Riprendo questo articolo apparso su LIBERO di oggi di Carlo Pelanda:
http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1068049/Parigi-e-Berlino-truccano-i-bilanci–Ma-a-tagliare-siamo-soltanto-noi.html
Parigi e Berlino truccano i bilanci Ma a tagliare siamo soltanto noi – I loro debiti pubblici sono ufficialmente sotto il 100% del Pil, ma seguendo i calcoli dell’agenzia dello sviluppo salirebbero a 115 e 120%.
Debito pubblico: ufficialmente è sotto il 100% in Germania, ma se si contasse quello dell’agenzia dello sviluppo per la riunificazione ed altre simili istituzioni andrebbe ben oltre, probabilmente verso il 115% del Pil; quello francese è calcolato in un perimetro di amministrazione pubblica ritagliato per farlo apparire meno di quello che è, il calcolo giusto lo porterebbe oltre il 120% del Pil. Il calcolo del debito italiano, invece, è giusto al centesimo, con l’eccezione dei 60-70 miliardi che lo Stato deve ai fornitori e la cui contabilizzazione appare ambigua. In sintesi, l’ipotesi è che Francia e Germania nascondano centinaia di miliardi di debito e che ciò possa essere un fattore di futura destabilizzazione dell’Eurozona. In particolare: mentre per l’Italia l’entità del problema è trasparente, al riguardo di Francia e Germania non lo è anche per l’azione di nascondimento e di negazione attuata dai due governi, contando sul loro maggiore potere geo-politico e di influenza nelle istituzioni internazionali
Su Rischio Calcolato all’epoca apparve un’articolo che segnalava che
Berlino non contabilizzava ben 428 miliardi di debito della propria cassa depositi e prestiti, e parlavamo del 17% del PIL. Verificai la cosa e notai che la Francia aveva un problema analogo. Ora Pelanda anticipa che il problema e’ piu’ ampio e riguarda in Germania l’agenzia per lo sviluppo e la riunificazione, e la Francia ha problemi analoghi. In Italia resta un problema che vale il 3-4% del PIL legato ai tardati pagamenti (problema simile in Spagna). Sugli USA da tempo sappiamo che il debito pubblico non contabilizza i debiti di stati e locali, per quasi il 20% del PIL. Vediamo di fare 4 conti, prendendo per buoni gli spunti e calcoli di Pelanda, e detraendo ai Debiti reali loridi, la quota di attivi (oro, riserve valutarie, cassa, etc)