gia' ... stanno aspettando una scusa valida per fare un movimento ...
ucraina ? mmmmmh , silente...
grecia ? troppe chiacchere e poi adesso possono contare su 3,5 mld di euro di liquidita' , tra bonus BCE di 1 mld e 2,5 di rastrellamento liquidita' ....se ne parlera' piu' avanti ....
macro USA ? peut etre ....
macro eu ? peut etre ... tutto va ben madama la marchesa ....
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cigni neri? se non fossero neri li avremmo gia' notati e poi li tengono in gabbia .....

Francia ? elettroencefalogramma quasi piatto , mentre lo svissero continua a seguire il $ al rialzo ,
malgrado tutti i tentativi della BCsuisse di colarlo a picco ....
il chf è uan assicurazione dell'investitore contro il 'crollo' euro
a pagare l'assicurazione per adesso sono le industrie elvetiche
vediamo quanto reggono
Il commercio estero si è indebolito
Le esportazioni in termini nominali nel primo trimestre sono calate dell'1,4% e le importazioni del 4,4%
BERNA - Il commercio estero della Svizzera nel primo trimestre dell'anno si è indebolito: le esportazioni in termini nominali rispetto ad un anno prima sono calate dell'1,4%, a 50,6 miliardi di franchi; le importazioni sono scese del 4,4%, a 42,4 miliardi. L'eccedenza commerciale è quindi di 8,2 miliardi, segnala oggi l'Amministrazione federale delle finanze (AFF).
Nel solo mese di marzo, che aveva un giorno lavorativo in più rispetto al 2014, le esportazioni sono progredite del 3,2% a 17,9 miliardi di franchi e le importazioni dello 0,7%, a 15,4 miliardi.
Le cifre sono contrastate a seconda dei settori economici. L'industria orologiera ha messo a segno una crescita dell'export del 3,1% rispetto al trimestre precedente a complessivi 5,11 miliardi franchi, grazie a un eccellente mese di marzo (+6,3% a 1,75 miliardi).
Il settore del lusso e della gioielleria ha fatto ancora meglio con un'avanzata del 21,7% a quasi 2,6 miliardi. In progressione del 2,6% gli strumenti di precisione, per un totale di 3,65 miliardi.
In perdita di velocità invece l'industria della carta e delle arti grafiche, che hanno visto le esportazioni scendere del 13,1% a 455 milioni di franchi. In difficoltà anche l'industria delle materie plastiche, con una contrazione trimestrale dell'8,8% a 822 milioni.
È risultata sensibile al rafforzamento del franco pure l
'industria delle macchine e dell'elettronica, il secondo comparto di esportazione. L'export è sceso del 6,5% a 7,6 miliardi. Quanto al settore della farmaceutica e la chimica, il primo in ordine di importanza, il calo tra gennaio e marzo è stato del 3,5% a 21,4 miliardi, con un rimbalzo tuttavia in marzo (+2,8% a 7,45 miliardi).
Per aree geografiche le esportazioni verso gli Stati Uniti sono salite del 7,3% a 6,6 miliardi di franchi e addirittura del 23,6%, a 2,4 miliardi, a marzo.
L'Eurozona, che con i suoi 19 paesi rappresenta oltre la metà dell'export elvetico, ha viceversa fatto segnare un calo del 7% a 22,2 miliardi di franchi. In flessione anche il dato relativo alla sola Germania (-4,5% a 9,1 miliardi).
L'Asia, pari a oltre un quinto delle esportazioni totali, ha evidenziato una crescita trimestrale del 5,6% a 11,4 miliardi (+10,8% a 4,1 miliardi in marzo). La Cina ha fatto segnare una diminuzione trimestrale del 2% a 2,1 miliardi.
Le importazioni hanno subito gli effetti del calo del petrolio. I prodotti petroliferi hanno visto i prezzi scendere del 25,5% nel periodo in rassegna.
23.04.2015