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Fleursdumal ha scritto:
dove l'hai scritto? su quali commodities?
perchè sui grains hanno già ampliato le bande settimane fa

PETROLIO Occhio alla svolta: sul mercato arriva lo short

Websim - 03/04/2008 17:55:37

Il 22 aprile potrebbe segnare la svolta nella vertiginosa ascesa dei prezzi delle materie prime e in particolare del petrolio. A fare scoppiare la maxi bolla speculativa, denunciata da mesi da analisti ed economisti, potrebbero essere una decisione della Commodity Futures Trading Commission, che si riunirà a Washington quel giorno.L'agenzia indipendente, istituita dal governo americano 35 anni fa con compiti di regolazione e sorveglianza, ha convocato i maggiori esponenti del mercato delle commodity per verificare la possibilità di aggiornare le norme che guidano le negoziazioni, e in particolare rimuovere i limiti sull'ammontare degli ordini. La riforma potrebbe portare ad un colossale riequilibrio all'interno di un mercato che negli ultimi anni si è sempre più sbilanciato sul lato dell'acquisto.

A prendere in esame l'ipotesi di una fragorosa caduta dei prezzi del petrolio e delle altre materie prime è il settimanale americano Barron's, che ne ha fatto la storia di copertina. Secondo la ricostruzione del giornale, i grandi investitori istituzionali sono sempre più convinti che "l'esuberanza del mercato sia diventata irrazionale".

Negli ultimi 12 mesi, metalli, granaglie e combustibili sono saliti mediamente del 50% e si trovano su livelli record di cui si fa fatica a trovare traccia nella storia. Il petrolio tipo Wti tratta oggi a 106 dollari il barile, da inizio 2004 si è triplicato di prezzo. In giornata il riso ha raggiunto il prezzo più alto della sua storia e si è raddoppiato nel giro di 18 mesi. Il prezzo della soia è salito dell'84% da inizio 2006, quello dell'oro si è raddoppiato.

A sostenere il rally è stato in parte il vorace appetito della Cina e delle altre economie emergenti, ma una parte significativa l'ha avuta anche la speculazione. Fino alla fine degli Anni '90 ad agire su questi mercati erano i soggetti collegati alle industrie e pochi soggetti finanziari specializzati. Successivamente, nel giro di pochi anni si è assistito all'arrivo in massa di nuovi soggetti, piccoli e anche grandi investitori alla ricerca di nuove opportunità. Il più grande fondo attivo nel settore delle materie prime, Pimco Real Return, gestisce oggi asset per circa 14 miliardi di dollari: quando fu lanciato a inizio del 1997 raccolse la miseria di 8 milioni di dollari.

Barron's scrive che una larga parte dei fondi attivi su questi mercati, soprattutto quelli di più recente costituzione, operano secondo una modalità "naive" che prevede soltanto posizioni rialziste: operano allo stesso modo dei primi fondi d'investimento arrivati in Borsa, ovvero seguendo la pericolosissima assunzione che nel lungo termine i prezzi delle materie prime, così come quelle delle azioni, saliranno sempre. In questi anni i gestori di questi fondi hanno continuato, imperturbabili di fronte alle convulsioni delle altre piazze finanziarie, a convogliare il denaro sulle materie prime.

Il mercato si è sempre più gonfiato anche perché il lato ribassista si è trovato con le armi mezze spuntate a causa di un regolamento risalente al 1936 che pone un limite alle manovre speculative ed impedisce la possibilità di vendere massicciamente allo scoperto.

I soggetti istituzionali che oggi scommettono su una discesa dei prezzi sono parecchi,e Barron's riporta l'opinione dell'analista indipendente Steve Briose, il quale afferma che la forza delle vendite non è mai stata così massiccia come nelle ultime settimane. Se i prezzi hanno continuato a salire è per effetto delle attuali norme di protezione del mercato. Se questi limiti dovessero essere rimossi nella riunione del 22 aprile e se dall'Asia dovessero arrivare minimi segnali di decelerazione delle economie, la seconda parte del 2008 potrebbe registrare la caduta di quello che oggi si può considerare il Fort Apache della speculazione rialzista, vista all'opera tra 2004 e 2007.

L'analista di Société Générale Albert Edwards ritiene che i prezzi della materie prime siano da tempo un "non sense". Con gli ultimi strappi, dice, sono diventati "un non sense salito sui trampoli". Secondo Briose, il valore espresso dai fondamentali è circa il 30% sotto le quotazioni attuali, ma in caso di capitombolo un dimezzamento nel giro di pochi mesi non è da escludere.

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boh dan , forse vogliono cambiare questa regola

Position Accountability Levels and Limits
Any one month/all months: 20,000 net futures, but not to exceed 3,000 contracts in the last three days of trading in the spot month.
 
