Tassi di interesse appropriati e pressioni inflazionistiche che dovrebbero rimanere limitate, insieme a un percorso di ripresa che continuerà, sebbene in maniera ancora moderata e disomogenea. È questa in sintesi la visione della situazione economica e finanziaria della zona euro delineata oggi dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nel corso della conferenza stampa che ha seguito la decisione dell'istituto centrale di lasciare invariati i tassi di riferimento, in linea con le attese degli economisti.
Secondo le proiezioni macroeconomiche della Bce, l'economia dell'area euro dovrebbe crescere quest'anno a un tasso compreso fra lo 0,7% e l'1,3%, e segnare nel 2011 un espansione fra lo 0,2% ed il 2,2%, mentre il tasso d'inflazione dovrebbe attestarsi fra l'1,4% e l'1,6% nel 2010 e fra l'1% e il 2,2% nel 2011.
"I tassi di crescita trimestrali resteranno verosimilmente piuttosto disomogenei" ha dichiarato Trichet, spiegando di attendersi una crescita "moderata in un contesto di perduranti tensioni in alcuni segmenti di mercato e di incertezza straodinariamente alta".
La politica monetaria farà ciò che è necessario per garantire la stabilità dei prezzi, ha assicurato il numero uno della Bce, aggiungendo che il livello di liquidità sarà aggiustato in maniera appropriata e che le misure straordinarie di sostegno della liquidità hanno carattere temporaneo.
Parlando della crisi debitoria, Trichet ha detto di guardare con con molto favore al fatto che diversi Governi dell'Eurozona con deficit elevati e livelli di debito in forte crescita abbiano approvato misure correttive di bilancio aggiuntive. "E' essenziale che tutti i Paesi si attengano agli impegni presi a livello di correzione di livelli di debito e di deficit e che riducano le vulnerabilità di bilancio", ha affermato, sottolineando che tutti devono impegnarsi affinché anche in futuro "sia garantita la fiducia nella sostenibilità delle finanze pubbliche".
L'euro, ha detto poi il numero uno dell'Eurotower, si è rivelato una valuta assolutamente credibile e lo dimostra la sua eccezionale tenuta nel corso degli anni. Ma la crisi del debito europeo ha messo in evidenza che occorre maggiore disciplina di bilancio, con sanzioni più stringenti e quasi automatiche per i Paesi che non rispettano le regole.
Quanto alle banche, dovrebbero "fare ricorso al mercato e, se necessario, fare pieno uso delle misure di sostegno varate dai Governi per la ricapitalizzazione". Gli ultimi dati confermano che il trend di riduzione dei bilanci degli istituti di credito europei si è interrotto a inizio d'anno, però non possono essere esclusi ulteriori aggiustamenti. Il principale problema resterà quello di poter aumentare la disponibilità di credito alle imprese quando riprenderà la domanda.
Trichet ha infine annunciato che per venire incontro alle banche la Bce fornirà liquidità aggiuntiva attraverso aste a tasso fisso e a piena aggiudicazione (le cosiddette "aste a rubinetto") a luglio, agosto e settembre. Si tratta di finestre che avrebbero dovuto scadere a giugno. Nessun commento invece sull'andamento dell'acquisto di bond sovrani operato dalla Bce. Le parole di Trichet hanno tranquillizzato i mercati: le borse europee hanno accelerato al rialzo dopo il suo intervento, con il Ftse Mib e l’All Share che guadagnano rispettivamente il 2,22% e il 2,06%, Parigi a +1,50% e Francoforte a +1,08%.
