Titoli di Stato area Euro Titoli di stato Portogallo - Tendenze ed operatività

Ciao
non so nemmeno io. Oggi lo spread è a 191.
vediamo se cala.
ma vendere a 110 mi pare poco al di la della cedola.
non capisco se il QE è attivo per il porto.
Ciao
E' attivo ma probabilmente le elezioni alla porta, nel mese di Ottobre, potrebbero frenare gli acquisti. Sappiamo qualcosa sulle previsioni per le politiche?.....
 
Secondo me la speranza non dovrebbe essere uscire ma entrare sul 4.10 37. :D
Io ho venduto ad aprile con un gain pari quasi a 10 anni di cedole (38,97%+rateo quasi completo) non lo dimenticherò mai. Io ho venduto perchè non mi faccio scappare la possibilità di attualizzare quasi 10 anni di rendimento, ma 3 4 anni di cedole (anche se significative per il nominale investito) li ripigli in 3 4 anni. Scusa il gioco di parole. Il mio ragionamento nasce dal fatto che la mia linea temporale di investimento non deve andare mai oltre 10 anni. Il 37 è stato ovviamente un'eccezione che mi ha dato belle soddisfazioni e lo ricomprerei se sotto la pari per rivenderlo sempre se riuscissi ad attualizzare almeno 10 anni di rendimento in cedole. Sicuramente in periodo di elezioni ci possono essere delle flessioni ma nulla che possa giustificare una significativa discesa, soprattutto sotto la pari. Almeno per ora.
Come sai anch'io ne ho venduti tanti di 2037 con gain superlativi. 1/3 è rimasto e succede che il guadagno c'è ma non mi accontento!
 
Portogallo al voto il 4 ottobre, sfida aperta conservatori-socialisti

Portogallo verso le elezioni. Il capo dello Stato, Anibal Cavaco Silva, ha annunciato che il voto per il rinnovo del parlamento si terrà il prossimo 4 ottobre.
Il presidente portoghese ha così dato il via alla sfida tra conservatori e socialisti che si preannuncia aperta in un Paese appena uscito dal piano di salvataggio a un costo molto alto, come dimostra la protesta inscenata questo mercoledì a Lisbona dai lavoratori del settore pubblico e privato.
Il premier conservatore Pedro Passos Coelho punta a ottenere un altro mandato contro il socialista, Antonio Costa.
Se da un lato, il partito di governo paga l’impopolarità delle misure di austerità, dall’altro, il partito socialista ha cominciato a perdere consensi dopo il rinvio a giudizio per corruzione dell’ex primo ministro, Jose Socrates.
 
Il Portogallo verso il voto, tra austerity e disuguaglianze

Si annuncia caldo il prossimo autunno europeo, se non altro per alcuni appuntamenti elettorali che potrebbero incidere molto sul futuro dell’Unione.
C’è la Spagna, su cui sono maggiormente puntati i riflettori, ma c’è anche il Portogallo, altro paese che in questi anni è stato sottoposto a commissariamento da parte della troika.
Anche qui le elezioni, fissate per il prossimo 4 ottobre, risentiranno degli effetti delle politiche di “risanamento” degli ultimi cinque anni, ma, almeno per il momento, non si intravedono sconquassi del quadro politico tradizionale.

Stando ai sondaggi che circolano, la contesa sarebbe ancora tra conservatori e socialisti, con i secondi leggermente in testa. I comunisti del PCP e la sinistra del Bloco de Esquerda, formazione organica al Partito della Sinistra Europea di cui fa parte anche Syriza, otterrebbero buoni risultati, ma sarebbero fuori dalla competizione per il governo. Fallito invece, salvo sorprese, il tentativo di costruire in Portogallo qualcosa di simile al Podemos spagnolo.

Eppure la situazione nel paese rimane difficile, molto difficile. I tecnici della troika, meno di un anno fa, avevano promosso a pieni voti il governo di Pedro Passos Coelho, per il modo con cui erano state portate avanti le “riforme” e per i risultati di bilancio ottenuti. Invero, se da un lato il deficit del bilancio statale è passato dall’8,3% del 2011 all’attuale 3%, grazie ai tagli vigorosi apportati alla spesa pubblica ed all’inasprimento della pressione fiscale (le tasse sui redditi sono aumentate di circa il 30%), dall’altro si registra una regressione nelle condizioni materiali di vita dei cittadini che, eccetto il caso greco, non ha eguali nel resto d’Europa.
Non solo. A parte i dati sulla disoccupazione e sulla povertà, colpisce molto anche il livello di deterioramento della situazione debitoria del paese. Sommando debito del settore privato, escluse le banche, e debito pubblico, si arriva ad una esposizione che in rapporto al PIL fa il 300%. Un quadro allarmante, che non fa presagire nulla di buono per il futuro. Ci vuole poco a capire, infatti, che i timidi segnali di ripresa registrati in questi anni sono del tutto insufficienti per parlare di sostenibilità del debito, e che il rischio di un nuovo default potrebbe essere dietro l’angolo.

