Titoli & commodities al vaglio 2010

buon pomeriggio a tutti !

perdonate l'assenza..........ma vi ho letto con attenzione........

Rimango corto di yen......e vado in over.........

Aperto ora un corto di $...........a 1,3458.........

Aperto di lev da 12,60 di due settimane fa...........

Gas.......non ne parliamo.......vi prego

:eek::eek:
buon giorno maestoso,
scusa il ritardo ma ho realizzato sono ora...
hai shortato il dollaro?
gentilmente ti chiedo conferma
 
naturalmente ora tutti long
intanto i gap sul daily son 2 :rolleyes:
1090 è rimasto quello da 1
1110 da 3 punti
 

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sto osservando il grafico del nasdaq mensile.... e ho visto una cosa che mi piace molto... se tirate la trendline dai massimi assoluti del 2000 , fatela toccare il max di aprile di quest'anno....cosa vedete??
:D

credo che già martedi o mercoledi il nasdacco andrà a toccare quella tl... e siccome ci arriverà tutto d'un fiato , di logica cosa fareste?

shortare? no....assolutamente vietato, secondo me vedremo l'assurdo...ovvero capiterà quello che nessuno si aspetta.... ovvero che sia forata quella tl senza un minimo di storno...

ergo... lontano da xbear per ora!

poi..... per coloro che sono ancora scettici sul fibonacci ( io do molto valore a fibo sui grafici weekly e mensili )
tirate dal massimo assoluto del 2000 al minimo di ottobre 2002 , e OSSERVATE dove ha fatto il minimo di luglio di quest'anno....

esatto! preciso al millimetro!
ancora scettici su fibonacci?

;);)

incredibile vero??
 
Ciao Rindo, ti seguo ogni tanto , da quando avevi segnalato a Suo tempo la CRXX.. sul nsdq. Ricordo che parlasti di un possibile ingresso su ETF small cap of japan.. Marc Faber, che seguo, dice che l'azionario giapponese é OK.. Che ne pensi? Quale piattaforma scegliere su ETF Asia e paesi Emergenti? Io uso Wetrade, ma non credo di trovare tutti gli etf.. e poi é cara su ogni contratto ad nsdq, rispetto a directa..

Grazie

Andrea

grazie lapis per rinfrescarci la memoria sui gaps....
pero' ricordati che a volte i gap di "fuga" possono rimanere aperti mesi e mesi.... :eek:

ora metto sul tavolo questo strumento

Grafici e andamento DB X-TR FTSE VIETNAM (XFVT) - LU0322252924 | tiscali.finanza=

hehe... che ne pensate?
secondo me in area 25 potrebbe essere una bella entrata...
 
sto osservando il grafico del nasdaq mensile.... e ho visto una cosa che mi piace molto... se tirate la trendline dai massimi assoluti del 2000 , fatela toccare il max di aprile di quest'anno....cosa vedete??
:D

credo che già martedi o mercoledi il nasdacco andrà a toccare quella tl... e siccome ci arriverà tutto d'un fiato , di logica cosa fareste?

shortare? no....assolutamente vietato, secondo me vedremo l'assurdo...ovvero capiterà quello che nessuno si aspetta.... ovvero che sia forata quella tl senza un minimo di storno...

ergo... lontano da xbear per ora!

poi..... per coloro che sono ancora scettici sul fibonacci ( io do molto valore a fibo sui grafici weekly e mensili )
tirate dal massimo assoluto del 2000 al minimo di ottobre 2002 , e OSSERVATE dove ha fatto il minimo di luglio di quest'anno....

esatto! preciso al millimetro!
ancora scettici su fibonacci?

;);)

incredibile vero??

:titanic:
wind parla di possibili nuovi max nel 2011
rindo dice che si vedrà l'assurdo
maestoso: long di posizione...shorta addirittura il dollaro


windy, rindo: nella mia vita non ho mai conosciuto nessuno shortista + shortista di voi (eccetto il sottoscritto)...
ora che sono rimasto solo che faccio? :help:
Oggi ho letto la news che riporto qui sotto... sono allibito... la crisi è finita... :eek:
va be... alla fine io che ne capisco di economia...voi 3 siete i miei maestri e vi porgo i miei più sinceri ringraziamenti :bow:

La crisi non ha intaccato le tasche di certe persone.
La testimonianza arriva dalla griffe di Louis Vuitton, alle prese con un’ondata di turisti dai portafogli gonfi di carte di credito e contanti. Una valanga di milionari che, s’accalcano nei suoi negozi parigini, situati, fra gli altri, negli Champs-Elysees, acquistando di tutto e di più.
Risultato? Per non finire gli articoli del lusso prima delle festività natalizie, la sua direzione ha dovuto pensare d’anticipare la chiusura dei negozi parigini.
Turisti pressochè tutti asiatici e famelici di lusso.
Il quotidiano francese Le Monde scrive che questo fiume di turisti pare dimostrare il ritorno all’opulenza. Non era mai accaduto in simili proporzioni.
 
