Moneta unica penalizzata ancora una volta dalle turbolenze in
arrivo dal fronte greco. Secondo alcuni economisti Atene non
riuscirà ad accedere ai 30 mld di euro del pacchetto di aiuti,
poiché si tratterebbe di una misura in contrasto con le
normative che regolano il funzionamento dellUnione. Il
mercato, che aveva scommesso sulla garanzia fornita dai
prestiti degli Stati membri, sta quindi tornando sui suoi
passi. Il differenziale di rendimento con i titoli tedeschi è
tornato sopra i 400 punti base ed i credit default swap, le
polizze per assicurarsi contro il rischio default, hanno fatto
segnare nuovi record a 454,8 punti base. Attenzione anche ai
cds sul debito portoghese, saliti a 192,2 punti, il livello
maggiore da febbraio. La moneta unica scambia a 1,3576 contro
dollaro, in crescita rispetto all1,3520 registrato prima del
giro di boa a causa delle incertezze scaturite dai dati macro
statunitensi. Meglio del previsto gli aggiornamenti dal
manifatturiero, con lEmpire manufacturing ed il Philadelphia
Fed che hanno stupito in positivo attestandosi a 31,86 e 20,2;
deludenti invece le indicazioni arrivate dalla produzione
industriale (+0,1% a marzo) e dalle nuove richieste di
sussidio, cresciute a 484 mila (totale a 4,64 mln). Ma la
moneta unica perde terreno anche contro yen e dollaro
australiano (126,26 e 1,4526), con questultimo che, visti gli
stretti legami commerciali che legano i due Paesi, beneficia
del +11,9% registrato dal Prodotto interno lordo cinese nei
primi 3 mesi del 2010. Milano, Finanza.com
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