Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (19 lettori)

Stato
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Albarex

Nuovo forumer
E comunque eravamo per decennali arrivati sui massimi dell'ultimo mese, quidni uno storno ci stà tutto.
Non mi convincono ancora gli indicizzati che hanno perso 3 figure rispetto ai decennali, ma il grafico di Ste dimostra che l'indice scende, quindi dovrebbero salire e invece :rolleyes:
A me non convince molto, invece l'andamento del set 2020...
Mah...
 

belindo

Guest
Io mi sono preso un cippettino BTPi23 a 98.28 appena sopra il supporto 98.17.
Speriamo.
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
cippettini

Io mi sono preso un cippettino BTPi23 a 98.28 appena sopra il supporto 98.17.
Speriamo.

Gli indicizzati ci stanno bene in un portafoglio, specie se comprati a prezzi bassi. Se si scende ancora significativamente, altro cippettino :up:.
Ciao, ciao, Giuseppe
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
1278494296foli.jpg
buon giorno a tutti del 3d. probabilmente il saliscendi dei nostri btp sulle aperture stamane è dovuto al recepimento di questa articolata notizia macro e per riassorbirsi via via.ora c'è un riallineamento che va a consolidarsi anche per via dell'indice fsemib negativo di 1 punto percentuale.Giovani (occupazione -8,4%) e precari (-7,7%) i piu' colpiti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 07 lug - Quasi 17
milioni di persone hanno perso il posto di lavoro nell'area
Ocse tra la fine del 2007, quando il tasso di disoccupazione
era al minimo record del 5,8% e il primo trimestre 2010
quando ha raggiunto un massimo post-bellico dell'8,7%. Nel
passaggio da una profonda recessione a una fragile ripresa,
le file dei senza lavoro sono destinati a calare solo
lentamente, avverte l'Ocse nel rapporto annuale sulle
'Prospettive dell'Occupazione', in cui stima una
disoccupazione ancora superiore all'8% a fine 2011. Il tasso
ponderato di occupazione nei Paesi industrializzati e'
intanto sceso al 64,8% nel 2009 dal 66,5% del 2007-2008. Per
tornare ai livelli pre-recessione serviranno quasi 18
milioni di posti, anche perche' nel 'job gap' vanno contati
quanti ora hanno smesso di cercare lavoro perche' scoraggiati
e l'impatto di variazioni demografiche. Ad essere colpiti
durante la recessione sono stati i livelli occupazionali
degli uomini (-3%) piu' che delle donne (-1,2%), perche'
settori come l'edilizia (occupazione -7,7%), il
manifatturiero (-8,7%) e il minerario (-5,3%) ad alta
occupazione maschile hanno pagato il prezzo piu' duro. A
inabissarsi e' stata poi l'occupazione dei giovani (-8,4%),
mentre la fascia dei 25-54 anni ha avuto danni minori
(-2,2%) e gli ultra 55enni hanno messo a segno addirittura
un +1,7%. Un incremento quest'ultimo, legato in parte alla
necessita' di restare al lavoro per le perdite dei risparmi
previdenziali causate dalla crisi finanziaria e anche
dall'innalzamento dell'eta' di pensionamento. Drammatico
l'impatto sui precari (-7,7%), mentre i lavoratori a tempo
indeterminato hanno retto (-0,6%) e gli autonomi hanno
limitato i danni (-2,1%). Anche il grado di istruzione ha
fatto la differenza: l'occupazione dei meno qualificati e'
calata del 6,4%, mentre gli 'high skilled' hanno registrato
un aumento dell'1,1%. L'Ocse accende il faro anche su coloro
che sono in qualche modo parte della forza lavoro ma non
stanno cercando attivamente l'occupazione e sui
sotto-occupati, ovvero coloro che vorrebbero lavorare a
tempo pieno, ma devono accontentarsi di orari ridotti.
Aggiungendo queste due categorie, la disoccupazione in senso
ampio nell'area Ocse e anche nel G7 risulta del 15% circa a
fine 2009 contro poco piu' del 10% nel 2007.:lol:
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
tassi IRS ore 10

Euro Dollaro USA Sterlina Inglese Yen Giapponese
bid / ask bid / ask bid / ask bid / ask
1 anno 1.19 1.24 0.66 0.69 1.09 1.12 0.41 0.47
2 anni 1.38 1.43 0.93 0.96 1.37 1.41 0.41 0.47
3 anni 1.59 1.64 1.28 1.31 1.74 1.78 0.44 0.50
4 anni 1.82 1.87 1.65 1.68 2.09 2.14 0.49 0.55
5 anni 2.05 2.1 1.99 2.02 2.4 2.45 0.56 0.62
6 anni 2.26 2.31 2.28 2.31 2.66 2.71 0.66 0.72
7 anni 2.44 2.49 2.51 2.54 2.88 2.93 0.77 0.83
8 anni 2.60 2.65 2.69 2.72 3.07 3.12 0.90 0.96
9 anni 2.73 2.78 2.84 2.87 3.22 3.27 1.03 1.09
10 anni 2.84 2.89 2.96 2.99 3.34 3.39 1.15 1.21
15 anni 3.22 3.27 3.38 3.41 3.70 3.79 1.58 1.66
20 anni 3.34 3.39 3.54 3.57 3.76 3.89 1.82 1.9
25 anni 3.30 3.35 3.62 3.65 3.77 3.9 1.9 1.98
30 anni 3.21 3.26 3.66 3.69 3.75 3.88 1.93 2.01

