Btp salgono con mercato, spread lievemente più ampio, bene Bot
martedì 12 ottobre 2010 13:03
MILANO, 12 ottobre (Reuters) - Btp in buon denaro in un mercato concentrato sui rischi che minacciano la crescita mondiale e sulle prospettive di nuove iniezioni di liquidità da parte della banca centrale Usa.
Come sempre, tuttavia, nelle fasi di salita del mercato obbligazionario, lo spread contro Germania è tornato a divaricarsi leggermente perchè gli accquisti dettati dall'avversione al rischio tendono a privilegiare i titoli 'core' dell'area euro.
La forbice di tasso a dieci anni tra Btp e Bund, mantenutasi ieri sempre sotto i 145 centesimi, è a quota 146 a metà seduta.
L'offerta sul primario questa mattina si è concentrata sulle scadenze brevissime con 6,5 miliardi di Bot annuali offerti dal Tesoro italiano, 2,8 miliardi di titoli a tre e dodici mesi del Tesoro belga e un'asta di titoli greci a 26 settimane da 1,17 miliardi.
Il tasso del Buono annuale, come prevedibile alla luce dell'aumento dei tassi sul mercato monetario in parallelo alla riduzione della liquidità extra in circolazione sull'interbancario, è salito a rispetto all'asta di un mese fa.
A 1,441% (da 1,428% di settembre) il tasso rappresenta il massimo da maggio. Buona la copertura dell'asta: gli investitori hanno richiesto il titolo per oltre 14 miliardi spingendo il bid-to-cover a 2,16 da 1,90 di un mese fa.
"Abbiamo visto una domanda sostenuta, sia da parte retail che sul mercato. Il titolo ha performato in maniera ottima, anche rispetto alle precedenti aste, recuperando sia contro Eonia e sia contro la carta vicina prima dell'asta, ora si è un po' stabilizzato comunque nel complesso un'ottima asta", commenta un trader.
In un collocamento da 2 miliardi di euro su un'analoga scadenza ottobre 2011 il Tesoro belga ha pagato questa mattina in asta un rendimento di 0,91%. Anche in questo caso le richieste sono state all'incirca doppie rispetto alll'offerta.
All'interno della zona euro il Belgio è considerato un paese 'semi core' - non perfettamente assimilabile a paesi virtuosi come Finlandia o Olanda in termini di rischio associato al debito sovrano - ma resta relativamente più sicuro dell'Italia, pure a sua volta non più accomunabile a paesi 'periferici' afflitti da forti difficoltà sui conti pubblici come Irlanda e Portogallo.
"Nell'ultimo mese l'Italia ha performato bene, proseguendo il trend di 'decoupling' rispetto al resto della periferia (come anche la Spagna)", commenta Chiara Cremonesi di UniCredit.