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翠鸟科
Perchè il paese che mi ha (sfortunatamente) dato i natali ha e ha sempre avuto una classe dirigente che neanche la peggiore delle bananare.........sennò un esecutivo con un minimo di autorevolezza (leggi coi co.glioni) avrebbe già risposto che le riforme si faranno quando sarà aperta una procedura di infrazione per finanziamento occulto alle imprese da parte dello stato federale krukko a mezzo "integrazione al reddito" dei famosi e famigerati minijobs.
Cosa che mi risulta abbia fatto un governo più serio ....quello del Belgio....
p.s e anche per avanzo comm.le eccessivo già che ci siamo....
goooood uikkkèn bbbanda !!
un governo serio farebbe le riforme da subito e semmai dopo guarderebbe le magagne altrui
e se guardasse le magagne, avrebbe da chiedere ben altro: la posizione di privilegio data agli asset rischiosi in derivati rispetto ai titoli di stato ( a vantaggio deutche e a svantaggio delle nostre banche ... vediamo gli stress test tra un mese) , il 'veicolo fuori debito pubblico'
A Berlino conti leggeri grazie al veicolo KfW
di Alessandro Merli24 luglio 2012
Quando è nata, nell'immediato Dopoguerra, si chiamava Kreditanstalt fuer Wiederaufbau, la Banca della ricostruzione, e amministrava i fondi del piano Marshall. Oggi, è stata ribattezzata KfW Bankengruppe ed è uno dei primi tre gruppi bancari della Germania.
Una costante: nonostante sia posseduta all'80% della Repubblica federale e al 20% dagli Stati e svolga molti compiti normalmente appannaggio del settore pubblico, resta al di fuori del perimetro del bilancio federale. Attraverso la KfW, il Governo tedesco canalizza tutta una serie di operazioni che altrove figurerebbero nei conti dello Stato per cifre ingenti: l'attivo dell'istituto con sede a Francoforte ha sfiorato lo scorso anno i 500 miliardi di euro, più del doppio che all'inizio del decennio passato, anche per effetto del trasferimento sotto il suo ombrello di molte attività in precedenza di competenza dell'amministrazione pubblica, o di nuove attività, come quelle riguardanti la protezione ambientale. Nel 2011 la KfW ha avanzato prestiti per 70 miliardi di euro, con utile operativo di circa 2 miliardi: a titolo di confronto, si tratta di quasi il doppio di quelli approvati dalla Banca mondiale.
Quasi un terzo è andato appunto al settore ambientale. Nel 2010 aveva toccato gli 81,4 miliardi di euro, avendo fatto da veicolo al piano di stimolo all'economia per favorirne il recupero dopo la brusca contrazione dell'anno prima, che aveva sfiorato il 5%. Le politiche keynesiane, insomma, non dispiacciono neanche in Germania, a patto che si tengano fuori, almeno formalmente, dai conti pubblici.
Il raggio di operazioni è ampio, per un'istituzione che a ogni decennio di vita sembra aver aggiunto un nuovo mandato alla propria missione: dalla ricostruzione del 1949, si è passati al finanziamento delle piccole e medie imprese che resta tuttora uno dei principali filoni di attività. "Promozione interna" viene definita nei documenti ufficiali. Negli anni 60 è stata la volta dei finanziamenti all'export, nel decennio successivo del finanziamento delle infrastrutture per conto delle municipalità e delle altre amministrazioni locali, oltre che degli interventi nei Paesi in via di sviluppo, negli anni 90 di nuovo della ricostruzione, stavolta concentrata sull'ex Germania dell'est, dal 2000 in poi del finanziamento dell'innovazione, con un tocco "verde" soprattutto negli ultimi anni.
Queste restano le principali aree di intervento della KfW: piccole e medie imprese, infrastrutture locali e sociali, finanziamenti all'export e project financing, finanziamenti allo sviluppo, energia e ambiente.
