Telecom Italia Media (TME) Telecom italia media (1 Viewer)

aleggia

Forumer attivo
emylyano ha scritto:
Telecom italia media
come la vedete? crescerà anche domani?

IO PER FORTUNA VISTI I VOLUMI L'HO COMPRATA IERI
ED OGGI NE HO VENDUTO METà

DOMANI FORSE SALE ANCORA CHISSà??
CIAO
 
aleggia ha scritto:
IO PER FORTUNA VISTI I VOLUMI L'HO COMPRATA IERI
ED OGGI NE HO VENDUTO METà

DOMANI FORSE SALE ANCORA CHISSà??
CIAO

e si...mi sa proprio che domani il titolo vola, leggendo indiscrezioni qua e là...
cmq l'ho venduta a e mi sono accontentato di un 9%.
grazie per il consiglio.
 

tontolina

Forumer storico
Prese di profitto su TI Media, speculazione già finita

29/06/2006 12.25



Prese di profitto su Telecom Italia Media (-1,56% a 0,366 euro) a piazza Affari, dopo il progresso superiore al 15% messo a segno in sole tre sedute. A raffreddare la speculazione è stata la smentita di ieri di Telecom Italia di aver ricevuto offerte per la controllata da parte di De Agostini, forte dell'introito derivante dalla vendite della quota in Toro Assicurazioni, o di altre società.

"Riteniamo che il titolo, che attualmente tratta a 7 volte l'EV/Vendite rettificate 2006 e 5,8 volte l'EV/Vendite 2007, al netto delle minorities di MTV, sia sopravvalutato", dice un analista di una sim, "e per di più l'eventuale acquirente si troverebbe costretto a ulteriori investimenti per rafforzare la programmazione". Attualmente l'Ebitda positivo è previsto al 2008, sulla base di ipotesi di swtich off al 2008.

"Riteniamo pertanto improbabile un acquisto da parte di un operatore mosso solo da considerazioni industriali e in assenza di un chiaro quadro regolatorio, mentre motivazioni politiche potrebbero portare a un'offerta slegata dai fondamentali", aggiunge l'esperto che sull'azione TI Media mantiene il rating negativo di underperform (farà peggio del mercato) con un target price a 0,22 euro.

E' d'altra parte abbastanza evidente come TI Media sia un titolo mosso da una forte speculazione, capace di generare nuove indiscrezioni (l'interesse anche di Rcs o di L'Espresso) allo scopo di sostenere una performance ingiustificabile alla luce delle smentite provenienti dai soggetti coinvolti.

Già in altra occasione "abbiamo mantenuto un atteggiamento cauto, quando nell'aprile scorso alcune voci che prospettavano l'apertura di scenari particolarmente positivi per TI Media derivanti da una imminente revisione della legge Gasparri, avevano determinato in pochi giorni una performance positiva del 30%, salvo poi rientrare verso i livelli ante-speculazione nelle settimane successive", ricorda Stefania Forti di RasBank.

Anche in questo caso la cautela è dunque d'obbligo. "Giudichiamo scarsamente credibili le voci che vorrebbero De Agostini interessata a TI Media per diverse ragioni: innanzi tutto, perchè l'acquisizione della società sarebbe incoerente con la filosofia di De Agostini, che segue una logica di gestione di investimenti con buona redditività secondo un approccio finanziario, talora anche con orizzonte temporale non eccessivamente lungo", spiega Stefania Forti.

Sotto tale profilo, l'esperta ritiene che l'investitore ideale per TI Media potrebbe essere un partner industriale, disposto a sostenere gli ingenti investimenti richiesti dalle nuove tecnologie, con obiettivi di ritorno nel lungo periodo. Secondariamente che il prezzo attuale delle quotazioni di TI Media sia eccessivo rispetto ai fondamentali del titolo e alle prospettive che pure potrebbero aprirsi con il digitale terrestre e/o la revisione della legge Gasparri.

"Crediamo che le speculazioni sul titolo, prima o poi, siano destinate a cessare con conseguente ritorno verso valori più allineati ai fondamentali", aggiunge l'esperta di RasBank. "Ricordiamo che su Telecom Italia Media il nostro rating attuale di sell (vendere, ndr) e il target price a 0,09 euro sono in revisione". Tuttavia non manca chi, come Banca Leonardo, crede che dal punto di vista industriale e finanziario l'acquisizione di TI Media da parte di De Agostini avrebbe senso.

Tra le ragioni a supporto di questa tesi, quest'altra banca d'affari cita la forte disponibilità di cassa di De Agostini dopo la recente vendita di Toro, le possibili sinergie con Antena 3 e l'esperienza di successo nella TV in Spagna. In termini di valore fondamentale Banca Leonardo si dice convinta in ogni caso che l'azione Telecom Italia Media agli attuali prezzi sia cara. Rating di hold (tenere in portafoglio) e target price a 0,33 euro dunque confermati.

