Titoli & commodities al vaglio 2010 (2 lettori)

MATLEY

Forumer storico
Ciao Mat, con sto caldo non devo piu bere porca trota.....bene inteso la call la chiudo stasera----l ho presa con l'indice sotto di 2% ....penso che vendero dopo Erik il wheat e staro di posizione incrementando l'argento e lavorando quel cane morto di impregilo

hai fatto bene a comprare una call di brevissimo...
DJ ha toccato il minimo del 6 giugno quindi la fed metterà i dindini... sicuro 100%... se non lo facesse ci sarebbero candelotti di dinamite da 3 punti al giorno fin giu a 7000 :rolleyes:
 

MATLEY

Forumer storico
mierda il gas proprio non va...
aspettiamo le scorte ma ho un brutto presentimento con un'aspettativa di soli 65B
 

MATLEY

Forumer storico
cla domani di sicuro vediamo i 18700:D:D:D:D, poi nn so cmq kiudo g 13,8:rolleyes::rolleyes: domani potrebbe esser anke una giornata di blood 1000 punti il dax 5786come mn.

forse ho sbagliato ad :rolleyes:iniziare la kiusura sulla luce:rolleyes::rolleyes:. 331 provo un longhino


gas hammerino sul daily sono con te 0,72:specchio::specchio:3




guido c'è un etf per andare corto sullo zukkero grazie.:titanic:

nemmeno io l'ho trovato
 

MATLEY

Forumer storico
Madrid trema: anche Moody's mette in dubbio la stabilità della Spagna

(1 Luglio 2010 - 09:30)

Siamo quasi a tre. Dopo Standard & Poor's e Fitch, anche Moody's potrebbe bocciare il merito di credito della Spagna. L'agenzia di rating ha messo sotto osservazione per un possibile taglio il rating al momento ancora Aaa di Madrid. Una decisione che riflette il peggioramento delle prospettive di crescita a breve e lungo termine del paese e le sfide che il governo governo socialista di José Luis Zapatero dovrà fronteggiare per raggiungere i propri obiettivi di risanamento fiscale.
La manovra lacrime e sangue per riportare sotto controllo il maxi deficit di bilancio potrebbe dunque non bastare. Se dalle parole si passerà ai fatti la penisola iberica uscirà dal salotto buono della tripla A, quello che contraddistingue i Paesi più affidabili in termini di solvibilità del debito pubblico come gli Stati Uniti, la Germania o le stabili economie scandinave, e c'è già chi sul mercato grida allo shock sistemico.
A far rompere gli indugi agli analisti, che avevano resistito di fronte alla crisi del debito greco, diversi fattori: primo il peggioramento delle prospettive di crescita, un tempo fiore all'occhiello dell'economia iberica, divenute più deboli rispetto ad altre economie a tripla A; secondo i difficili obiettivi fiscali fissati dal governo, che richiederanno "ulteriori aggiustamenti ai principali capitoli di spesa". La Spagna ha avuto un deficit pubblico di 11,2% del prodotto interno lordo nel 2009, mentre il rapporto debito/Pil, pari a circa il 55%, e secondo Moody's potrebbe salire all'80% del Pil entro il 2014.

E poi c'è il costo del finanziamento del debito, piuttosto alto ora che la Spagna deve pagare ben due punti percentuali in più sulla scadenza decennale rispetto al bund tedesco a causa della crisi di fiducia che ha investito i titoli di Stato europei. "La decisione di Moody's aggiungerà senza dubbio nervosismo all’azione di risanamento di Madrid, che potrebbe essere letta come meno incisiva dal mercato", osserva Nick Stamenkovic, strategist di Ria Capital Markets. "Non si tratta comunque di una mossa che arriva come un fulmine a ciel sereno, Madrid ha già perso la tripla A con altre due agenzie di rating".

Eppure il pensiero che si concretizzi un'ennesima bocciatura della Spagna fa tremare i polsi agli operatori di Borsa. Da Wall Street alle Borse asiatiche l'avvertimento di Moody's ha provocato un nuovo terremoto. E all'Europa non va meglio. Sulla scia di Wall Street e Tokyo le principali Borse europee hanno avviato la seduta in territorio negativo. Dopo le prime battute d'assestamento Parigi perde l'1,69%a 3.384,71 punti, Francoforte l'1,37% a 5.883,92, Londra l'1,31% a 4.852,14, Amsterdam l'1,22% a 312,93.
 