Ultima modifica:
Credit default swap (CDS), questi sconosciuti: istruzioni per l’uso

Credit default swap. Sono sulla bocca di tutti e sono tornati a preoccupare gli investitori. Ma cosa sono i Credit default swap? Sono polizze assicurative (tipicamente la durata è di 5 anni) contro il default per chi sottoscrive un’obbligazione. In pratica permettono all’investitore di coprirsi dal rischio fallimento di un Paese o di una singola società.
I Cds, però, sono ormai diventati un vero e proprio strumento di trading che accende la speculazione più sfrenata. “Sono una sorta di avvertimento sulla situazione di un Paese, ma su di loro non circolano volumi altissimi anche se non abbiamo la certezza matematica dei volumi scambiati”, commenta un’economista di una primaria banca italiana. Infatti i Cds vengono scambiati su mercati over the counter, ovvero su mercati non regolamentati e per questo non soggetti ad alcun tipo di controllo.
A dare linfa alla speculazione sono “i Cds definiti naked e la loro forte crescita è stata una delle ragioni della crisi finanziaria del Vecchio Continente evidenziata negli ultimi mesi”, confida l’economista contattato da Finanza.com. Questi strumenti permettono allo speculatore di acquistare i Cds pur non avendo in portafoglio l’obbligazione sottostante. “In sostanza si trasformano da assicurazioni a vere e proprie scommesse sul fallimento di un determinato Paese”.
Ma come si fa a capire quando il rischio default è da prendere seriamente in considerazione? “In questo caso scatta un’ulteriore segnale di avvertimento, meglio conosciuto come livello upfront: l’investitore, oltre al premio annuo, si vede costretto a pagare un’altra assicurazione per coprirsi dal rischio default”, spiega l’esperto. Quali sono le situazioni che spingono al rialzo i Cds?
In Europa esiste un Paese che viaggia verso un rapporto deficit/pil stimato nel 2010 a circa il 25%. In settimana il governo di questo Paese ha piazzato 1,5 miliardi di titoli di Stato, ma il rendimento è salito ad oltre il 6%. Il Pil del secondo trimestre ha mostrato una flessione dell’1,2%, registrando la peggiore performance dell’Eurozona. Il salvataggio della sua maggiore banca contribuirà a portare il deficit/Pil su livelli record. Stiamo parlando dell’Irlanda. Non a caso i Cds sul debito di Dublino sono balzati recentemente al record storico di 495 punti base. Tradotto: per ogni 10 milioni di dollari del debito quinquennale irlandese, chi vuole assicurarsi dal rischio default del Paese dovrà spendere 495 mila dollari l’anno contro i 150 mila necessari ad inizio 2010.
Un altro esempio. A metà giugno i Cds sul debito greco hanno superato quota 1.000 punti base. E proprio dalla Grecia era partito il rischio contagio ai Paesi dell’Eurozona cosiddetti “periferici”: Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna, con la stampa internazionale che per loro ha subito coniato l’espressione “Pigs”. Le paure sulla Grecia erano incentrate sull’enorme deficit pubblico, schizzato al 13,6% nel 2009, e la successiva incapacità di pagare gli interessi sul proprio debito sovrano. E così l’Eurogruppo, con la collaborazione del Fondo Monetario internazionale, ha dato il via libera ad un intervento da 110 miliardi di euro, il maggiore mai approvato per il salvataggio di un Paese. Il governo di Atene, dal canto suo, ha promesso che entro il 2010 il deficit diminuirà del 4. Un obiettivo sostenuto da un piano di austerity “lacrime e sangue”, che ha scatenato la feroce protesta dei sindacati e dei lavoratori pubblici.
Ma i Cds su Irlanda e Grecia sono così elevati da presupporre un possibile default? In teoria no, visto che il fallimento di Dublino, secondo la logica dei Cds, è dato al 28,6%. La metà rispetto al 58,2% del Venezuela e al 39,8% dell’Argentina. I Cds sul debito di Caracas hanno toccato 3.275 punti nell’agosto del 2008 e mediamente viaggiano sopra la soglia critica dei 1.000 punti, mentre quelli sul debito di Buenos Aires avevano superato abbondantemente i 4.000 punti alla fine del 2008. “I Paesi dell’America Latina sono sottoposti a pesanti spinte inflattive e mostrano una difficoltà cronica nel riuscire a pagare gli interessi sul debito”, confida l’economista interpellato da Finanza.com. Cds o meno, nel guardare le previsioni economiche del Venezuela non si dormono sonni tranquilli: per il 2010, secondo i dati di Bloomberg, il Pil di Caracas subirà una flessione del 4%, mentre l’inflazione è vista a quota 33,5%.


Maestoso: avresti tempo e voglia di chiarire quanto ho evidenziato? su quali mercati si possono comprare questi cds?
ottimi come copertura di posizioni lunghe :D
grazie in anticipo
 

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