Mi permetto proporre un titolo comprensibile al quale accedano utenti che intendono avviare un trading su azioni italiane in una forma forse obsoleta (acquistare e vendere azioni) con un approccio speculativo (lucrare sui rialzi dei corsi) con tempi di investimento ragguagliati ai singoli investitori.
In altri termini scegliere azioni (con il confronto e i consigli dei partecipanti al forum) per tentare di guadagnare e se ciò non si realizzasse mantenere le azioni in portafoglio come investimento.
La prima domanda che pongo ai partecipanti al forum è questa:
al momento quali azioni rispondono ai requisiti di poter apportare un gain (nel breve - medio periodo) e nel contempo poter essere mantenute in portafoglio avendo un potenziale di crescita?
Grazie per le risposte
Ciao se posso permettermi vorrei darti due suggerimenti:
1. fissa un orizzonte temporale. Uno degli errori più comuni è quello di pensare di cassettare sul breve quando il mercato non risponde all'analisi che facciamo. In altri termini dovresti decidere se il tuo investimento è a breve o se il tuo è un investimento di medio lungo periodo. Questo perché un approccio di questo tipo ti porta inevitabilmente all'erosione del tuo capitale (nonché della tua tenuta psicologica) e rischi di essere spazzato via dal mercato. Mi spiego:
- ho un obiettivo di breve periodo. Entro su un titolo con una certa % del mio capitale, non necessariamente in leva, e attendo che il mercato faccia le sue mosse. Se il titolo sale, passo alla cassa, se il titolo scende, blocco la perdita, libero il capitale e scelgo un'altra occasione di trading.
- ho un obiettivo di medio periodo. Entro su un titolo con una parte molto diversa del mio capitale, e utilizzo un sistema di money management per le successive entrate/uscite, fregandomene delle oscillazioni quotidiane e puntando a un buon rendimento secondo l'orizzonte temporale del mio investimento. A seconda delle mosse del mercato e del tuo grado di rischio, aumenterai o diminuirai le quantità investite per monetizzare eventuali gain, ridurre la tua esposizione, o premere sull'acceleratore in caso di trend conclamato. Questo però è investimento, non è trading.
Passare dalla prima situazione alla seconda situazione non è possibile, perché la volta che scegli il titolo sbagliato (i grafici di 9 titoli su 10 del mib lo dimostrano) ti sei bruciato il capitale investito, o una parte rilevante di esso. In più non liberare il capitale con uno stop loss non ti mette più nelle condizioni di fare trading, ma ti "impone" la scelta numero 2, in modo totalmente forzato, e ti ritrovi così ad aver investito in un titolo che dopo si è rivelato una sòla. Questa cosa, oltre a mangiarti il capitale, ti erode pesantemente anche dal punto di vista psicologico.
2. Per di più, ma questa è del tutto personale e relativa, le azioni hanno un rischio controparte, cosa che invece gli indici non hanno. Volendo tenere in portafoglio qualcosa, per il medio periodo, lo farei con un banale (che tanto banale non è) ETF, non con una azione e tantomeno con una azione italiana. Volendo invece fare trading di breve, beh, scegli pure l'azione che ti pare, ma stop loss in canna