Nel frattempo le proteste di piazza non si fermano. L’ultima in ordine di tempo lo scorso 22 luglio, quando migliaia di lavoratori del settore pubblico hanno manifestato davanti alla sede del parlamento, per chiedere al governo la fine delle politiche di austerità.

Molto attivo, su questo versante, è stato in questi anni il movimento Que se lixe a troika! Queremos as nossas vidas! (‘Al diavolo la troika! Rivogliamo le nostre vite!’), fenomeno molto simile a quello degli indignados spagnoli, protagonista delle grandi manifestazioni del biennio 2012-13. Nondimeno, se a Madrid l’esperienza degli indignados è stata decisiva per la nascita di Podemos, per l’affermazione di una proposta politica alternativa al quadro politico esistente, in Portogallo le piazze anti-austerity non hanno avuto la stessa evoluzione. In questo quadro va letto anche il mancato decollo di Juntos Podemos, il movimento guidato dall’ex esponente del Bloco de Esquerda Joana Amaral Freitas, che lo scorso mese di dicembre aveva tenuto a battesimo la sua assemblea generale (Assembleia Cidadã), con lo sguardo rivolto oltre confine, verso il partito di Pablo Iglesias e Iñigo Errejón

C’è da chiedersi, allora: chi raccoglierà alle prossime elezioni politiche l’eredità delle lotte di questi anni? Non certo la sinistra radicale, che, stando agli ultimi rilevamenti, non farebbe registrare significativi balzi in avanti, fatto salvo un recupero – rispetto alle scorse politiche – di un paio di punti percentuali da parte dei comunisti del PCP, dato intorno al 10 per cento. Più probabilmente, una parte del dissenso andrà ad ingrossare il bacino dell’astensionismo, il resto finirà per votare il Partito socialista.
Il sindaco di Lisbona António Costa, vincitore delle primarie socialiste per la candidatura a premier, non ha fatto mistero, d’altronde, che il suo partito, una volta al governo, potrebbe sfidare a viso aperto i creditori, con l’obiettivo di mettere fine alla spirale debito-austerità. «C’è bisogno di un’alternativa che ci permetta di voltare pagina rispetto all’austerità, per rilanciare l’economia, creare posti di lavoro e ridare speranza a questo paese», ha dichiarato meno di due mesi fa. Parole in linea con il piano anti-crisi che lo stesso Costa ha presentato nello scorso mese di marzo. Un pacchetto di 55 provvedimenti, finalizzati a sostenere la crescita e l’occupazione, a rilanciare la sanità e l’istruzione pubblica, a rendere più difficile il licenziamento dei lavoratori da parte delle aziende. Molti osservatori hanno fatto notare che queste misure, ad effetto reflattivo, sarebbero del tutto incompatibili con gli obbiettivi di finanza pubblica imposti al paese dalla troika e con le regole del fiscal compact. I socialisti ne sono consapevoli, non a caso, pur ribadendo di non voler stravolgere i conti pubblici, pongono con forza il tema dello sforamento del tetto del 3% relativo al rapporto deficit/PIL per ribaltare la logica che ha guidato finora le politiche di “risanamento”. Paese che vai, anti-austerity che trovi.
 
Portogallo al voto, premier favorito malgrado la crisi

Parte a sorpresa la campagna per le politiche portoghesi del 4 ottobre: dopo essere stata staccata nei sondaggi per mesi dai socialisti, la coalizione di centrodestra del premier Pedro Passos Coelho, che ha gestito la crisi lacrime e sangue degli ultimi 4 anni, è passata nettamente in testa nelle intenzioni di voto negli ultimi giorni.

L'ultima rilevazione dà al Psd-Cds di Passos Coelho e del vicepremier Paulo Portas il 38,9%, contro il 33,3% al Ps dell'ex- sindaco di Lisbona Antonio Costa.
Se la tendenza, si manterrà la coalizione di governo uscente potrebbe perfino conservare la maggioranza assoluta in parlamento conquistata nel 2011. Un fatto più unico che raro in un paese sottoposto per tre anni alla dura cura di austerità della 'troika' Ue-Bce-Fmi, ereditata nel 2011 da Passos Coelho dal predecessore socialista José Socrates.
In Spagna le cose si presentano molto meno bene per il premier Mariano Rajoy in vista delle politiche di dicembre che potrebbero segnare la sua uscita di scena.
L'avvio della campagna portoghese è stato segnato da due colpi di scena. L'uscita da carcere dopo nove mesi appunto di Socrates, sotto accusa per corruzione. L'ex-premier, ora ai domiciliari, è l'arma numero uno della campagna del centrodestra. Per le sue vicende giudiziarie, ma anche perchè è il simbolo del rischio di un "ritorno alla instabilità" economica.

Dopo tre anni di forche caudine della troika il Portogallo dal 2014 esce lentamente dalla crisi e Passos Coelho, come Rajoy in Spgna, avverte che un cambiamento politico potrebbe provocare un pericoloso ritorno verso il baratro. Costa promette un allentamento dell'austerità, senza però per ora riuscire a convincere un elettorato traumatizzato dalla durissima crisi degli ultimi anni. Il Ps non può neppure sperare in una coalizione di sinistra. I comunisti- verdi del Cdu (8,5% nell'ultimo sandoggio Aximage) e i neo- trotskisti del Bloco de Esquerda (Be - 4,6%) escludono qualsiasi patto con Costa.

