Titoli di Stato area Euro Titoli di stato Portogallo - Tendenze ed operatività

Ciao,

sinceramente non so cosa succederebbe se DBRS declassasse a NIG il Porto.
Non so se chiuderebbe le porte del QE o meno.
Più che il rating in sé bisognerebbe osservare le mosse del governo, se soddisfano la commissione europea o meno. Il rating viene di conseguenza.
Pienamente d'accordo. Ritengo che la discussione in parlamento della legge di bilancio (in programma la prossima settimana o quella dopo, non ricordo) sia il momento-chiave per capire in che direzione si muoveranno i tds.
Comunque dubito fortemente che rivedremo a breve i minimi toccati la settimana passata.

Empresários esperam entendimento perfeito entre Marcelo e Costa | Económico
 
Salve, ho un dubbio sul nuovo TdS decennale del Porto, PTOTETOE0012 Ot 2.875% 21lg26

La cedola è annuale, come si legge su Eurotlx, quindi al 21/07/16 pagherà metà cedola, in via eccezionale, e poi fino a scadenza pagherà cedola annuale?

Grazie, :ciao:
 
Salve, ho un dubbio sul nuovo TdS decennale del Porto, PTOTETOE0012 Ot 2.875% 21lg26

La cedola è annuale, come si legge su Eurotlx, quindi al 21/07/16 pagherà metà cedola, in via eccezionale, e poi fino a scadenza pagherà cedola annuale?

Grazie, :ciao:
Leggendo il prospetto non trovo delucidazioni in proposito. Anche a me sembra quella l'unica possibilità.
 
Leggendo il prospetto non trovo delucidazioni in proposito. Anche a me sembra quella l'unica possibilità.

Ciao, dovrebbe invece avvenire una cosa che ho scoperto anche io poco tempo fa: tu acquistando ora paghi il rateo "maturato" dal 21/07/2015 a oggi (anche se l'obbligazione non esisteva). A Luglio 2016 incassi quindi la cedola completa!
 
torna la Troika

Per il Portogallo il programma di salvataggio finanziario si è concluso ufficialmente la scorsa estate, ma la vigilanza della troika non si allenta. Non solo perché Lisbona deve ancora restituire 72 dei 78 miliardi di euro di aiuti concessi nel 2011 pochi giorni prima che l'esecutivo socialista di José Socrates cedesse il testimone al Palacio de São Bento ai conservatori di Pedro Passos Coelho. L'allarme è scattato di nuovo da quando, tre mesi fa, la sinistra è tornata al potere con un altro governo socialista, guidato da Antonio Costa, sostenuto dai comunisti e dal Bloco de Esquerda, la formazione gemella degli spagnoli di Podemos
Un patto che si basa sulla fine della dura austerità che ha caratterizzato l'ultima legislatura. Attenti al rigoroso rispetto degli impegni siglati dal Portogallo nel memorandum d'intesa con Bruxelles, gli ispettori di Bce, Fmi e Commissione Europea sbarcano per la prima volta nella Lisbona del nuovo corso politico con un pacchetto di 18 richieste che potrebbero trasfromarsi in veri e propri diktat. La troika constata che "è ancora difficile licenziare i lavoratori, la formazione dei salari si mantiene centralizzata a causa della contrattazione collettiva, la burocrazia per la concessione delle licenze commerciali è labirintica, la formazione professionale è inadeguata, le regole vigenti nel settore portuale e nella grande distribuzione ostacolano la concorrenza". Solo alcune indicazioni per sottolineare che c'è ancora molto lavoro da fare se non si vuole rischiare di mettere in pericolo la stabilità dei conti pubblici.
Nel mirino degli ispettori, l'andamento del deficit, del debito pubblico e la debolezza del sistema bancario. L'obiettivo è raggiungere una maggiore agilità normativa per flessibilizzare il mercato del lavoro per poter far ripartire gli investimenti produttivi. Quale potrà essere la risposta del nuovo governo a queste esigenze è ancora tutto da vedere. Per il momento, il premier Costa si sta muovendo nel senso di una progressiva riduzione dei tagli che nel corso degli ultimi quattro anni hanno aggravato la situazione di drammatica emergenza sociale. Ha aumentato del 5 per cento il salario minimo, da 589 a 618 euro al mese (e comunque resta tra i più bassi in Europa, fatta eccezione per alcuni paesi dell'Est). Ha approvato il ritorno alla settimana lavorativa di 35 ore per i funzionari pubblici, recuperando la situazione precedente al 2013, quando Passos Coelho l'aveva portata a 40 ore. In vista anche un aggiornamento, seppure minimo, per le pensioni più basse, congelate dal 2010, e una riduzione al 13 per cento dell'Iva per alberghi e ristoranti, che era stata elevata dall'esecutivo conservatore al 23 per cento. Restano i dubbi sulla copertura finanziaria di questi aumenti di spesa. Una situazione delicata nella quale potrà avere un importante ruolo di vigilanza il nuovo presidente della Repubblica conservatore Marcelo Rebelo de Sousa, eletto domenica scorsa con maggioranza assoluta. Con la sua ascesa al Palacio de Belém si inaugura una nuova fase di coabitazione destra-sinistra nella quale, in caso di significativi contrasti,

il capo dello Stato può svolgere un ruolo decisivo. Tra i poteri che gli concede la Costituzione, c'è infatti quello che i media portoghesi definiscono come "bomba atomica": cioè la capacità di sciogliere il Parlamento. Il premier Costa è avvisato
 
Gli attacchi più decisi non sembrano venire dai tecnici di Bruxelles, almeno per ora, ma dalla Unidade Técnica de Apoio Orçamental (UTAO), che è la commissione tecnica del parlamento portoghese e che accusa il ministro Centeno di migliorare artificialmente le previsioni di crescita.
D'altronde Lisbona è da un po' che chiede siano rivisti i metodi di calcolo del saldo strutturale usati a livello europeo e la UTAO ritiene che nel bilancio 2016 siano stati usati appunto metodi non in linea con le regole UE, falsificando così ottimisticamente le proiezioni.
La settimana prossima (venerdì 5) dovrebbe cominciare la discussione della legge di bilancio in parlamento.

Orçamento de Costa sob fogo cerrado | Económico
 
Bruxelles-Lisbona, i punti della contesa

L'oggetto del contendere fra l'Europa e Lisbona sono due misure "strutturali" introdotte dal precedente governo di Passos Coelho: l'aumento dell'IRS (equivalente dell'Irpef) e il taglio agli stipendi dei dipendenti pubblici.
Misure che andavano a migliorare il saldo strutturale e che sarebbero state gradualmente eliminate man mano che il bilancio migliorava.

Il governo Costa sostiene invece che tali misure non sono strutturali ma temporanee, essendo previsto fin dall'inizio che sarebbero state successivamente eliminate.
Seguendo questo ragionamento, l'eliminazione della sovrattassa dall'IRS e il ripristino del livello salariale precedente per i dipendenti pubblici (misure attuate dal presente governo) non andrebbero a intaccare il saldo strutturale e quindi permetterebbero al governo di centrare l'obiettivo di riduzione del deficit.
Nei prossimi giorni si vedrà che genere di accordo Lisbona riuscirà a raggiungere con l'UE.

Costa tenta alterar acordo que Passos fez com Bruxelas | Económico
 

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