Francesca Gerosa
 

tontolina

Forumer storico
Nuovi media/ Accordo De Agostini-Magnolia. Nasce il terzo polo tivù
Lunedí 08.01.2007 14:20
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/nuovimedia0801.html

E' fatta fra il gruppo De Agostini e la casa di produzione Magnolia. Secondo fonti finanziarie vicine all'operazione, De Agostini si sarebbe assicurata una quota di maggioranza di Magnolia o addirittura l'intero pacchetto azionario. Il fondatore della casa di produzione televisiva, Gori, dovrebbe continuare a rivestire la carica di amministratore delegato anche dopo la cessione della sua società.

In un comunicato, i due gruppi hanno annunciato che mercoledì ci sarà la conferenza stampa congiunta (ore 11.00 al Four Season Hotel di Milano) degli amministratori delegati: Lorenzo Pellicioli e Giorgio Gori.

In queste ultime settimane erano già circolate le indiscrezioni (del settimanale il Mondo e del sito di Prima Comunicazione, Primaonline) che davano per imminente la firma dell'intesa che porterebbe il gruppo di Novara, già proprietario in Spagna del canale Antena3, a mettere le mani sulla casa fondata da Giorgio Gori, ex delfino del gruppo Mediaset da cui è uscito cinque anni fa.

Voci a seguito delle quali qualcuno si era anche spinto a ipotizzare lo stesso Gori come nuovo plenipotenziario di quello che si prefigurerebbe come “terzo polo” televisivo. Dopo il duopolio Rai-Mediaset, scavalcando proprio Telecom Italia Media (cui fanno capo i due canali di Mtv Italia e La7).

Non è stato possile raggiungere telefonicamente gli addetti stampa dei due gruppi media.

Intanto, altre notizie mettono il settore editoriale televisivo sotto i riflettori: Mentre ci si interroga su quale potrà essere il futuro delle televisioni generaliste di fronte alla crescente concorrenza degli editori satellitari come Sky (che in Italia ha ormai superato la soglia dei 4 milioni di abbonati), o in grado di sfruttare il protocollo internet, come pare intenzionata a fare Telecom Italia Media (e come, tramite accordi con Sky, già fa FastWeb), l’Autoriteit Financiele Markten (l’equivalente olandese della Consob, ndr) fa sapere che John de Mol, co-fondatore, insieme a Joop van den Ende, della casa di produzione Endemol, ha acquistato una quota pari al 5,15% del capitale di Endemol Entertainment Holding Nv attraverso la sua società di investimenti, Cyrte Investments Bv.


Una mossa interessante che potrebbe essere il prodromo di nuove alleanze, visto che da mesi girano voci, sempre più insistenti ma mai sbocciate in un accordo ufficiale, di un interesse di Mediaset per la società, tra i principali fornitori di contenuti per la Rai.

Complice una raccolta pubblicitaria che le proiezioni vedono sempre più interessata a specifici segmenti di pubblico e sempre meno all’offerta delle emittenti generaliste, nei prossimi mesi il tema dello sviluppo tecnologico (verso il digitale terrestre? Verso il satellite? O tramite l’Iptv?) degli attori attuali e potenziali sembra dunque destinato ad intrecciarsi a quello, altrettanto “caldo”, della proprietà dei contenuti. Con la non remota possibilità che la partita veda uno scontro o una serie di alleanze sempre più frequenti tra i protagonisti di due settori, quello telefonico e quello televisivo, che la convergenza tecnologica e pubblicitaria porta ormai a “ibridarsi” sempre più con la conseguenza di aprire alla concorrenza “praterie” sconfinate ed un tempo neppure immaginabili. A patto di sapersi muovere per tempo prendendo la decisione giusta e investendo di conseguenza: restare a metà del guado oltre che inutile è ormai più che rischioso.

Luca Spoldi
 

tontolina

Forumer storico
PELLICIO Cè STà A RIPROVà E SEMPRE CON UNO DELLA FAMIGLIA GORI


Nuovi media/ A De Agostini il 53,3% di Magnolia. Gori resta a.d.
Mercoledí 10.01.2007 11:43


Ora è ufficiale: il gruppo De Agostini si è aggiudicato il controllo della casa di produzione di contenuti televisivi Magnolia. I due gruppi, infatti, hanno sottoscritto un contratto che prevede l'acquisizione di una partecipazione pari a circa il 53,5% del capitale sociale di Magnolia da parte di DeA Communication, società partecipata al 100% dal gruppo novarese. Il restante 46,5% di Magnolia resterà in possesso dell'attuale compagine azionaria, principalmente composta da key manager della società. In particolare, dopo il perfezionamento dell'operazione, il fondatore della casa di produzione, Giorgio Gori, resterà azionista con crica il 25% del capitale e continuerà a ricoprire la carica di amministratore delegato della società.

