Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

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Btp in rialzo, spread poco mosso. Tesoro annuncia nuovo 15 anni

martedì 21 settembre 2010 17:16



MILANO, 21 settembre (Reuters) - I Btp chiudono la seduta in rialzo, anche se lo spread sul Bund risale di qualche posizone a seguito del recupero del titolo di Stato tedesco nel pomeriggio in scia ai guadagni dei Treasuries Usa prima della riunione della Fed.
Resta comunque una seduta in cui la periferia ha sovraperformato il Bund, grazie al buon esito delle aste di stamane, in particolare di quella irlandese, ma anche di quelle spagnole e di quella greca. "Si è visto un buon movimento della periferia fin da stamane, con le aste, sostanzialmente confermato nel pomeriggio, grazie anche un discreto andamento delle Borse" spiega un trader.
In una nota di commento di Unicredit si legge: "gli investitori sono pronti a vendere in maniera aggressiva il debito dei paesi in difficoltà, ma allo stesso tempo non hanno problemi a comprare in asta". A fine seduta il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sulla scadenza decennale tratta, su schermi Reuters YLDS5, a 146-147 punti base, dai 149 di ieri pomeriggio in chiusura. Stamane era sceso fino a quota 142 pb.
"Non si sono visti particolari movimenti di curva sul Btp, non è stata giornata nè di flattening nè di steepening" prosegue il trader.
Nel pomeriggio il Tesoro italiano ha comunicato di aver dato mandato a cinque banche per il collocamento sindacato del nuovo Btp a 15 anni (1 marzo 2026), confermando quanto già anticipato ieri da Reuters.
"La transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato" ha spiegato il Tesoro.
In chiusura l'attuale benchmark a 15 anni IT15YT=TT, 1 marzo 2025 cedola 5% che verrà sostituito dal nuovo titolo, quota in rialzo a 106,01 (+0,500), rendimento al 4,479%, dopo la flessione di ieri seguita alle prime voci sulla prossima emissione sindacata.
"Il 2025 non verrà riaperto, normale che si sia comprato vedendo un po' di valore su questo titolo" spiega ancora il trader.

IRLANDA, SPAGNA, GRECIA ALLA PROVA DELLE ASTE

L'Irlanda, osservata speciale degli ultimi giorni, ha collocato 1,5 miliardi a 4 e 8 anni. Del bond 2014 sono stati assegnati 500 milioni di euro con rendimento in salita al 4,767% e bid to cover in lieve discesa a 5,1. Per il 2018 la cifra assegnata è stata di 1 miliardo con rendimento in salita al 6,023% e rapporto domanda/offerta stabile a 2,9. "L'appetito degli investitori per i governativi irlandesi è rimasto solido, nonostante la volatilità del mercato nelle ultime settimane e le preoccupazioni che ci sono attorno alle finanze pubbliche del paese" spiega l'economista di Ihs Global Insight Sonia Pangusion.

La Spagna ha collocato 7 miliardi di euro di nuova carta: 5,28 miliardi a 12 mesi con rendimento in salita all'1,908% e rapporto domanda/offerta in calo a 1,7; 1,757 miliardi a 18 mesi, rendimento in salita al 2,146%, bid to cover in discesa a 2,9.

Mattinata d'asta anche per Atene, sul breve termine; collocati 390 milioni di euro a 13 settimane, con rendimento in calo al 3,975% e buona domanda: il bid to cover sale a 6,25.
"I costi di finanziamento per la Spagna sono saliti, ma in maniera moderata, mentre per la Grecia sono scesi risptto all'asta a 13 settimane di luglio" si legge sempre nella nota di Unicredit.
Lo spread Irlanda/Germania sul decennale si conferma sotto quota 400 punti base quest'oggi, a 397 pb, dopo essere balzato ieri al massimo storico di 425 pb. Lo spread spagnolo risale a fine giornata a 174 punti base (contro i 177 di ieri), dopo un minimo in mattinata in area 171 pb.

FED, ATTESE NOVITA' SU QUANTITATIVE EASING

I futures Bund terminano la seduta in rialzo, dopo una mattinata di movimenti contenuti attorno alla parità. Il rialzo è stato comunque limitato nel pomeriggio dai dati Usa, migliori delle attese, sui nuovi cantieri per abitazioni in agosto.
"In realtà il Bund si è mosso in maniera sostanzialmente laterale ngli ultimi giorni, si aspetta il meeting della Fed per assumere posizioni più precise" spiega uno strategist.
Se da una parte questa sera è scontata la conferma dei tassi vicino a zero, diversi investitori hanno continuato ad acquistare Treasury, trascinando al rialzo i Bund, scommettendo nella decisione della Fed di intraprendere nuove misure di 'quatitative easing', ovvero nuovi acquisti di titoli di stato.
"Resta qualche aspettativa sul mercato che la Fed possa annunciare qualcosa di concreto. Se come ci aspettiamo non dovesse succedere si potrebbe assistere ad una brusca correzione di breve termine sul mercato core" afferma Kornelius Purps di Unicredit.
 