La KfW si approvvigiona quasi esclusivamente sui mercati internazionali dei capitali, dove l'anno scorso ha realizzato emissioni per 79 miliardi di euro. La sua tripla A consente una raccolta a costi bassissimi. Un ulteriore sussidio governativo le consente di fare prestiti a tassi irrisori e ottenere una forte leva per i suoi interventi. La recente ricerca della sicurezza da parte degli investitori si è estesa dai titoli del debito pubblico tedesco a quelli delle agenzie. Nelle scadenze sotto un anno, anche il rendimento della KfW è oggi in territorio negativo e se la "fuga verso la qualità" dovesse continuare questa situazione potrebbe estendersi a scadenze più lunghe.
Alla KfW ammettono di essere beneficiari di questo stato di cose, ma qualcuno sui mercati comincia a interrogarsi sulla mancata remunerazione e l'interesse potrebbe spostarsi altrove. Finora, non ce ne sono segnali. Nell'elenco dei suoi compiti, la KfW lascia quasi a margine uno dei mandati in cui la Cassa depositi e prestiti la emula: quello di controllante di alcune delle più importanti partecipazioni pubbliche, in particolare il 30% di Deutsche Post e il 17% di Deutsche Telekom. Queste quote sono parcheggiate in attesa di privatizzazione, anche se non sembra esserci alcuna fretta. Di recente sono state scelte le banche consulenti per la cessione della partecipazione nella società postale e di logistica, ma per ora non si registrano progressi.
btw..
A tutt'oggi uno speciale trasferimento di 100 miliardi di Euro ogni anno viene dato ai territori dell'ex-Germania Est per la "ricostruzione".
A quasi 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino - scrive - la Germania orientale sconta ancora una marcata debolezza economica rispetto ai lander dell'Ovest: il peso economico dei cosiddetti "nuovi lander" e' del 30 per cento inferiore rispetto a quello dei lander dell'Ovest, Secondo il rapporto annuale del governo sullo stato dell'unita' tedesca, il gettito fiscale pro capite ammonta nell'Est del paese a 937 euro, all'Ovest invece a 1837 euro.
"Dal 1989 ad oggi i tedeschi dell'Est hanno compiuto grandi progressi, ciononostante sono ancora preoccupata", ha dichiarato al giornale l'incaricata per l'Est del governo federale, Iris Gleicke (Spd). Per incentivare lo sviluppo dell'Est, Gleicke propone un ulteriore incentivo alle regioni piu' bisognose anche dopo la scadenza del contributo di solidarieta' nel 2019.
"Altrimenti tutto il lavoro di ricostruzione fatto in questi anni all'Est sara' solo fatica sprecata e i lander orientali continueranno ad essere attaccati alla flebo dell'Occidente", ha commentato l'esponente della Spd. Anche nell'Est ci sono industrie in forte crescita che non necessitano di alcun finanziamento: e, anche nelle regioni dell'Ovest alcune imprese rischiano di finire su un binario morto. "Dobbiamo certamente parlare di un terzo patto di solidarietà. Il denaro non può più essere distribuito in ogni direzione. Abbiamo bisogno di criteri chiari e indicatori strutturali che giustificano le sovvenzioni".
Alla luce di questo spaccato tedesco, sorge spontanea una domanda: perchè alla Germania è concesso di finanziare aziende private - aiutandole - con fondi pubblici mentre, se lo fa l'Italia ad esempio nel caso Alitalia, viene subito attaccata per aver violato le regole della UE che impediscono tali operazioni?
Peer Steinbrück, the SPD candidate for the chancellorship, is quoted as saying in a speech to the German parliament, "Over a period of 20 years, German reunification has cost 2 trillion euros, or an average of 100 billion euros a year. So, we have to ask ourselves 'Aren't we willing to pay a tenth of that over several years for Europe's unity?'
e io son qui a cazzeggiare, figurati un governo 'serio' cosa dovrebbe ...
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