patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
MARK TWAIN
Un banchiere è un tizio che ti presta l'ombrello quando splende il sole, e lo rivuole quando piove.
Wall Street: Intel guida la cavalcata dell’Hi-Tech. In luce anche Cisco e Nokia
Chiusura di sessione sui massimi intraday a Wall Street per i listini azionari americani. Dopo una partenza in moderato rialzo, infatti, gli indici d’oltreoceano hanno messo a segno una lenta ma progressiva accelerazione, rinsaldando le attese di uno shopping di fine anno guidato dai mutual funds a stelle e strisce per dare lustro alle proprie performances.
Il Dow Jones ha così archiviato la sessione di scambi con un rialzo dello 0,92% a quota 10.759 punti, mentre l’indice allargato, l’S&P500, ha portato a casa un incremento dello 0,90% a 1.205 punti. Addirittura meglio si è comportato il Nasdaq (grafico Composite (+1,08%), seguito a ruota dal Nasdaq100 (+1,07%), che ha chiuso i battenti ben al di sopra del livello psicologico dei 1.600 punti indice.
Sul Dow Jones, in particolare, il titolo più gettonato della giornata è stato Intel (+3,30%), premiato dagli investitori dopo l’upgrade, da “equal weight”, ad “overweight” (sovrappesare), emesso oggi dagli analisti di Lehman Brothers in scia alle aspettative di una solida trimestrale.
Nel settore farmaceutico, disco verde anche per Pfizer (+2,80%), protagonista di un incoraggiante rimbalzo tecnico, con volumi più che doppi rispetto alla media giornaliera, dopo il crollo registrato nella nefasta sessione di venerdì 17 Dicembre.
Tra i 30 big del paniere, l’unico titolo in territorio negativo della sessione è stato Johnson & Johnson (-0,19%), che per tutta la sessione s’è mosso in territorio negativo dopo una partenza sostanzialmente in linea coi valori della vigilia.
Al New York Stock Exchange, giornata di realizzi sui players del comparto del networking, con in testa Lucent Technologies (-1,31%) e Nortel Networks (-2,05%), con quest’ultima che, tra l’altro, non s’è per nulla avvantaggiata dell’annuncio relativo al completamento dei test, in phase II, di IPv6, il protocollo Internet della nuova generazione.
Sul versante opposto, invece, segnaliamo nel comparto dei chips il buon close di Texas Instruments (+0,94%), mentre in quello dei telefoni cellulari s’è
messa in bella evidenza Nokia (+2,17%).
Sul tabellone elettronico del Nasdaq, a spiccare è stato il buon andamento dei titoli del networking e del software, con in testa Cisco Systems (+1,26%) ed Oracle (+1,62%), mentre la rivale Microsoft (MSFT), la più scambiata oggi, non è andata oltre un gain dello 0,56%.
Tra i temi della giornata in forte controtendenza, invece, il produttore di memorie flash Silicon Storage Technology (SSTI) ha terminato la giornata di contrattazioni con un crollo del 14,84%; fatale, nello specifico, è stato l’annuncio relativo alla revisione al ribasso delle previsioni di fatturato per il quarto trimestre fiscale, cui andranno aggiunte delle perdite d’esercizio superiori al consenso degli analisti. Immediata, di conseguenza, è stata la bocciatura dei brokers, dato che W.R. Hambrecht ha abbassato il giudizio sul titolo a “sell” (vendere), mentre Piper Jaffray ha rivisto la raccomandazione da “outperform” a “market perform”.
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MARK TWAIN
Un banchiere è un tizio che ti presta l'ombrello quando splende il sole, e lo rivuole quando piove.
Wall Street: Intel guida la cavalcata dell’Hi-Tech. In luce anche Cisco e Nokia
Chiusura di sessione sui massimi intraday a Wall Street per i listini azionari americani. Dopo una partenza in moderato rialzo, infatti, gli indici d’oltreoceano hanno messo a segno una lenta ma progressiva accelerazione, rinsaldando le attese di uno shopping di fine anno guidato dai mutual funds a stelle e strisce per dare lustro alle proprie performances.
Il Dow Jones ha così archiviato la sessione di scambi con un rialzo dello 0,92% a quota 10.759 punti, mentre l’indice allargato, l’S&P500, ha portato a casa un incremento dello 0,90% a 1.205 punti. Addirittura meglio si è comportato il Nasdaq (grafico Composite (+1,08%), seguito a ruota dal Nasdaq100 (+1,07%), che ha chiuso i battenti ben al di sopra del livello psicologico dei 1.600 punti indice.
Sul Dow Jones, in particolare, il titolo più gettonato della giornata è stato Intel (+3,30%), premiato dagli investitori dopo l’upgrade, da “equal weight”, ad “overweight” (sovrappesare), emesso oggi dagli analisti di Lehman Brothers in scia alle aspettative di una solida trimestrale.
Nel settore farmaceutico, disco verde anche per Pfizer (+2,80%), protagonista di un incoraggiante rimbalzo tecnico, con volumi più che doppi rispetto alla media giornaliera, dopo il crollo registrato nella nefasta sessione di venerdì 17 Dicembre.
Tra i 30 big del paniere, l’unico titolo in territorio negativo della sessione è stato Johnson & Johnson (-0,19%), che per tutta la sessione s’è mosso in territorio negativo dopo una partenza sostanzialmente in linea coi valori della vigilia.
Al New York Stock Exchange, giornata di realizzi sui players del comparto del networking, con in testa Lucent Technologies (-1,31%) e Nortel Networks (-2,05%), con quest’ultima che, tra l’altro, non s’è per nulla avvantaggiata dell’annuncio relativo al completamento dei test, in phase II, di IPv6, il protocollo Internet della nuova generazione.
Sul versante opposto, invece, segnaliamo nel comparto dei chips il buon close di Texas Instruments (+0,94%), mentre in quello dei telefoni cellulari s’è
messa in bella evidenza Nokia (+2,17%).
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Sul tabellone elettronico del Nasdaq, a spiccare è stato il buon andamento dei titoli del networking e del software, con in testa Cisco Systems (+1,26%) ed Oracle (+1,62%), mentre la rivale Microsoft (MSFT), la più scambiata oggi, non è andata oltre un gain dello 0,56%.
Tra i temi della giornata in forte controtendenza, invece, il produttore di memorie flash Silicon Storage Technology (SSTI) ha terminato la giornata di contrattazioni con un crollo del 14,84%; fatale, nello specifico, è stato l’annuncio relativo alla revisione al ribasso delle previsioni di fatturato per il quarto trimestre fiscale, cui andranno aggiunte delle perdite d’esercizio superiori al consenso degli analisti. Immediata, di conseguenza, è stata la bocciatura dei brokers, dato che W.R. Hambrecht ha abbassato il giudizio sul titolo a “sell” (vendere), mentre Piper Jaffray ha rivisto la raccomandazione da “outperform” a “market perform”.
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