Il ruolo di presidente sarà invece ricoperto da Lorenzo Pellicioli, amministratore delegato di De Agostini.

Il gruppo di Novara e gli altri soci manager, che costituiranno l'azionariato di Magnolia, hanno siglato un patto di stabilità "accompagnato da meccanismi di earn-out al raggiungimento di importanti obiettivi di sviluppo, condivisi in un piano industriale quadriennale che prevede tra l'altro la quotazione della società nel medio periodo", spiega la nota.
 

tontolina

Forumer storico
Ebitda positivo nel 2009 e TI Media accelera in Borsa

08/03/2007 16.15



Telecom Italia Media accelera al rialzo a piazza Affari dopo aver rilasciato i conti 2006 e gli obiettivi del piano industriale 2007-2009. L'azione ora segna un progresso del 2,86% portandosi a quota 0,3415 euro (a 0,3460 euro il massimo intraday). In aumento anche gli scambi: 8,4 milioni di pezzi, già oltre la media giornaliera dell'ultimo mese pari a 7,1 milioni di pezzi.

Nel dettaglio, la società ha chiuso l'esercizio 2006
con un ricavi pari a 207,5 milioni, in crescita del 15,4% sui 179,8 del 2005 e in linea con le attese degli analisti,
un Ebitda negativo per 82,9 milioni (+9,3% sui -91,4 del 2005), un dato migliore anche se per poco rispetto alle previsioni,
e un risultato netto negativo pari a -101,1 milioni di euro (800,9 milioni nel 2005 frutto però delle cessioni delle attività di Virgilio e Tin.it).

Rispetto all'Ebitda, il rosso a livello di utile è più elevato di quanto gli analisti si aspettassero (-97 milioni di euro la stima di RasBank e -96 milioni quella di Intermonte).
Infine, l'indebitamento finanziario netto si è attestato a 128,2 milioni di euro con un incremento di 25,3 milioni rispetto al 30 settembre 2006 (436,1 milioni di disponibilità al 31 dicembre 2005).

Dando un'occhiata poi alle singole società del gruppo,
La7 Free to Air ha registrato un forte incremento della raccolta pubblicitaria nell'ordine del 9,2%, dell'11% di audience che si attesta al 3%
e Mtv ha aumentato la raccolta pubblicitaria del 4,5%.
Quanto al digitale terrestre i ricavi, sono più che triplicati rispetto al 2005 (31,5 milioni nel 2006 rispetto ai 10,4 del 2005).

Con questi numeri sullo sfondo, per il triennio 2007-2009 Telecom Italia Media conta di registrare una crescita media annua dei ricavi pari a circa il 25%, un margine operativo lordo positivo nel 2009, positivo già nel 2008 per l'area televisione Free to Air e Multimedia, investimenti complessivi per circa 180 milioni di euro ed efficienze di costi per oltre 10 milioni di euro rispetto alla configurazione ante fusione TI Media-La7, in gran parte già realizzati nel corso del 2006.

"I dati sono nel complesso peggiori delle nostre attese, che ipotizzavano una perdita netta di 94 milioni di euro su ricavi per 205 milioni", commenta a caldo un analista di una sim milanese. "La crescita indicata per i prossimi tre anni non è invece lontana dalle nostre aspettative. A questi prezzi il titolo, secondo noi, continua a essere troppo caro su valori fondamentali. Confermiamo pertanto il target price a 0,22 euro".

Questa mattina Intermonte ha ribadito sell (vendere) su TI Media come RasBank con un prezzo obiettivo a 0,11 euro. Sempre per quanto riguarda gli obiettivi 2007-2009, la società diventerà ''competence center del gruppo Telecom Italia'', ossia advisor unico nella ideazione e realizzazione dell'offerta di contenuti televisivi per le piattaforme innovative con mandato esclusivo all'acquisto dei relativi diritti in nome e per conto di Telecom Italia; sviluppo di canali tematici proprietari e di contenuti specifici.

Francesca Gerosa
http://libero.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200703081434213562&chkAgenzie=TMFI
 

marcolino1980

Nuovo forumer
ciao ragazzi sapete piu' o meno a quanto si attestera' il dividendo 2007
io ne ho un po' in deposito e volevo sapere il valore del dividendo se non ricordo male l'anno scorso non e' stato malvagio.....
 

marcolino1980

Nuovo forumer
:ciao:
ragazzi sembra ke telecom italia media scenda da un po' io ne ho prese un pochino oggi
ke dite... ?????????
prima o poi finira di cascare????????????????
 

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