News, Dati, Eventi finanziari Tiscali intraday 29 Maggio 2003

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M.De Angeli: borse, obbligazioni e oro al rialzo? Nessuna anomalia, la storia parla da sola

di Massimo De Angeli , 29.05.2003 09:14

Si fa un gran parlare in questi ultimi tempi sullo “strano” (apparentemente) movimento dei capitali. Se prendiamo le quotazioni degli ultimi due mesi e mezzo dei principali mercati interessati dall’analisi intermarket e cioè: borse, obbligazioni, oro, cross Euro/Dollaro, petrolio, vediamo un andamento simile e orientato al rialzo per i primi tre, una conferma del forte trend al ribasso del dollaro e un andamento irregolare ma sostanzialmente stabile del petrolio.

Il commento di molti analisti è il seguente: questa è un’anomalia tecnica. Bene, io vi rispondo che non è così! La teoria secondo la quale le borse salgono, se il dollaro è forte, l’obbligazionario e l’oro sono deboli e il prezzo del petrolio è stabile, non corrisponde del tutto al vero. Per dimostrarlo basta guardare i grafici di lungo periodo e le sorprese di certo non mancano e sono sufficienti a “smontare” questa infallibile teoria.

Guardiamo ad esempio cosa capitò nel 1985 quando ebbe inizio un periodo di grande euforia delle borse, culminato poi con il crollo nell’ottobre 1987:

L’indice S&P 500 salì del 75%, l’oro si apprezzò del 30%, il Treasury Bond trentennale anch’esso del 30%, il dollaro scese del 20% rispetto all’ECU, mentre il petrolio dopo un trend al ribasso durato sino al luglio ’86 passò da 11 $ al barile sino a 20 $. Sostanzialmente un comportamento simile all’attuale, fatta eccezione per il petrolio e con l’unica considerazione che i tassi d’interesse erano più alti.

Riassumo ora in modo schematico, altri periodi del passato che stabiliscono la mancanza di quella cosiddetta correlazione “tecnica” dei mercati. Beninteso, questo non significa che l’analisi intermarket sia in realtà poco utile, quanto piuttosto che non esistono delle “regole” precise ed infallibili sul principio dei “vasi comunicanti”. In certi momenti di “congiuntura”, queste correlazioni saltano per aria e non c’è da meravigliarsi. Lo ripeto, nessuno vuole togliere nulla all’efficacia dell’analisi correlata dei mercati, per formulare previsioni o per stabilire le strategie d’investimento più idonee. Però a mio avviso per studiare questi fenomeni complessi è necessario guardare ai fatti, e prenderne atto; inoltre un po’ di memoria storica come dimostrato, è sempre utile:


Rally delle Borse dalla metà del ’95 al luglio ’98:


M.De Angeli: borse, obbligazioni e oro al rialzo? Nessuna anomalia, la storia parla da sola

di Massimo De Angeli , 29.05.2003 09:14

S&P 500 Index: +120%

- Oro: -40%

- T-Bond 30 Y: +28%

- Petrolio NY : dal max del 12/97 : -50%

- Dollaro su Euro : +25%



Rally delle Borse dal 1999 al marzo 2000:



- S&P 500 Index: +35%

- Oro: stabile, su trend laterale

- T-Bond 30 Y: -23%

- Petrolio NY : da 12 $ a 26 $ (+115%)

- Dollaro su Euro : +22%



Crollo delle Borse dal marzo 2000 al marzo 2003:



- S&P 500 Index: -45%

- Oro: +20%

- T-Bond 30 Y: +16%

- Petrolio NY : +14%

- Dollaro su Euro : -15%



Come vedete, nei primi due casi l’unica variabile costante fu il dollaro in ascesa, mentre oro, T-Bond e petrolio si comportarono in modo diametralmente opposto. Quindi l’atteggiamento di oggi è senz’altro normale nel quadro congiunturale, come dimostrato nei fatti. La realtà è che tutto dipende da come i gestori istituzionali decidono di valutare il “rischio”. Quindi l’oro sale per il pericolo di deflazione, l’obbligazionario a tasso fisso perché la prospettiva è quella di ulteriori tagli del costo del denaro, l’azionario perché a metà marzo incorporava nei prezzi il rischio della guerra in Irak e quello dell’incertezza geopolitica, il dollaro viene svalutato perché è l’unica scorciatoia per far ripartire in fretta l’economia americana. Quindi tutto normale no?…

In questo momento l’esposizione al rischio è molto bassa e questo basta per rispondere ai tanti perchè.

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TISCALI in controtendenza ..rimane sul supporto in area 4.18 ..mantengo la posizione aperta solo su tenuta di ques'area.



PARMALAT rompe la resistenza e si mantiene sui massimi di giornata +2.41% :)
 
Ciao Pat e ciao a tutti. Oggi se tutto va bene dovrei mollare finmeccanica e quindi essere pronto ad entrare su un altro titolo. Un titolo che dia maggiori changes di gain. Non dirmi però di entrare su parmalat, sai com'è; non vorrei essre ritenuto rasponsabile della fine delle buone performances di questo titolo.
 

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