MATLEY

Forumer storico
Crollo record degli investimenti in Italia: mai così in basso dalla crisi del 1993

(1 Luglio 2010 - 12:15)

Mai così in basso. In Italia sono crollati gli investimenti: nel 2009 hanno registrato un calo del 12,1% in termini reali, accentuando la fase di contrazione iniziata nel 2008 quando la contrazione si era stata del -4%. E' questa la fotografia impietosa scattata dall'Istat. Come ravvisano gli esperti dell'Istituto centrale di statistica si tratta di un livello mai raggiunto prima, almeno a partire dal 1970, inizio delle relative serie storiche.
Per gli addetti ai lavori un calo simile è paragonabile solo alla flessione registrata durante la crisi del 1993. In quell'occasione la contrazione si fermò a -11,5%. La parte del leone di questa debacle riguarda il settore agricolo: nel 2009 ha fatto registrare un -17,4%, in ulteriore calo rispetto al -2,7% del 2008. Male anche il settore industriale dove si è registrato un ribasso del 14,9% rispetto all'anno precedente dopo un -4,1% nel 2008.
Così come il settore dei servizi per il quale si rileva un calo della spesa per capitale fisso pari a -10,6% nel 2009 (-4,0% nel 2008). Quanto agli investimenti del settore dei servizi, valutati al netto degli investimenti in abitazioni (anch'esse comprese tra i beni), risultano in calo dell'11,3% nel 2009 (-5,1 nel 2008). Guardando agli investimenti fissi lordi per addetto, nel 2009 in media ammontano a 9.600 euro, rafforzando la tendenza alla diminuzione manifestatasi già nel 2008 (10.600 euro, contro gli 11.000 euro nel 2007).
 

MATLEY

Forumer storico
La manifattura in Germania e Francia resta in espansione


Nel mese di giugno l’indice PMI manifatturiero in Germania si è attestato a 58,4 punti, lo stesso valore registrato nel mese precedente. Il dato è stato migliore della stima preliminare di 58,1 punti, diffusa nei giorni scorsi dagli analisti.
L’indice PMI manifatturiero in Francia a giugno è risultato pari a 54,8 punti, un valore più basso rispetto ai 55,8 punti di maggio e ai 54,9 punti della stima preliminare diffusa nei giorni scorsi dagli analisti.
I dati confermano che il settore manifatturiero nelle principali economie europee resta in fase espansiva.
 

MATLEY

Forumer storico
Euribor, il tasso a un mese balza allo 0,505%


In forte recupero l'Euribor. Nella seduta odierna il tasso a un mese è balzato del 4,12% ed è salito allo 0,505%. Segno più anche per l'Euribor a tre mesi (+1,96%), che si è riportato allo 0,782%. Rialzi superiori al punto percentuale per il tasso a sei mesi (+1,44%) e quello a un anno (+1,07%), che si sono attestati rispettivamente all'1,056% e all'1,32%.
 

metiuz

Forumer storico
comprata una call sull indice.....figaa ragazzi ieri sera ho bevuto un po e col caldo ho un mal di testa allucinante

...Ciao Buci...
...occhio.... questa è per te o per quelli che come te alzano un pò troppo il gomito ;)


Storia del trader che aveva in una mano un bicchiere di whisky e nell'altra il destino del prezzo del petrolio

LONDRA - Il destino del prezzo del petrolio lo può decidere un trader spregiudicato disteso su un divano, pc sulle ginocchia e whisky in mano. L'ennesimo bicchiere, in realtà, se è vero quanto Steven Perkins ha raccontato di sè stesso alla Financial service authority ricostruendo un'operazione che fece lui stesso, provocando il rialzo anomalo del costo del barile. Un'accorta operazione finanziaria? Non esattamente. Steven Perkins ha ammesso che fu l'alcol a indurlo ad osare. Dopo un week end di golf e abbondantissime bevute, nel mezzo della notte, il broker della società Pvm, decise di andare "lungo" su 7125 contratti (mille barili l'uno), un multiplo della media scambiata a quelle ore.
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E tantò bastò al mercato, molto sensibile a scambi del genere. I suoi acquisti, secondo la ricostruzione della Fsa, avrebbero spinto il prezzo del barile da 71 a 73,5 dollari, per poi farlo ricadere a 69. Era la notte fra il 29 e il 30 giugno del 2009, nell'immediato dopo-crisi, quando il mondo ancora si interrogava sui comportamenti più garibaldini di traders e società finanziarie. La pena per Steven Perkins, reo confesso di "ubriacatura" ad alto rischio per quelle operazioni indotte dalla repentina caduta dei freni inibitori, è stata di 72mila sterline. Poca cosa, la parte pecuniaria almeno. Più severe, invece, le conseguenze professionali per un trader ebbro: cinque anni di esilio da terminali e trading floor. E magari anche dal bicchiere.
 

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