Tbond Bund (VM69) 2014: 2014 il ritorno di Smaug

  • Creatore Discussione Creatore Discussione PILU
  • Data di Inizio Data di Inizio
Gooood morning bbbanda !!

Mercati riflessivi ... che vuol dire che non hanno ancora deciso se la pausa è stata sufficiente

trend di fondo intatto
 
Gooood morning bbbanda !!

Mercati riflessivi ... che vuol dire che non hanno ancora deciso se la pausa è stata sufficiente

trend di fondo intatto

gia' ... stanno aspettando una scusa valida per fare un movimento ...

ucraina ? mmmmmh , silente...
grecia ? troppe chiacchere e poi adesso possono contare su 3,5 mld di euro di liquidita' , tra bonus BCE di 1 mld e 2,5 di rastrellamento liquidita' ....se ne parlera' piu' avanti ....
macro USA ? peut etre ....
macro eu ? peut etre ... tutto va ben madama la marchesa ....:rolleyes:
cigni neri? se non fossero neri li avremmo gia' notati e poi li tengono in gabbia .....:D
Francia ? elettroencefalogramma quasi piatto , mentre lo svissero continua a seguire il $ al rialzo , malgrado tutti i tentativi della BCsuisse di colarlo a picco ....
 
Ultima modifica:
gia' ... stanno aspettando una scusa valida per fare un movimento ...

ucraina ? mmmmmh , silente...
grecia ? troppe chiacchere e poi adesso possono contare su 3,5 mld di euro di liquidita' , tra bonus BCE di 1 mld e 2,5 di rastrellamento liquidita' ....se ne parlera' piu' avanti ....
macro USA ? peut etre ....
macro eu ? peut etre ... tutto va ben madama la marchesa ....:rolleyes:
cigni neri? se non fossero neri li avremmo gia' notati e poi li tengono in gabbia .....:D
Francia ? elettroencefalogramma quasi piatto , mentre lo svissero continua a seguire il $ al rialzo , malgrado tutti i tentativi della BCsuisse di colarlo a picco ....


il chf è uan assicurazione dell'investitore contro il 'crollo' euro
a pagare l'assicurazione per adesso sono le industrie elvetiche
vediamo quanto reggono




Il commercio estero si è indebolito

Le esportazioni in termini nominali nel primo trimestre sono calate dell'1,4% e le importazioni del 4,4%
dot.png
BERNA - Il commercio estero della Svizzera nel primo trimestre dell'anno si è indebolito: le esportazioni in termini nominali rispetto ad un anno prima sono calate dell'1,4%, a 50,6 miliardi di franchi; le importazioni sono scese del 4,4%, a 42,4 miliardi. L'eccedenza commerciale è quindi di 8,2 miliardi, segnala oggi l'Amministrazione federale delle finanze (AFF).
Nel solo mese di marzo, che aveva un giorno lavorativo in più rispetto al 2014, le esportazioni sono progredite del 3,2% a 17,9 miliardi di franchi e le importazioni dello 0,7%, a 15,4 miliardi.
Le cifre sono contrastate a seconda dei settori economici. L'industria orologiera ha messo a segno una crescita dell'export del 3,1% rispetto al trimestre precedente a complessivi 5,11 miliardi franchi, grazie a un eccellente mese di marzo (+6,3% a 1,75 miliardi).
Il settore del lusso e della gioielleria ha fatto ancora meglio con un'avanzata del 21,7% a quasi 2,6 miliardi. In progressione del 2,6% gli strumenti di precisione, per un totale di 3,65 miliardi.
In perdita di velocità invece l'industria della carta e delle arti grafiche, che hanno visto le esportazioni scendere del 13,1% a 455 milioni di franchi. In difficoltà anche l'industria delle materie plastiche, con una contrazione trimestrale dell'8,8% a 822 milioni.
È risultata sensibile al rafforzamento del franco pure l'industria delle macchine e dell'elettronica, il secondo comparto di esportazione. L'export è sceso del 6,5% a 7,6 miliardi. Quanto al settore della farmaceutica e la chimica, il primo in ordine di importanza, il calo tra gennaio e marzo è stato del 3,5% a 21,4 miliardi, con un rimbalzo tuttavia in marzo (+2,8% a 7,45 miliardi).
Per aree geografiche le esportazioni verso gli Stati Uniti sono salite del 7,3% a 6,6 miliardi di franchi e addirittura del 23,6%, a 2,4 miliardi, a marzo. L'Eurozona, che con i suoi 19 paesi rappresenta oltre la metà dell'export elvetico, ha viceversa fatto segnare un calo del 7% a 22,2 miliardi di franchi. In flessione anche il dato relativo alla sola Germania (-4,5% a 9,1 miliardi).
L'Asia, pari a oltre un quinto delle esportazioni totali, ha evidenziato una crescita trimestrale del 5,6% a 11,4 miliardi (+10,8% a 4,1 miliardi in marzo). La Cina ha fatto segnare una diminuzione trimestrale del 2% a 2,1 miliardi.
Le importazioni hanno subito gli effetti del calo del petrolio. I prodotti petroliferi hanno visto i prezzi scendere del 25,5% nel periodo in rassegna.