BOND: a ottobre lancio future su Btp a 3 anni


MILANO (MF-DJ)--Il 18 ottobre la piattaforma Eurex lancera' un nuovo future sui Btp italiani a 3 anni.
"Il nuovo contratto sara' complementare al future sul Btp decennale gia' esistente" e potrebbe addirittura fare da volano e garantire l'incremento del "trading sul contratto", spiega Luca Cazzulani, strategist di Unicredit.
Il derivato a 3 anni permettera' infatti di diversificare le opportunita' di trading, affiancandosi a strumenti con scadenze diverse, come il derivato sullo Schatz a 2 anni.
I volumi, precisa Cazzulani, non saranno alti, ma il Btp a 3 anni potrebbe essere utilizzato come strumento di hedging anche sui titoli spagnoli, fortemente correlati alle obbligazioni italiane.

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Btp, su futures 3 anni attesa più domanda che per 10a -Unicredit

martedì 21 settembre 2010 18:04






MILANO, 21 settembre (Reuters) - La domanda per il nuovo futures sul Btp a 3 anni che verrà lanciato da Eurex potrebbe essere superiore a quella per il medesimo strumento sulla scandenza decennale in circolazione da un anno.
Lo si legge in uno studio di Unicredit diffuso dopo l'annuncio del lancio del nuovo futures da parte di Eurex, prevista per il 18 ottobre. Ma, mette in guardia Unicredit, i volumi sul nuovo strumento potrebbero in termini assoluti rimanere poco elevati.
Il nuovo contratto, ha comunicato ieri la società che gestisce la piattaforma di scambio dello strumento, sarà basato sui Btp con vita residua compresa tra 2 e 3,25 anni, con cedola al 6% e con un valore unitario di 100.000 euro. L'orario di trattazione dello strumento sarà dalle 8,00 alle 19,00.

I Btp in cricolazione con tale vita residua ammontano a 135 miliardi di euro, sottolinea Unicredit, cui si aggiungono altrettanti titoli da altri emittenti periferici per un bacino potenziale di governativi su cui sarà possibile effettuare attività di 'hedging' col nuovo futures da 275 miliardi di euro.
"Sulla base di ciò, la domanda potenziale dovrebbe essere superiore a quella del future Btp decennale" si legge nel report, che spiega come i titoli con vita residua tra gli 8,5 e gli 11 anni emessi da paesi periferici ammontino a 235 miliardi.
"Il nuovo contratto sarà complementare all'esistente future sul Btp decennale, offrendo uno strumento addizionale di copertura sul debito emesso dai paesi periferici dell'unione monetaria" spiega Unicredit.

"Detto questo non ci aspettiamo un'attività molto alta sul nuovo strumento" prosegue lo studio, spiegando che i volumi sul futures Btp decennale registrano dall'introduzione (settembre 2009) una media di 4.500 contratti giornalieri contro i 770.000 del futures Bund: "numeri non impressionanti nonostante sia chiara dal punto di vista razionale la neceessità di avere uno strumento di hedging per il debito non core".
Secondo il trader di una banca italiana "c'è da sperare che il nuovo future triennale abbia più fortuna di quello decennale che ha scarsa visibilità e non viene utilizzato se non per operazioni di copertura di piccola portata".

Il trader sottolinea comunque il disalllineamento rispetto al futures a breve sul Bund tedesco, strutturato sulla scadenza biennale dello Schatz tedesco.
"Potrebbe essere un punto di forza. Il future a breve sul Btp servirà comunque più del decennale, perchè permette di operare sulla medesima scadenza del mercato spot italiano, i 3 anni, mentre prima si era vincolati alla diversa scadenza del future Bund".
 
Aspettando la Fed ricordo che ieri sera c'erano molte premesse per uscire malconci, invece ;)
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Io ad esempio la vedevo grigia, questa amttina avevamo i CDS in aumento a 198 e Spread Bund a 150 in ascesa e il nostro '41 si è difeso, ma ce ne ha messo di tempo per tirare fuori le pa..e!
Adesso sono curioso per domani, c'è l'asta in Portogallo se non sbaglio e per l'AT non si "dovrebbe" scendere sotto i 97, a meno di un cambio di trend da rialzista a ribassista e allora si potrebbe vedere il triplo panico:rolleyes:
 
