patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
Wally storna e meno male che il dow tira il freno a mano....poi Bill ci mette una pezza.....msft ...trimestrale conferma le attese ..ecco riassunta la giornata di ieri....
ma vediamo che si dice in giro...
Wall Street cala ancora: cala Ibm, sale Coca Cola
di Luca Spoldi , 17.07.2003 22:34
Nata ufficialmente nel marzo del 200, la recessione è ormai morta, nel novembre dello stesso anno per essere precisi: ad annunciare la lieta novella è il National Bureau of Economic Research, cui spetta di stabilire l’evento. Peccato che nessuno abbia provveduto finora ad informare il mercato e gli investitori, che continuano a vedere un andamento insoddisfacente degli utili e ripetuti tagli del personale da parte della Corporate America alla disperata ricerca dei numeri del tempo che fu, mentre alcuni come Warren Buffet lanciano strali contro l’abitudine di includere i rendimenti potenziali dei fondi pensione nel novero degli utili contabili, un trucco come un altro per mantenere una parvenza di ripresa. Improvvisamente cosciente dei suoi mali Wall Street chiude l’ennesima seduta in calo, con gli orsi che tornano ad intonare la litania del “troppo in troppo poco tempo”, riferendosi al rally durato da marzo alla scorsa settimana.
Nokia e Ibm si incaricano di fornire la scusa ufficiale per il crollo dei tecnologici, fatti oggetti di prevedibili prese di profitto dopo i rialzi a doppia cifra delle ultime settimane. I numeri trimestrali dei due colossi non paiono eccessivamente malvagi, ma neppure particolarmente esaltanti, il che, unito a prospettive future nebulose, è quanto basta per far invertire il flusso di denaro che finora si era riversato sul settore. Il Nasdaq grafico termina così la seduta in calo di quasi 3 punti, sotto la soglia dei 1.700 punti; dal canto suo il Dow Jones Industrial Average si prende una piccola e tardiva vendetta, contenendo i danni in solo mezzo punto e stringendo così l’ampia forbice che ancora separa le performance da inizio anno del listino principale da quello tecnologico. Tra i componenti dell’indice in calo si segnalano, oltre alla stessa Ibm, Hewlett-Packard, Jp Morgan Chase e Microsoft, ma Caterpillar, Coca Cola e United Tecnologies segnano nuovi massimi a un anno offrendo un sostegno al listino. Sempre stabili i volumi, mentre il numero di titoli in calo cresce sensibilmente ed è oggi più che triplo rispetto a quello dei titoli in crescita su entrambi i listini.
La ripresa potrà anche essere in atto, notano gli analisti, ma non è né particolarmente robusta né così ampia da interessare tutti i titoli e settori
indistintamente, anzi; tuttavia qualcosa effettivamente sembra muoversi, come testimonia la caduta delle richieste di sussidi di disoccupazione ben oltre le attese e la forte crescita dei permessi di costruzione e dell’apertura di nuovi cantieri.
Tra i big che hanno reso noto i risultati senza scaldare gli animi stasera troviamo anche General Motors, Honeywell e Altria, mentre Apple Computer è stata tra le stelle del proprio settore dopo aver registrato un risultato trimestrale superiore alle attese degli analisti americani. Tra i semiconduttori Advanced Micro Devices resta sulle posizioni della vigilia nonostante un calo delle perdite superiore alle stime, mentre a Nextel Communications non sono bastati risultati oltre le attese ed un migliorato scenario per i mesi a venire per evitare un calo superiore al 2%.
Male infine le linee aeree, ieri in recupero, con Continental Airlines e Delta Airlines che perdono ampiamente terreno, mentre a Boeing l’ammissione di ulteriori tagli per 5.000 posti di lavoro finisce per pesare, col titolo che chiude in leggero calo la seduta di Borsa.
Wally storna e meno male che il dow tira il freno a mano....poi Bill ci mette una pezza.....msft ...trimestrale conferma le attese ..ecco riassunta la giornata di ieri....
ma vediamo che si dice in giro...
Wall Street cala ancora: cala Ibm, sale Coca Cola
di Luca Spoldi , 17.07.2003 22:34
Nata ufficialmente nel marzo del 200, la recessione è ormai morta, nel novembre dello stesso anno per essere precisi: ad annunciare la lieta novella è il National Bureau of Economic Research, cui spetta di stabilire l’evento. Peccato che nessuno abbia provveduto finora ad informare il mercato e gli investitori, che continuano a vedere un andamento insoddisfacente degli utili e ripetuti tagli del personale da parte della Corporate America alla disperata ricerca dei numeri del tempo che fu, mentre alcuni come Warren Buffet lanciano strali contro l’abitudine di includere i rendimenti potenziali dei fondi pensione nel novero degli utili contabili, un trucco come un altro per mantenere una parvenza di ripresa. Improvvisamente cosciente dei suoi mali Wall Street chiude l’ennesima seduta in calo, con gli orsi che tornano ad intonare la litania del “troppo in troppo poco tempo”, riferendosi al rally durato da marzo alla scorsa settimana.
Nokia e Ibm si incaricano di fornire la scusa ufficiale per il crollo dei tecnologici, fatti oggetti di prevedibili prese di profitto dopo i rialzi a doppia cifra delle ultime settimane. I numeri trimestrali dei due colossi non paiono eccessivamente malvagi, ma neppure particolarmente esaltanti, il che, unito a prospettive future nebulose, è quanto basta per far invertire il flusso di denaro che finora si era riversato sul settore. Il Nasdaq grafico termina così la seduta in calo di quasi 3 punti, sotto la soglia dei 1.700 punti; dal canto suo il Dow Jones Industrial Average si prende una piccola e tardiva vendetta, contenendo i danni in solo mezzo punto e stringendo così l’ampia forbice che ancora separa le performance da inizio anno del listino principale da quello tecnologico. Tra i componenti dell’indice in calo si segnalano, oltre alla stessa Ibm, Hewlett-Packard, Jp Morgan Chase e Microsoft, ma Caterpillar, Coca Cola e United Tecnologies segnano nuovi massimi a un anno offrendo un sostegno al listino. Sempre stabili i volumi, mentre il numero di titoli in calo cresce sensibilmente ed è oggi più che triplo rispetto a quello dei titoli in crescita su entrambi i listini.
La ripresa potrà anche essere in atto, notano gli analisti, ma non è né particolarmente robusta né così ampia da interessare tutti i titoli e settori
indistintamente, anzi; tuttavia qualcosa effettivamente sembra muoversi, come testimonia la caduta delle richieste di sussidi di disoccupazione ben oltre le attese e la forte crescita dei permessi di costruzione e dell’apertura di nuovi cantieri.
Tra i big che hanno reso noto i risultati senza scaldare gli animi stasera troviamo anche General Motors, Honeywell e Altria, mentre Apple Computer è stata tra le stelle del proprio settore dopo aver registrato un risultato trimestrale superiore alle attese degli analisti americani. Tra i semiconduttori Advanced Micro Devices resta sulle posizioni della vigilia nonostante un calo delle perdite superiore alle stime, mentre a Nextel Communications non sono bastati risultati oltre le attese ed un migliorato scenario per i mesi a venire per evitare un calo superiore al 2%.
Male infine le linee aeree, ieri in recupero, con Continental Airlines e Delta Airlines che perdono ampiamente terreno, mentre a Boeing l’ammissione di ulteriori tagli per 5.000 posti di lavoro finisce per pesare, col titolo che chiude in leggero calo la seduta di Borsa.