Titoli di Stato Italia :-).Trading TdS.(-:... (2 lettori)
- Creatore Discussione Jessica.
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Arpagonzo
Forumer attivo
Non ce l'ho, ogni tanto faccio una capatina sul thread "Aste TDS, seguiamole" sul FOL...
Arpagonzo
Forumer attivo
Stop loss a quanto?
stefanofabb
GAIN/Welcome
buongiorno piergj...le banche non sanno a chi dare soldi? c'è uno scontro banche-piccole imprese
si sono messi da parte decine di miliardi di liquidità che non si riescono a dare. Se ci sono bravi imprenditori con buone idee che non riescono a ricevere credito per le loro imprese, che vengano da noi. Questa frase di un istituto bancario primario italiano , ha scatenato un nuovo duello tra banche e imprese. Non perché qualcuno abbia messo in dubbio la strategia , ma perché per le aziende, in particolare per quelle piccole e medie, l' accesso al credito - spesso per la sopravvivenza - resta difficilissimo. «Non ci sono dubbi sulla liquidità delle banche . ci sono moltissimi dubbi, invece, che quella liquidità arrivi alle imprese. Hai presente la differenza tra la temperatura reale e quella percepita? Le difficoltà di accesso al credito si sono ulteriormente aggravate. Abbiamo bisogno di liquidità perché i fatturati sono crollati e i costi sono aumentati. Le banche devono fare il loro mestiere anche nei momenti di difficoltà. Sono in gioco migliaia di posti di lavoro.Siamo alla solita politica dell' annuncio. Si ricorda l' annuncio di 1 mese fà (istituto bancario primario) sui cinque miliardi di € per le piccole imprese? Peccato che nessuno li abbia visti. Insomma, i piccoli imprenditori non amano i mega gruppi bancari perché li tratterebbero peggio dei grandi clienti. Le informazioni che arrivano sono destituite da ogni fondamento. Secondo i dati il 52 per cento del credito viene utilizzato dalle piccole e medie imprese con meno di 50 milioni di fatturato. Le imprese che hanno oltre 500 milioni di fatturano ne utilizzano invece meno del 30 per cento. Eppure è la stessa Banca d' Italia nell' ultima Relazione a parlare di «un progressivo irrigidimento dei criteri di concessione dei finanziamenti alle imprese»e anche che «i gruppi bancari maggiori hanno concentrato l' espansione del credito verso le imprese meno rischiose». Una politica del credito che non sarebbe giustificata. «Il nostro sistema dei Confidi arriva a garantire fino all' 80 per cento dei prestiti. Per le banche il rischio è molto basso». È invece altissimo per le piccole aziende il rischio di cadere nel gorgo dell' usura e si stima che siano quasi 15 mila le piccole imprese che hanno chiuso . il fenomeno deve essere equamente distribuito lungo tutto il territorio nazionale. Se non si aiutano le imprese, comprese le tante che in questa fase non hanno progetti innovativi, si produce usura, ma anche tanta disoccupazione. E questo è un problema di tutti». Il paradosso è che a soffrire sono anche le imprese che più hanno investito e più si sono internazionalizzate negli anni pre-crisi. Le banche sostengono che non posso fare cattivo credito. Ma è cattivo credito quello di sostenere le imprese migliori? Se la pensano così possiamo chiudere il Paese e buttare via le chiavi. O le banche capiscono quali sono gli imprenditori da finanziare oppure se la tengano la liquidità! Ma ci rendiamo conto che alla domanda di credito il sistema bancario ha risposto con l' introduzione di una vera e propria tassa sugli affidamenti al posto della commissione sul massimo scoperto? ho cercato di non fare i nomi, ma comunque la realtà delle cose è nelle nostra economia (debito +110% del pil) sempre nel rispetto delle istituzioni.ciao a tutti del 3d
arckan
Nuovo forumer
Italia prezza Btp 2025 per 5,5 mld a 99,014, cedola 5,0% - lead
martedì 7 luglio 2009 14:38
7 luglio (Reuters) - La Repubblica Italiana ha prezzato oggi il suo nuovo Btp a 15 anni per l'ammontare di 5,5 miliardi di euro a 99,014 al reoffer.
Lo dicono i lead manager dell'operazione, Citigroup Global Markets, Hsbc France, Morgan Stanley, Monte dei Paschi di Siena Capital services banca per le imprese, Société Générale Investment Banking.
Il bond, con scadenza primo marzo 2025, offre una cedola del 5,0% e un rendimento, come nelle attese, pari a 20 punti base sopra quello del Btp agosto 2023 cedola 4,75%.
Il regolamento cade sul 15 luglio prossimo.
L'Italia ha rating 'Aa2' per Moody's Investors Service, 'A+' per Standard & Poor's e 'AA-' per Fitch.
martedì 7 luglio 2009 14:38
7 luglio (Reuters) - La Repubblica Italiana ha prezzato oggi il suo nuovo Btp a 15 anni per l'ammontare di 5,5 miliardi di euro a 99,014 al reoffer.
Lo dicono i lead manager dell'operazione, Citigroup Global Markets, Hsbc France, Morgan Stanley, Monte dei Paschi di Siena Capital services banca per le imprese, Société Générale Investment Banking.
Il bond, con scadenza primo marzo 2025, offre una cedola del 5,0% e un rendimento, come nelle attese, pari a 20 punti base sopra quello del Btp agosto 2023 cedola 4,75%.
Il regolamento cade sul 15 luglio prossimo.
L'Italia ha rating 'Aa2' per Moody's Investors Service, 'A+' per Standard & Poor's e 'AA-' per Fitch.
TOKEN
Nuovo forumer
credo che quest'ultimo sia andato bene, con le vendite, no!
perche gli altri crollano, ma a causa delle aste veramente? qui va nuovamente tutto giù, è impossibile, mica sono azioni ....o qualcuno dice si.... ma fino a ieri si facevano tutti altri discorsi, mi pare un po assurdo
stefanofabb
GAIN/Welcome
è capitato anche a me .acquisto 05/06/2009
Titolo: 4286960 -BTP 1-8-2039 5%
93,970000 . vendita03/07/2009 .96,00
aspetto domani o giovedì per acquistare . oggi stò fermo
. ciao
Prospero
Io speriamo...
Domanda forse ingenua: se il supporto è 83, va bene anche 82,98 visto che è rimasto fermo circa venti minuti a questo valore prima di portarsi nuovamente oltre 83?
Voglio dire: supporti e resistenze hanno qualche margine di oscillazione o no?
Ciao, grazie.
- Stato