"Molta carne al fuoco per l’Internet Service Provider sardo nelle ultime settimane, con l’annuncio dei risultati dell’ultimo trimestre 2004 e, soprattutto, la decisione di mettere in vendita la controllata francese del gruppo, Liberty Surf.
Alla fine, dunque, le ragioni della cassa hanno prevalso e la società, dopo aver più volte dichiarato “strategiche” le attività francesi, si è rassegnata a perderle, pur di evitare problemi con il rimborso del bond da 250 milioni di euro in scadenza la prossima estate. Dalle precedenti dismissioni – e dall’aumento di capitale riservato a SocGen - Tiscali aveva ricavato circa 170 milioni di euro, insufficienti a pagare il debito in assenza di sostegni bancari che, per il momento, non sono arrivati. Come già detto, fa specie che una società di un certo rilievo come Tiscali sia assolutamente ignorata dal sistema bancario italiano.
I risultati finali del 2004 sono stati discreti, con 1,65 milioni di utenti ADSL in Europa (poco sotto il target), e soprattutto con una perdita operativa in netto calo rispetto ai trimestri precedenti. Abbiamo già detto della difficile posizione di Tiscali, che può sviluppare realmente il business soltanto laddove possiede una propria rete, mentre è destinata ad avere difficoltà se non può far altro che rivendere le connessioni acquistate dai monopolisti nazionali.
Gli acquirenti per LibertySurf non mancano e, stando alle stime di stampa, il prezzo finale dovrebbe oscillare tra i 200 e i 300 milioni di euro. Il titolo ha reagito bene alle comunicazioni della società, ma non riesce ancora a superare con decisione l’area 2,80 – 3 euro, pur allontanandosi dai minimi sotto 2,50. Chi avesse acquistato nelle scorse settimane può collocare lo stop loss al di sotto dell’ultimo minimo relativo a 2,53 euro, badando di operare solo in chiusura, vista la possibilità di movimenti repentini durante la seduta.
Milano, 9 marzo 2005"
da
http://www.corrieredeititoli.com/TIS.html
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