Titoli di Stato area Euro Titoli di stato Portogallo - Tendenze ed operatività

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presente,con solo 30k (purtroppo) in carico a 88 e non sono intenzionato a vendere a meno di 5 anni di cedola anticipata. per la cronaca sono molto esposto su ggb 41 e venezuela 22 e 27 penso di essere ben fornito di immondizia varia :lol:
Bene non siamo soli, ancora qualcuno ha mantenuto!
Penso che tu abbia la mitica 2037.
Presa ad 88, quindi gain corposo. Per la vendita a 5 anni di cedola, la vedo possibile, servirebbe ritornare a 120 circa.
Il resto oggi è spazzatura, domani chissà.....chi non risica non rosica!
 
Ancora in tasca un pò di porto 37 che speravo di vendere a 140 al momento della grande salita, ma ho perso l'attimo giiato per incrementare Cipro.
Non si può sempre indovinare, cmq avendolo in carico a 66 è un bel cedolare
 
Ancora in tasca un pò di porto 37 che speravo di vendere a 140 al momento della grande salita, ma ho perso l'attimo giiato per incrementare Cipro.
Non si può sempre indovinare, cmq avendolo in carico a 66 è un bel cedolare
Bene Omero, ci sei anche tu!
Penso che sul Porto 37 non rivedremo 135.......il mio obiettivo è vendere oltre 120; 5 o 6 anni di cedolozze anticipate.
 
qualche ulteriore ingresso?

Bene Omero, ci sei anche tu!
Penso che sul Porto 37 non rivedremo 135.......il mio obiettivo è vendere oltre 120; 5 o 6 anni di cedolozze anticipate.


Ciao Maratoneta,
16k sul 37 in carico a 123,5 .... dopo tanti bei giri di giostra, ho mantenuto la posizione e ho visto piano piano sfumare le plus dai massimi. Lo tengo comunque da cassetto e ora sono indeciso (direi da qualche giorno) se incrementare su qualcosa di più lungo. Stavo attendendo qualche ritraccio dopo tutto questo up, ma non arriva...un saluto
 
Ultima modifica:
Ciao Maratoneta,
16k sul 37 in carico a 123,5 .... dopo tanti bei giri di giostra, ho mantenuto la posizione e ho visto piano piano sfumare le plus dai massimi. Lo tengo comunque da cassetto e ora sono indeciso (direi da qualche giorno) se incrementare su qualcosa di più lungo. Stavo attendendo qualche ritraccio dopo tutto questo up, ma non arriva...un saluto
Ricambio i saluti Kendo.
Il 37 a 123 ......può ritornarci ma sarebbe stato opportuno incrementare quando il prezzo era sceso sotto 105.
Più lungo? il 45 pensi?.....
Se sale ancora può essere anche una buona idea ma i due titoli si muoveranno in sincronia.
Le uniche obbligazioni che possono fare un +20% sono i GGB ma ci vuole sangue freddo e propensione al rischio.
 
Portogallo, attento al debito e alle riforme

Dopo essere uscito dal programma di assistenza da 78 miliardi di euro l’anno scorso, secondo il Fondo monetario internazionale (Fmi) il Portogallo deve mantenere ora alta la guardia su riforme e debito, senza cadere in facili tentazioni elettorali, in vista del voto di ottobre.
Il Fondo guidato da Christine Lagarde aveva contribuito al programma con 27,38 miliardi di euro e ha già visto ripagato un quinto di tale somma. Secondo un recente rapporto dell’Istituzione internazionale la ripresa dell’economia di Lisbona “rimane sulla giusta strada nel 2015, sostenuta dalla crescita dell’export e dei consumi, assieme ad un recente rialzo degli investimenti”.
Il Pil reale è infatti cresciuto dell’1,5% in termini tendenziali nel corso del primo trimestre e dovrebbe crescere dell’1,6% nel complesso dell’anno; l’occupazione è diminuita nell’ultimo trimestre dopo essere aumentata fortemente dall’inizio del 2013 a metà 2014, mentre il tasso di disoccupazione si è attestato al 13,4% alla fine di marzo

La capitalizzazione del sistema bancario nel complesso rimane adeguata, la dipendenza dai finanziamenti dell’Eurosistema diminuisce e la volatilità dei mercati legata alla vicenda greca ha avuto un impatto limitato sul Paese. Ma secondo il Fondo “nel frattempo, l’aggiustamento fiscale è rallentato, con un probabile allentamento strutturale quest’anno”. Un anno in cui si torna a votare, e il cui sfidante socialista Antònio Costa ha promesso di rovesciare quella che chiama “l’ossessione per l’austerità”, contrastando le raccomandazioni del Fmi e sostenendo che non sia necessario ridurre il numero di dipendenti pubblici, ad esempio.

Le debolezze dell’economia, però, sono ancora molte: “le performance dei prestiti hanno continuato a deteriorasi. I crediti in sofferenza sono aumentati del 12,3% alla fine di marzo, mettendo ulteriore pressione sulla già debole redditività” del sistema bancario. Nonostante il Portogallo abbia beneficiato dall’abbassamento dei prezzi di petrolio e delle materie prime, di bassi tassi di interesse e dell’euro debole, “la crescita è prevista in contenimento nel medio periodo a causa dell’indebolimento di questi fattori ciclici favorevoli e dell’ancora elevato livello di debito pubblico e privato che limitano il ritmo della ripresa”.

Il Portogallo, in sostanza, deve continuare la strada che porta alla riduzione del debito e del deficit – che il Governo prevede al 2,7% quest’anno, ma che secondo il Fondo rischia di essere al 3,2% in assenza di ulteriore misure di contenimento della spesa. Tutto ciò dopo aver portato avanti durissime misure di consolidamento fiscale, dato che il saldo primario della Pubblica Amministrazione corretto per l’andamento del ciclo tra 2009 e 2014 ha portato ad una variazione del 9,4% del Pil potenziale, quarto Paese in termini di aggiustamento dopo Grecia, Islanda e Irlanda. Ciò ovviamente ha fatto esplodere il debito (passato dall’84% al 130% del Pil nello stesso periodo) e ha portato al crollo della domanda interna.
Insomma, una sfida importante quelle delle riforme e del continuo consolidamento che il Governo deve/dovrebbe portare avanti in un anno elettorale, quando gli sfidanti propongono la rimessa in discussione dei principi che hanno guidato politica ed economia di Lisbona in questi anni di crisi. Per dare un’idea, l’attuale primo ministro, Pedro Passo Coelho, capo di una coalizione di centro-destra, liquidò il piano di riforme proposto da Tsipras come una “fiaba”.
 

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