Ma a fare colare fiumi d'inchiostro è stato soprattutto il colpo di mano mediatico della leader del 'Podemos portoghese' Joana Amaral Dias, una psicologa di 41 anni ex-deputata del Be, che ha aperto la campagna nuda e incinta in copertina della rivista Cristina, suscitando un mare di polemiche da destra a sinistra, in un paese ancora fortemente cattolico e tradizionalista. Nella foto anche il suo compagno, però in pantaloni. La mossa ha fatto arrabbiare anche il principale alleato della bella Joana nella coalizione Agir, Gil Garcia.

"Può fare quello che vuole con il suo corpo, ma è anche la nostra capolista a Lisbona. Una iniziativa del genere doveva essere discussa con la coalizione" ha tuonato. Lei ha risposto alle critiche di nuovo nuda in un'altra copertina con sul pancione la scritta: "E' una bambina, speriamo che possa essere una donna libera!". Fino alle foto 'desnudas' di Joana il 'Podemos portoghese', ignorato dai media, non decollava. Ora tutti aspettano il prossimo sondaggio.(ANSAmed
 
Parte a sorpresa la campagna per le politiche portoghesi del 4 ottobre: dopo essere stata staccata nei sondaggi per mesi dai socialisti, la coalizione di centrodestra del premier Pedro Passos Coelho, che ha gestito la crisi lacrime e sangue degli ultimi 4 anni, è passata nettamente in testa nelle intenzioni di voto negli ultimi giorni.

L'ultima rilevazione dà al Psd-Cds di Passos Coelho e del vicepremier Paulo Portas il 38,9%, contro il 33,3% al Ps dell'ex- sindaco di Lisbona Antonio Costa.
Se la tendenza, si manterrà la coalizione di governo uscente potrebbe perfino conservare la maggioranza assoluta in parlamento conquistata nel 2011. Un fatto più unico che raro in un paese sottoposto per tre anni alla dura cura di austerità della 'troika' Ue-Bce-Fmi, ereditata nel 2011 da Passos Coelho dal predecessore socialista José Socrates.
In Spagna le cose si presentano molto meno bene per il premier Mariano Rajoy in vista delle politiche di dicembre che potrebbero segnare la sua uscita di scena.
L'avvio della campagna portoghese è stato segnato da due colpi di scena. L'uscita da carcere dopo nove mesi appunto di Socrates, sotto accusa per corruzione. L'ex-premier, ora ai domiciliari, è l'arma numero uno della campagna del centrodestra. Per le sue vicende giudiziarie, ma anche perchè è il simbolo del rischio di un "ritorno alla instabilità" economica.

Dopo tre anni di forche caudine della troika il Portogallo dal 2014 esce lentamente dalla crisi e Passos Coelho, come Rajoy in Spgna, avverte che un cambiamento politico potrebbe provocare un pericoloso ritorno verso il baratro. Costa promette un allentamento dell'austerità, senza però per ora riuscire a convincere un elettorato traumatizzato dalla durissima crisi degli ultimi anni. Il Ps non può neppure sperare in una coalizione di sinistra. I comunisti- verdi del Cdu (8,5% nell'ultimo sandoggio Aximage) e i neo- trotskisti del Bloco de Esquerda (Be - 4,6%) escludono qualsiasi patto con Costa.

Ma a fare colare fiumi d'inchiostro è stato soprattutto il colpo di mano mediatico della leader del 'Podemos portoghese' Joana Amaral Dias, una psicologa di 41 anni ex-deputata del Be, che ha aperto la campagna nuda e incinta in copertina della rivista Cristina, suscitando un mare di polemiche da destra a sinistra, in un paese ancora fortemente cattolico e tradizionalista. Nella foto anche il suo compagno, però in pantaloni. La mossa ha fatto arrabbiare anche il principale alleato della bella Joana nella coalizione Agir, Gil Garcia.

"Può fare quello che vuole con il suo corpo, ma è anche la nostra capolista a Lisbona. Una iniziativa del genere doveva essere discussa con la coalizione" ha tuonato. Lei ha risposto alle critiche di nuovo nuda in un'altra copertina con sul pancione la scritta: "E' una bambina, speriamo che possa essere una donna libera!". Fino alle foto 'desnudas' di Joana il 'Podemos portoghese', ignorato dai media, non decollava. Ora tutti aspettano il prossimo sondaggio.(ANSAmed



Se sono scaltri, il governo può anche giocare il miglioramento del rating... affermando che ormai i sacrifici più duri sono fatti ed i riconoscimenti cominciano ad arrivare
 
Portogallo, S&P ha migliorato il rating ...

21 set 2015 ...


Lo scorso venerdì l’agenzia S&P ha migliorato di un livello il rating sul debito sovrano del Portogallo, portandolo da “BB” ad “BB+”, evidenziando un miglioramento dell’economia del paese e il rallentamento della crescita dell’indebitamento. Il giudizio conferma il paese lusitano tra gli emittenti ...
Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “Stabili”. ...
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto