Ti ACCORGI DI ESSERE VECCHIA QUANDO NELL'OROSCOPO NON LEGGI PIU' LA PARTE CHE

Il nuovo che avanza ? :mumble::mumble: ....:wall::wall::wall:

Alle elezioni politiche del 1983 venne eletto alla Camera dei Deputati con la DC

Ciriaco De Mita, disse di lui: «Forlani, in confronto a Mattarella, è un movimentista».
 
ai nastri di partenza: pd vota mattarella
sel castellina
fdi e lega Feltri
forza italia?
psi Bonino
ex 5stelle rodota
m5s imposimato
 
Gossip

:up::up:
Gigi Buffon e Ilaria D'Amico fanno scintille a letto. La virilità del portierone della nazionale è inappagabile e la bella giornalista di Sky ne sarebbe sfinita.
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A riferirlo è il settimanale di gossip Novella 2000, ripreso poi da diversi siti come Blitz Quotidiano e Affari italiani. Secondo le indiscrezioni la D'Amico si sarebbe lamentata dell' "insaziabilità" del compagno e anche i vicini, addirittura, si sarebbero lamentati per le effusioni della coppia.
Buffon insomma sarebbe "un insaziabile amante, uno di quegli uomini sempre pronti sugli attenti, come un soldatino che a ogni battaglia non vuole fare prigionieri. Il classico grande amatore tanto invidiato e desiderato dalle donne, ma non da quella che deve conviverci giorno e notte."
 
Cazzullo mi ha fatto ridere... :D
Concluse le quirinarie on line. Gettare Prodi o Bersani tra i piedi di Renzi era un'idea geniale, ma sopravvalutare l'intelligenza politica dei grillini è grave errore
 
Soluzioni possibili.
1) Un presidente della Repubblica che viene dal Pd accettato, più per forza che per amore, da Berlusconi.
2) Un presidente della Repubblica che viene dal Pd eletto senza i voti di Berlusconi.
3) Un presidente della Repubblica per caso. Un presidente per caso nato dal frantumarsi interno e quindi nel voto in aula del Pd.


Speranza: non facciano troppi danni e troppa onda i mille votando a Montecitorio.

Non ora che tutti avvertono, Confindustria e Bankitalia per prime, che petrolio basso, dollaro alto, euro in calo, Bce che compra per mille miliardi sono le condizioni finalmente perché…Perché cominci a girare giusto in economia
 
La notte del 29 gennaio sarà illuminata da tanti piccoli fuochi: l’ultimo giovedì del mese, in alcune aree del Piemonte e della Lombardia, fra cui Varesotto, Comasco e Brianza, verrà infatti bruciata una figlia del diavolo.
E’ la Giubiana, o Gibiana o Giübiana, il suo nome varia infatti a seconda dei luoghi così come le misteriose storie che la vedono protagonista.

In Brianza si racconta, ad esempio, che in un tempo lontano per i boschi e i paesi si aggirasse una terribile strega: la Giubiana dalle calze rosse. Era altissima e magrissima, con infinite gambe, vecchie e secche come rami. E proprio così, camminando sulle punte degli alberi, senza mai toccare terra, riusciva ad arrivare anche ai piani superiori delle cascine più alte. L’ultimo giovedì di gennaio, il mese più freddo dell’anno, infilava la sua mano rugosa nelle camere di ignari bimbi addormentati e, in un sol boccone, saziava così la sua fame animalesca. Un anno, alla vigilia della temuta notte, una mamma preoccupata per il suo bambino, decise di ingannare la strega con uno stratagemma: cucinò un grande pentolone di risotto allo zafferano, piatto tipico della Lombardia, aggiungendovi però un nuovo ingrediente: «Se la strega ama la morbida carne dei bambini, magari apprezzerà anche quella di un porcellino» pensò, aggiungendovi ‘luganega’, salsiccia, a volontà. Calò la notte, nell’ora più buia la terribile strega si incamminò con le sue lunghe gambe verso il paesino addormentato: si fermò davanti alla finestra di un bambino, infilò la mano rugosa e lo stava quasi per prendere dal suo lettino quando…sentì un profumino invitante. Proprio accanto alla finestra era stato sistemato un pentolone pieno zeppo di risotto giallo alla salsiccia, con accanto un cucchiaio che scintillava invitante sotto la luna.
La strega pensò che il bambino poteva anche aspettare: avrebbe stuzzicato l’appetito con quell’inaspettata prelibatezza, per poi mangiarselo come piatto principale. Ma lungi dall’essere un veloce antipasto, il risotto era davvero tantissimo, ma era così buono che la strega non riusciva a smettere di mangiarlo. E così la Giubiana non si accorse che passavano i minuti, le ore e cominciava già ad albeggiare: era così intenta da non rendersi conto che dietro di lei stava sorgendo il sole. E come tutti sanno bene le streghe non possono vivere alla luce del giorno: infatti non appena un raggio toccò la schiena della megera, questa divampò in un grande rogo: bruciò tutta, dal capo fino alla punta delle calze rosse.

Da quel giorno i bambini della Brianza furono salvi, ma per non dimenticare questa storia ogni anno, nella fatidica notte, viene bruciato un fantoccio di paglia e stracci che ha le sembianze della strega e poi si festeggia mangiando un bel piatto di risotto alla monzese.
 
Diciamo che 2000 sono un po' tantini....bisogna anche capire che l'acquisto può essere stato fatto per 1 cartone.

Multati dal Fisco perché "beccati" con troppi tovaglioli nel risotrante.
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E non di poco, ma di ben 90mila euro.
Succede a San Benedetto del Tronto, dove, racconta Libero, i gestori di un ristorante sono stati sanzionati dall'Agenzia delle Entrate in base a un delirante principio di accertamento fiscale: il cosiddetto "tovagliometro". In pratica, l'attività non dichiarata di ristoranti e trattorie può essere ricostruita in base anche in base all'utilizzo dei tovaglioli: ad ogni coperto corrisponde un tovagliolo. E il margine di tolleranza concesso per sostituire i tovaglioli sporchi o caduti in terra è davvero ristretto.
Sulla questione si è espressa la Cassazione, che ha stabilito come sia "legittimo l'accertamento che ricostruisca i ricavi di un'impresa di ristorazione sulla base del consumo unitario di tovaglioli utilizzati risultanti per quelli di carta dalle fatture di acquisto, per quelli di stoffa delle ricevute della lavanderia."
Potete quindi immaginare quali siano state le conseguenze per i gestori del ristorante "Danubio" di San Benedetto del Tronto, quando nel locale sono state ritrovate alcune migliaia di fazzoletti di carta inutilizzati. "Siamo sconvolti - racconta la titolare Germana - Abbiamo ricevuto una multa da novantamila euro da parte dell'Agenzia delle Entrate a fronte del ritrovamento nel locale di 2000 tovaglioli di carta non dichiarati, perché noi utilizziamo solo quelli di stoffa."

"Le salviette di carta - prosegue la signora - le usiamo per un neonato, per pulire la macchia a terra, per un'emergenza. Questi signori non hanno voluto sentire ragioni, ma con queste pretese fanno chiudere l'attività. Con questo comportamento distruggono il settore, ma faremo ricorso, perché l'accertamento è nullo per vizio di forma."
 
Non posso sapere cosa è accaduto, ma che una persona venga arrestata per "supposizioni".....questo fa il paio con la mamma di Loris e con il Bossetti...ormai vanno avanti così e prima ancora con quello di Stasi. Il primo ha cominciato, gli altri gli vanno dietro......

“Tutti gli elementi raccolti nel corso delle indagini”, “non solo numerosi ma anche particolarmente pregnanti”, scrive il giudice, “indicano Michele Boninconti come l’autore delle gravissime condotte”. E questo “emerge in maniera dirompente” stante “l’assoluta impossibilità di formulare ipotesi alternative”.
Che sia stato lui, in sostanza, “è l’unica soluzione possibile”
 
Ultima modifica:
:D.....eheheheh non ci sono più quelli di una volta.......il "nonno" (avrà ancora la giardinetta ?) sì che colpiva..:lol::lol:

PESARO – Hanno assunto un gigolò per un addio al nubilato, ma sono rimaste decisamente deluse. Il gigolò si è rivelato impotente e le amiche della sposa non hanno davvero apprezzato il flop, soprattutto dopo aver pagato 4mila euro per la sua “semplice” compagnia.

“Il tutto per un cachet di 4mila euro, incluso pernotto e viaggio. Pagamento “cash” oppure con assegno prima della prestazione. Arriva la sera tanto attesa e le amiche portano la loro sorpresa a casa della nubenda. La nascondono dentro un pacco regalo. A mezzanotte il “regalo” salta fuori dal pacco e davanti a 15 commensali scatenate si esibisce nel classico spogliarello.
Dopo un’oretta di giochi, le organizzatrici dello show decidono che è arrivato il momento di lasciare soli la promessa sposa e il loro regalo. Ma l’uomo non ci sta. Dice che sarebbe andato a dormire in albergo e sarebbe tornato il giorno dopo a finire il lavoro. Una delle amiche pretende spiegazioni. E confessa che è impotente. Insomma, gigolò sì, ma solo a parole”.
 
GOSSIP

ROMA – I bagni del Senato non brillano per pulizia. Anche perché quelli maschili, i pochi vicino l’aula, sono solo tre e gli onorevoli la fanno fuori dal vaso. L’altra mattina, come rivela la rubrica Chiacchiere da Camera de Il Giornale a firma di Romana Liuzzo,
in fila per la toilette c’erano alcuni senatori. Pier Ferdinando Casini uscendo dal bagno, e vedendo i colleghi in attesa di entrare, si è sentito in dovere di avvertirli, per evitare sospetti su di lui: “Non sono stato io… il bagno era già sporco”.
 

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