23.04.2015
 
infatti ... :up:
staranno aspettando ansiosamente che qualche cosa cambi per poter scendere .... al momento l'e' dura .... pero' con tutti i miliardini di $ ed euro che hanno in cassa possono giocare di strategia e timing ... alla fine se scendono troppo le riserve , un PEG a 1,10 gia li farebbe contenti ...:rolleyes:
 
infatti ... :up:
staranno aspettando ansiosamente che qualche cosa cambi per poter scendere .... al momento l'e' dura .... pero' con tutti i miliardini di $ ed euro che hanno in cassa possono giocare di strategia e timing ... alla fine se scendono troppo le riserve , un PEG a 1,10 gia li farebbe contenti ...:rolleyes:


anche io penso che a 1,10 si salvano kapra&kartoffen
e lì imho la loro banka zentrale vuole arrivare ...
... non scordiamo quanti euro ha in pancia adesso neh !! ;)
 
Gooooood morning bbbbanda !!!!

Accordo ponte su grexia
Ieri equity eu sui minimi di venerdi e us sui maximi
Con una certa forza dell euro .... stesso copione della scorsa settimana
 
Manipolazione tassi, Deutsche Bank pagherà 2,5 mld dollari a Usa e GB

Reuters – 17 ore fa

WASHINGTON (Reuters) - Deutsche Bank pagherà alle autorità britanniche e statunitensi un totale di 2,5 miliardi di dollari, mentre la sua filiale di Londra si dichiarerà colpevole di frode per la manipolazione del London interbank offered rate (Libor).
Lo riferiscono le autorità Usa.
In base all'accordo, la più grande banca tedesca ammetterà il suo ruolo nella manipolazione del tasso di interesse benchmark.
Si tratta della multa più grossa nell'ambito dell'indagine, durata sette anni, su come le banche si siano segretamente accordate per manipolare i tassi di interesse a loro vantaggio.
Il Libor e gli altri tassi benchmark collegati sono usati per fissare i tassi di interesse dei prestiti in tutto il mondo, dai mutui alle carte di credito ai derivati.
Cinque altri grandi istituti finanziari hanno ammesso le proprie responsabilità e 21 tra trader e broker sono stati accusati penalmente.
La banca inoltre espellerà gli impiegati ancora in azienda responsabili della cattiva condotta e instituirà un monitoraggio indipendente, secondo quanto riferito dal dipartimento dei servizi finanziari Usa.
I 2,5 miliardi di dollari di multa includono 600 milioni che saranno versati all'authority di New York, 800 milioni alla Commodity Futures Trading Commission Usa, 775 milioni al dipartimento di giustizia Usa e 344 milioni alla Financial Conduct Authority britannica.










cosa leggete voi ??
 
cosa leggo io:

daxi scende ieri, ed è colpa della grecia ?
i tedeschi sono sempre buoni e gli italiani sempre ladroni ? (altro condannato ricordiamo è la UBS, svizzera ... altri perfettini )
si paga un debito in dollari ... adesso che il dollaro è alto? (si paghi in euro, per adesso la Deutche è ancora in eurolandia)
si pagano 2.5 miliardi agli anglosassoni ... e agli italiani nulla, l'euribor è una questione solo atlantica ?
i colpevoli sono solo i trader e broker e non i vertici?

e questo de core, senza riflettere o scavare la notizia ....


to the face of the kazz ... :rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
«Chi mi libererà da questo prete turbolento?», disse Enrico II, secondo la tradizione, a proposito dell'arcivescovo Thomas Becket. Wolfgang Schäuble, il ministro dell'Economia tedesco, deve pensare più o meno la stessa cosa dei suoi partner greci. Ma per il sovrano inglese la realizzazione del suo desiderio si trasformò in un disastro, e lo stesso accadrà probabilmente se la Grecia dovesse andarsene. Sì, se l'uscita dall'euro si traducesse in una catastrofe per il Paese ellenico, le campagne populiste in altri Paesi europei perderebbero di mordente. Ma l'appartenenza alla moneta unica cesserebbe di essere irrevocabile, e ogni crisi potrebbe scatenare ondate di speculazione destabilizzanti.
 
Molti sono convinti che un ritorno alla dracma, con relativa svalutazione, offrirebbe una via indolore alla prosperità. Ma sarebbe così solo se l'economia fosse in grado di potenziare senza problemi la produzione di beni e servizi competitivi a livello internazionale, e la Grecia non è in grado di farlo. Inoltre, le conseguenze immediate probabilmente includerebbero controlli sui tassi di cambio, dichiarazioni di insolvenza, blocco del credito estero e ulteriori turbolenze politiche. Una moneta stabile qualcosa conta, specialmente in un Paese malgovernato: rinunciarvi comporta un costo.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto