il 20% del controvalore degli scambi sul MTA, percentuale che sale al 30% per i contratti negoziati sul futures FTSE Mib.

Oggi, secondo Claudia Segre,segretario generale Assiom Forex, "quando aumenta la volatilità e i grandi market maker si mettono sulla difensiva, come è avvenuto nell'ultimo mese e mezzo del 2011, si passa da una presenza media degli HFT del 10-20% a punte del 40% dei volumi sulla piattaforma di Borsa Italiana".

Quella degli HFT è infatti un'operatività esclusivamente intraday, che si avvantaggia delle oscillazioni repentine nel corso di una stessa seduta.

Secondo la fonte di mercato, "un ordine di grandezza ragionevole sull'azionario è oggi mediamente del 20-30% dei volumi in termini di controvalore giornaliero, con oscillazioni fra il 10-20% fino al 40% nei momenti di nervosismo acuto". Ma, avverte la fonte, in quel 40% "è difficile capire se si tratti solo di HFT. Tutti gli operatori in quelle giornate hanno immesso un numero di ordini superiore rispetto alla media".

"Sicuramente l'HFT, essendo attivo sui titoli più liquidi e muovendo volumi importanti, amplifica la volatilità", fa eco un senior trader che ha chiesto di non essere citato. Ma, avverte "non in assoluto e questo avviene soprattutto in condizioni di già elevata volatiltà".

Sul mercato sono infatti attivi più attori, ricorda il senior trader. "I grandi investitoriistituzionali hanno portafogli che comprono/vendono titoli automaticamente al raggiungimento di certi livelli tecnici del titolo stesso", e poi la clientela retail che "dopo che il titolo fa meno dieci o meno nove si accoda per cercare magari diricomprare a prezzi più bassi". Senza contare che i titoli più liquidi del mercato, come Unicredit o Eni, sono considerati dai trader online una "proxy" del mercato. "Quindi se il mercato scende qualcuno vende Unicredit o Eni comeeffetto della debolezza del mercato. Anche questo contribuisce ad amplificare il movimento del mercato stesso", aggiunge iltrader.


INVESTITORI CON OTTICA DI BREVE
Gli HFT sono ritenuti responsabili dell'aumento della volatilità perché anticipano di qualche secondo l'esecuzione di ordini molto grossi o perché, con la loro attività di compravendita,vanno a rompere livelli tecnici, innescando movimenti repentini delle quotazioni.

"Gli HFT garantiscono un aumento della liquidità e spread più stretti ma il funzionamento degli algortimi si basa su livelli tecnici quindi questo può crearevelocità di downside o upside in caso di rottura di un livello tecnico", spiega Giuseppe Geresia, Branch Director di X-Trade Brokers (Xtb).

In Italia, secondo Geresia "gli HFT hanno esacerbato i movimenti sui bancari ed energetici che sono ititoli più negoziati e quelli con maggiore capitalizzazione".

Per Segre "le regole si devono fare proprio per non esasperare la volatilità e farla arrivare a livelli illogici".

Gli addetti al settore identificano gli HFT in investitori dibreve periodo, fondi hedge o "prop trading houses", case di investimento che fanno attività in conto proprio, ma anche banche e fondi.

"L'HFT è arrivato in Italia in momenti di mercati più difficili, dove mancava l'interesse in acquisto, perchécon i metodi tradizionali non si guadagnava più", spiega Marco Sturlese, gestore del fondo Fenice. "Questi sistemi non sono buoni per l'investitore, danno solo vantaggi alla casa che li usa", ha aggiunto.

Per Geresia "gli HFT sono in aumentoperchè le tecnologie evolvono e si diffondono, riducono il rischio operativo e i costi legati al back office delle società che utilizzano questa tecnica". Secondo il manager "possono danneggiare gli investitori di lungo termine del mercato perchè,cercando solo condizioni di arbitraggio, hanno un'ottica di breve".

Ma, avverte il gestore ed ex-scalper "se vengono tolte le poche macchinettte che ci sono sul mercato italiano si va a diminuire ulteriormente la liquidità e questorappresenterebbe un deterrente per altri player a trattare sul nostro mercato".
 
Anche la Francia non ha prorogato le restrizioni allo short sui finanziari che scadevano l'11 febbraio e che il 24 scadono anche in Italia
....vediamo..

Non volevo dirlo x scaramanzia ma mi stavo chiedendo la stessa cosa. Massimo a breve, poi gli shorter inveterati che non stanno più nella pelle partono all'attacco e vengono analizzati in profondità #fantasyworld.
 
Ultima modifica:
X Fernando: direi che ci siamo, anche la nostra borsa sicuramente non rinnoverà :cool:

e prevedo una bella spremuta

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Spagna rimuove divieto vendite scoperto da domani

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Reuters - 15/02/2012 18:56:20
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MADRID, 15 febbraio (Reuters) - La Spagna ha deciso di rimuovere il divieto di vendite allo scoperto sulle azioni e i relativi strumenti finanziari grazie alle migliorate condizioni dei mercati e in accordo con gli altri regolatori europei. Il divieto non sarà più effettivo da domani.

Nei giorni scorsi anche Francia e Belgio hanno rimosso il divieto. Quello italiano scade il 24 febbraio.
 

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