Fleursdumal ha scritto:
boh dan , forse vogliono cambiare questa regola

Position Accountability Levels and Limits
Any one month/all months: 20,000 net futures, but not to exceed 3,000 contracts in the last three days of trading in the spot month.

non lo so....cmq i rigori a porta vuota non esistono in borsa...quindi mi pare una ca..zzata
 
dan24 ha scritto:
non lo so....cmq i rigori a porta vuota non esistono in borsa...quindi mi pare una ca..zzata

in fact perchè quando si scende non fanno problemi a disegnare candelozze rosse impressionanti , i limit trading sono amplissimi, 10$ e poi dopo un pò ampliano ancora
stanno cercando un modo per fottere i long , d'altronde ho da qualche parte articoli di quando fecero la festa a gardini che si era messo a pompare la soia a chicago negli anni 80, cambiarono un paio di regole e zac
 
Fleursdumal ha scritto:
in fact perchè quando si scende non fanno problemi a disegnare candelozze rosse impressionanti , i limit trading sono amplissimi, 10$ e poi dopo un pò ampliano ancora
stanno cercando un modo per fottere i long , d'altronde ho da qualche parte articoli di quando fecero la festa a gardini che si era messo a pompare la soia a chicago negli anni 80, cambiarono un paio di regole e zac

più che limit trading qui si parla di posizioni e contratti....

cmq nun me fido per niente del crudo...oramai a spararlo a 120 ci manca poco...in compagnia dell'eura

continuo a scalparlo...
 
Fleursdumal ha scritto:
in fact perchè quando si scende non fanno problemi a disegnare candelozze rosse impressionanti , i limit trading sono amplissimi, 10$ e poi dopo un pò ampliano ancora
stanno cercando un modo per fottere i long , d'altronde ho da qualche parte articoli di quando fecero la festa a gardini che si era messo a pompare la soia a chicago negli anni 80, cambiarono un paio di regole e zac

ricordo, vagamente ma ricordo
ci vorrebbe generali1984


non ricordo il cambiamento regole
ricordo la soja e ? il brasile
e come finì
 
sempre ottimi articoli di Roberto


Mercati Asiatici : Notte da favola con Dollarneve e i G7 nani

Finanzaonline.com - 17.4.08/06:57

Variazione degli indici rilevata alle ore 5:30 :

Topix (Tokyo) +2.20%
Nikkei 225 +2.34%
Hang Seng +2.03%
China Csi 300 -0.20%
Shanghai -0.12%
Shenzhen -0.38%
Taiwan Taiex +0.91%
Kospi +1.05%

Si sta squagliando come la neve al sole il dollaro. E i rivoli prodotti dallo scioglimento innaffiano e fanno crescere rigogliosa la pianta della speculazione in commodities.

"Fin dal nostro ultimo incontro vi sono state repentine fluttuazioni e noi siamo preoccupati sulle implicazioni che possono avere sulla stabilità economica e finanziaria. Noi continuiamo a monitorare strettamente il mercato dei cambi e a cooperare appropriatamente" affermava pochi giorni fa il G7 in uno dei passi del comunicato.
Il G7 era per la prima volta decisamente preoccupato per le fluttuazioni. Probabilmente si sarà preso un calmante e adesso riposerà beato contando le pecorelle che saltano lo steccato o i dollari che escono dalla stampatrice.

La corsa senza fine del petrolio, spinta dalla consueta ondata di acquisti speculativi alla ricerca di beni rifugio di fronte allo sgretolarsi delle quotazioni del dollaro, ha nel frattempo spinto l'oro nero a superare ieri sera per la prima volta i 115 dollari. E la fiammata delle materie prime ha trascinato con sè le commodities essenziali non solo all'industria, come rame, oro e argento, ma anche ai consumatori, come il riso, che ha bruciato nuovamente tutti i record, e il caffè. Ma per il caffè non ci lamentiamo; ne berremo meno, così non ci innervosiremo al momento di fare il pieno. Per il pieno poi useremo lo zucchero risparmiato non bevendo il caffè.

C´e´ chi per sopravvivere, e anzi per prosperare, ha da tempo deciso che esistono 2 mercati : uno finto, per stranieri, fatto di contratti future e di merce che nella quasi totalità dei casi non verrà mai consegnata e uno vero. La Cina, tanto per fare un esempio, dopo la fortissima riduzione nel finale dell´anno scorso dovuta a un sempre più vivace mercato interno, ha esportato a marzo 4,16 milioni di tonnellate di acciaio con un incremento del 15% rispetto a febbraio. Esportazioni spinte dalla sempre più marcata differenza tra i prezzi calmierati del mercato domestico e di quello internazionale.

Il Financial Stability Forum (il nome è un ossimoro) ha anche approvato un'analisi di 90 pagine che impegna i sette paesi più industrializzati (Usa, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada) nei prossimi "100 giorni" a seguire raccomandazioni in grado di curare e prevenire ulteriori turbolenze finanziarie, rafforzando la trasparenza e la circolazione delle informazioni fra le autorità.

Quando avrete finito di leggere, per favore, avvisateci.

Roberto Malnati
 

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