Franco Svizzero Corona Svedese Corona Danese
bid / ask bid / ask bid / ask
1 anno 0.28 0.34 1.27 1.32 1.32 1.37
2 anni 0.53 0.61 1.66 1.71 1.75 1.8
3 anni 0.79 0.87 1.92 1.97 1.90 1.95
4 anni 1.00 1.08 2.11 2.16 2.1 2.15
5 anni 1.19 1.27 2.32 2.37 2.3 2.35
6 anni 1.36 1.44 2.50 2.55 2.48 2.53
7 anni 1.51 1.59 2.66 2.71 2.65 2.70
8 anni 1.64 1.72 2.78 2.83 2.79 2.84
9 anni 1.75 1.83 2.86 2.91 2.91 2.96
10 anni 1.85 1.93 2.91 2.96 3.00 3.05
15 anni 2.11 2.21 3.33 3.4
20 anni 2.13 2.23 3.44 3.51
25 anni 2.07 2.17 3.4 3.47
30 anni 2.02 2.12 3.29 3.36
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
tassi EURIBOR(european interbank offered rate)

Nota: Ai fini della continuita' dei contratti in essere
al 30.12.98 che utilizzano il Ribor, utilizzare la colonna
365 giorni/365
360/365 365/365
-------------------------------
1 Settimana 0,4670 0,4730
2 Settimane 0,4800 0,4870
3 Settimane 0,4950 0,5020
1 Mese 0,5230 0,5300
2 Mesi 0,6170 0,6260
3 Mesi 0,8020 0,8130
4 Mesi 0,8670 0,8790
5 Mesi 0,9630 0,9760
6 Mesi 1,0650 1,0800
7 Mesi 1,1070 1,1220
8 Mesi 1,1550 1,1710
9 Mesi 1,2080 1,2250
10 Mesi 1,2440 1,2610
11 Mesi 1,2840 1,3020
1 Anno 1,3340 1,3530
---
1278495763immagine.jpgmiodiscorso.jpg
 

IlPorcospino

Forumer storico
Ho fatto uno stralcio dell'articolo di Wolf uscito sul Sole24Ore con il titolo
La ripresa in via d'estinzione:
Il default dei conti pubblici è prossimo, insistono i profeti di sventura: pentitevi e risanate prima che sia troppo tardi. .. I mercati la pensano diversamente.. Gli investitori stanno dicendo che considerano il rischio di depressione e deflazione maggiore del rischio di default e inflazione.

Il settore privato – famiglie e imprese – dei paesi avanzati secondo le previsioni quest'anno registrerà un surplus di entrate rispetto alle uscite pari al 7% del prodotto interno lordo; in numeri assoluti si sta parlando di 3mila miliardi di dollari. Negli Stati Uniti e nella zona euro, il surplus implicito del settore privato è di circa mille miliardi di dollari in entrambi i casi. In Giappone è di circa 500 miliardi e in Gran Bretagna di 200 miliardi.

Dove potrebbero finire questi soldi? La sostanza è chiara: in questo momento esiste un colossale flusso netto di fondi verso il debito pubblico dei Paesi avanzati. È chiaro che alcuni Paesi possono ancora incontrare difficoltà. Ma è abbastanza inesatto sostenere che le difficoltà di una Grecia o di una Spagna comportano difficoltà future per gli Stati Uniti, o anche per la Gran Bretagna. È molto più probabile il contrario: fuggire dal rischio implica fuggire verso qualcosa di meno rischioso. Qual è l'asset meno pericoloso per investire le enormi eccedenze del settore privato? C'è una sola risposta: il debito pubblico dei grandi Paesi avanzati.

Perché aumenta il debito pubblico dei paesi avanzati?. L'ipotesi plausibile è che i deficit di bilancio siano una risposta al crollo della voglia di spendere del settore privato, colpito dalla crisi. Le politiche di spesa dei Governi avrebbero potuto essere meno generose. Ma il risultato sarebbe stato una depressione.

Che succederà quindi in futuro? Supponiamo che non ci sia nessun cambiamento significativo della politica delle economie emergenti. In questo caso, se non si vuole che una contrazione della spesa pubblica nei Paesi avanzati provochi un rallentamento dell'economia, o addirittura una seconda recessione, dovrà essere accompagnata da un'impennata della spesa privata.

Al vertice del G-20 in Canada, i leader si sono impegnati a «dimezzare il deficit di bilancio entro il 2013 e a stabilizzare o ridurre il rapporto debito/Pil entro il 2016». Sarebbe molto più sensato se i Governi concentrassero i loro sforzi sul correggere le tendenze di spesa sul lungo periodo. Possono sperare che risanare ora dia una spinta alla spesa privata. Ma qual è il loro piano se si scopre che non è così?

 
Stato
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