In astratto: senza Morte, che senso daremmo alla Vita?
In concreto: se non fosse perché so che 4 su 5 dei miei tentativi di rimboschimento si concludono colla morte dell'alberello, come potrei gioire per il felice destìno del superstite?
Dal punto di vista storico: hai presente la costante insoddisfazione, il vuoto, la ricerca dell'acquisto consumistico compulsivo o della pasticchetta o della canna per "stare bene", che distruggono parte della nostra gioventù (e anche qualcuno più grandicello)?
Ecco: io penso che i nostri bisnonni, quand'erano giovani, e lavoravano (sin dagli otto anni) nelle campagne, ed erano consapevole che nelle famiglie nascevano 10 bambini ma ne diventavano grandi 4 (malnutrizione, malattie, freddo), beh... era proprio la costante presenza della Morte nella loro Vita a renderli così vitali, onde nessuno avrebbe mai pensato di abbisognare di una pasticchetta per "stare bene" (cit.).
Dateci l'immortalità, e non sapremo come trascorrere il tempo.
Dateci l'immortalità, e la Vita non sarà degna d'essere vissuta.
Fateci correre il rischio di perdere la Vita, e l'apprezzeremo sommamente.
L'ultima lezione di Randy Pausch: realizzare veramente i sogni dell'infanzia - YouTube