Tbond Bund (VM69) 2013: Bandits Unchained tra Krug bubbles and balls

In drop Gipaf4project ho inserito il pezzo.. poi dacci un occhiata (anche ortografica) e dimmi se va bene...

:)
 
Mi sono fatto rifregare un'altra volta! :( .... ieri uscito con tempo del cazzus ed oggi a letto con sinusite, febbre, senza voce e ma di gola ... primavera che aspetti ad arrivare ???? :(:wall::specchio:
Allenamento 06-04-2013 by ditropan at Garmin Connect - Details

visto alpin, sparato due candelozze giornaliere verdi da paura :eek: banke franzose con l'appoggio degli amici arabi :mumble: con i fondamentali da schifo che stanno uscendo fuori sulla franza non c'è altra spiegazione
cmq a 140 se ci va io sparo un tentativo :wall::D:rasta:

Io francamente non ci stò capendo più una mazza, bund di nuovo a 146 ... t -bond a 148 .... che minghia pupazza stanno combinando? :eek::-?:-? :mumble:
 
«I trattati devono essere rivisti: vogliamo un’europa flessibile»


«Mi batto per ottenere la riforma della Ue, per il semplice motivo che abbiamo bisogno di un’Europa più aperta, più competitiva, più flessibile» e per questo motivo «sono certo che i trattati saranno cambiati». È la convinzione espressa dal primo ministro britannico David Cameron
 
Alberto Quadrio Curzio Scacco alla crisi in cinque mosse


La disoccupazione in Europa ed in Italia ha raggiunto davvero livelli impressionanti che dimostrano come siamo alla terza fase della grande crisi iniziata nel 2008.



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Nella Ue i disoccupati sono 26 milioni con un aumento di quasi 9 milioni dal 2008 il che porta il tasso di disoccupazione vicino al 12%. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è al 23,5% pari a circa 5,7 milioni di persone e i Neet (giovani disoccupati scoraggiati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione) sono 7,5 milioni.
È davvero inconcepibile che di fronte a questa situazione l’impostazione ufficiale delle istituzioni Ue continui ad essere solo quella del rigore fiscale che, associato alle riforme strutturali, dovrebbe rilanciare, ad un anno futuro imprecisato, la crescita e l’occupazione. Non c’è dubbio che in molti Paesi (tra cui, ma non solo, l’Italia) le riforme siano necessarie ma la loro attuazione in recessione diventa molto, troppo, difficile. La Ue dovrebbe perciò privilegiare subito alcuni progetti selezionati tra quelli inclusi nei due grandi programmi poliennali (Connecting Europe Facility ed Europa 2020) di più rapida esecutività per rilanciare la crescita e l’occupazione, per valorizzare di più l’industria e le imprese potenziando ulteriormente la Bei. Inoltre a livello dei bilanci dei singoli stati va introdotta la regola aurea per l’eliminazione dai deficit delle spese per investimenti certificate dalla Ue. Clausola che potrebbe scattare solo quando si superano certi livelli di disoccupazione.

Tutto ciò richiede una pressione politica sulla Ue nella quale anche le Associazioni di imprese e sindacali dovrebbero svolgere una azione costante sia direttamente che indirettamente attraverso il Parlamento europeo e i Governi nazionali.
Domanda interna che non dà segni di una competizione internazionale sempre più agguerrita: le aziende continuano a combattere, anche se con costi così alti da ridurre i margini a zero, mentre continuano le chiusure tra le emergenze fisco e credito. E soprattutto mentre continua la latitanza della politica. Alla quale l’industria si prepara a mandare un messaggio forte dal convegno della Piccola impresa a Torino tra tre giorni: «Il tempo è scaduto».

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Fondi Ue, più investimenti nel 2013


Barca rivede verso l’alto di 1,1 miliardi i target - Ma la spesa è ferma nei primi due mesi dell’anno

La spesa di fondi europei si è di nuovo bloccata nel primo bimestre del 2013 dopo lo sprint straordinario dell’ultima parte del 2012, ma il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, torna alla carica chiedendo alle regioni del Mezzogiorno maggiormente in ritardo un’accelerazione di spesa più ambiziosa per quest’anno e il prossimo, dopo aver ottenuto la sterilizzazione del patto di stabilità interno per altri 800 milioni di cofinanziamenti nel decreto legge pagamenti appena varato dal Governo.
Barca ha infatti deciso di innalzare i target di spesa 2013-2014 per le quattro Regioni «convergenza» (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia): l’incremento è di 1.088 milioni (da 3.829 a 4.917 milioni) nel 2013 e di 1.158 milioni (da 6.636 a 7.794 milioni) nel 2014.
 

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