Io ad esempio la vedevo grigia, questa amttina avevamo i CDS in aumento a 198 e Spread Bund a 150 in ascesa e il nostro '41 si è difeso, ma ce ne ha messo di tempo per tirare fuori le pa..e!
Adesso sono curioso per domani, c'è l'asta in Portogallo se non sbaglio e per l'AT non si "dovrebbe" scendere sotto i 97, a meno di un cambio di trend da rialzista a ribassista e allora si potrebbe vedere il triplo panico:rolleyes:
sei diventato più bravo di me belindo:up:.il segreto dei cds comunque quando aumentano un pelino come si debbano stabilizzare, i btp salgono e poi si riallineano a meno di notizie di agenzie di rating negative..:-ooggi il 2041 ha chiuso a 97,51 sopra alla chiusura di ieri(97,34) e quindi con minimo decrescente e non vedo che abbia lasciato GAP particolari.per il fatto di acquistare se il trend è positivo si potrebbe iniziare a mediarlo al rialzo ma io aspetto ancora. ci vuole la tripla pazienza di Giuseppe ora e non si vende in loss:rolleyes:
 
due parole sul BUND e visto che è un indice derivato molto complesso ha un range da mantenere comunque.non possono buttarlo giù di 10 figure in 1 mese e guarda caso ora che i mercati contrattuali abbligazionari sono chiusi ha fatto una bella candelona verde. sarà un caso?:specchio:
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dopo il discorso del presidente TRICHET nei prossimi giorni probabilmente sui tassi che rimarranno fermi all'1% e il tasso di rifinanziamento sempre così con politica convenzionale nonche un possibile aumento in futuro! il mercato rifiaterà e prenderà il tran tran normale.:D
 
Fed lascia tassi invariati a 0-0,25%

martedì 21 settembre 2010 20:17

WASHINGTON, 21 settembre (Reuters) - La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi al termine della riunione odierna del suo comitato di politica monetaria.
Il tasso di riferimento resta dunque allo 0-0,25% come atteso da economisti e operatori.
Deluse invece le aspettative di chi scommetteva sull'annuncio di nuove misure di 'quantitative easing', ovvero di ulteriori acquisti di titoli di stato a sostegno dell'economia.
Nel meeting di agosto la banca centrale Usa aveva annunciato l'intenzione di reinvestire in governativi a lungo termine i proventi dei titoli in scadenza legati ai mutui, presenti nel suo portafoglio, in modo da non ridurre l'ammontare complessivo dei bond detenuti. Una mossa interpretata come interlocutoria da parte di molti operatori in attesa di una più ampio intervento della Fed sul mercato dei titoli di stato.
La maggioranza degli operatori non si aspettava comunque l'iniziativa della banca centrale già in occasione del meeting di questo mese.

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Dopo l'annuncio della FED il Bund è schizzato in su portandosi a 130,12!!! Sembra aver rotto la soglia psicologica dei 130! Ora la mia domanda è: domani i nostri BTP dovrebbero seguirlo, sarà così secondo voi???
 
WASHINGTON, 21 settembre (Reuters) - La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi al termine della riunione odierna del suo comitato di politica monetaria, dicendosi comunque pronta a dare ulteriore supporto alla modesta ripresa in corso facendo di più per evitare l'aumento della disoccupazione e la caduta dei prezzi.

Il tasso di riferimento resta dunque allo 0-0,25% come atteso da economisti e operatori, nonostante la banca centrale Usa abbia espresso maggiore preoccupazione per il ritmo lento della ripresa e il basso livello dell'inflazione di quanto non abbia fatto nell'ultimo board meeting di agosto.

"Il board continuerà a monitorare l'outlook economico e gli sviluppi finanziari ed è pronto a fornire ulteriore sostegno se necessario per supportare la ripresa e riportare l'inflazione a livelli in linea con il suo mandato", si legge nello statement della Fed.

Il presidente della Fed di Kansas City Thomas Hoenig ha ancora una volta, la sesta consecutiva, dissentito dalle decisioni del board.

Deluse le aspettative di chi scommetteva sull'annuncio di nuove misure di 'quantitative easing', ovvero di ulteriori acquisti di titoli di stato a sostegno dell'economia.

Nel meeting di agosto la banca centrale Usa aveva annunciato l'intenzione di reinvestire in governativi a lungo termine i proventi dei titoli in scadenza legati ai mutui, presenti nel suo portafoglio, in modo da non ridurre l'ammontare complessivo dei bond detenuti. Una mossa interpretata come interlocutoria da parte di molti operatori in attesa di una più ampio intervento della Fed sul mercato dei titoli di stato.

La maggioranza degli operatori non si aspettava comunque l'iniziativa della banca centrale già in occasione del meeting di questo mese.

Dopo la nota Fed l'euro è salito dell'1% contro dollaro, mentre tra i Treasuries il 10 anni è salito ai massimi di seduta e il trentennale è salito più di un punto pieno.

Wall Street in rialzo, senza picchi particolari.

sera a tutti . al
 
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