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Questa notizia NON ci voleva per i nostri indicizzati!!!
Inflazione febbraio sotto attese in Italia e zona euro
martedì 2 marzo 2010 12:24
ROMA/MILANO (Reuters) - Secondo i dati provvisori di Istat, l'indice Nic dei prezzi al consumo è salito a febbraio dello 0,1% su mese e dell'1,2% su anno, leggermente meno delle previsioni degli analisti.
Poco sotto le attese anche l'inflazione della zona euro, che secondo la lettura preliminare di Eurostat è salita il mese scorso dello 0,9% su anno dal 1% di gennaio; il consensus dava un incremento dell'1% anche per febbraio.
L'andamento dei prezzi continua quindi a restare sotto controllo. "L'inflazione non è certo un tema che desta preoccupazioni in questo momento, anche a livello europeo", osserva Laura Cavallaro di Aletti Gestielle.
In Italia a gennaio l'indice Nic aveva mostrato un rialzo dello 0,1% in termini congiunturali ed era salito dell'1,3% su base annua.
A febbraio, l'indice armonizzato Ipca è risultato piatto su mese mentre è salito dell'1,1% su anno (da -1,5%, dato rivisto da -1,4%, e 1,3%, rivisto da 1,4%, del mese precedente).
DATO SOTTO ATTESE IN ITALIA E ZONA EURO, NO PRESSIONI SU BCE
Secondo un sondaggio Reuters gli economisti si aspettavano, sia per il Nic che per il dato armonizzato, un rialzo dello 0,2% su mese e dell'1,3% su anno.
"Gli indici sono un po' sotto le nostre attese e quelle di consensus", conferma Cavallaro che sottolinea, tra le componenti, il calo congiunturale del comparto trasporti (-0,1%) - "probabilmente legato alla diminuzione del prezzo del diesel" - e l'andamento piatto del settore Abbigliamento e calzature. "Di solito a febbraio si ha un incremento dei prezzi dopo i saldi di gennaio e con la presentazione delle nuove collezioni: vediamo invece un dato inferiore alle attese che potrebbe essere dovuto alla debolezza della domanda", spiega l'economista.
Per il 2010 Aletti Gestielle stima un'inflazione media in Italia dell'1,7%, con un "avvicinamento al 2% solo verso fine anno". Per la zona euro, le attese per i prossimi mesi sono di un dato "intorno all'1% con una modesta accelerazione nei mesi estivi" per arrivare a una media per l'intero anno intorno all'1,3%.
Stessa previsione anche per Unicredit, che per la zona euro vede un'inflazione generale all'1,3% quest'anno e all'1,8% nel 2011.
"Finora l'inflazione europea si sta rilevando in linea con la parte bassa delle nostre attese (...) a causa principalmente dell'inflazione core, il cui trend di rallentamento si è significativamente intensificato all'inizio dell'anno", commenta in una nota l'analista Marco Valli.
Unicredit vede un'inflazione core rallentare quasi fino allo zero nel primo semestre 2011.
"L'inflazione non arriverà a livelli tali da mettere pressione sulla Bce, dalla quale ci aspettiamo un primo rialzo dei tassi solo a fine anno", conclude Cavallaro.