Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

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Una cosa antipatica è che il mercato non ha minimamente considerato il fatto che il piano Irlanda è stato approntato a tempo di record, se lo confrontiamo con le liti e il guazzabuglio merkeliano della Grecia.

Cribbio! :(
 
MILANO/BRUXELLES, 29 novembre (Reuters) - Con la pubblicazione delle stime di autunno, la Commissione europea conferma la sua cautela sulla ripresa economica dell'Italia e mette in evidenza i rischi di uno sforamento di bilancio nei prossimi anni. Una crescita più bassa di quanto previsto dal governo e introiti dalla lotta all'evasione inferiori alle attese potrebbero richiedere il varo di misure addizionali per rispettare l'impegno preso dall'esecutivo di Silvio Berlusconi di riportare il deficit sotto il 3% entro il 2012.
A fronte di un target del governo per il deficit 2012 di 2,7%, in base alle nuove cifre di Bruxelles, l'Italia chiuderà il triennio 2010-2012 con un disavanzo pubblico del 3,5%.
"Questa previsione incorpora sia il pacchetto di consolidamento 2009-11, adottato nell'estate 2008, e le misure 2011-2013 dello scorso maggio, inclusa la stretta prevista per le spese degli enti locali, ma con una valutazione ex-ante meno ottimistica di alcune misure per combattere l'evasione fiscale", dice la Commissione.
In dettaglio Bruxelles dice di aver incorporato nelle proprie stime "solo una parte del gettito aggiuntivo atteso dalla lotta all'evasione fiscale, ovvero la parte derivante dalle misure che con maggior probabilità porteranno effetti immediati".
"In aggiunta circa 0,2 punti percentuali di minore riduzione del deficit/Pil rispetto ai piani nazionali sono dovuti a una proiezione inferiore per la crescita del Pil".
Nella conferenza stampa a commento delle nuove stime, il commissario per gli Affari economici e monetario, Olli Rehn, ha sollecitato Roma a tenersi pronta ad agire contro slittamenti nel budget.
"L'Italia rispetti con rigore i nuovi obiettivi fiscali", ha detto il commissario. Alla domanda sul perchè l'Ue preveda ancora un rapporto deficit/pil al 3,5% nel 2012, ovvero sopra la soglia del 3%, Rehn ha risposto che "è essenziale che, in caso di bisogno, siano prese misure addizionali per rispettare questi obiettivi".
 
Mercati, tentativi speculazione su Italia

ANSA ore 19,29.

I mercati prendono di mira l'Italia: il premio di rendimento dei Btp decennali è volato oltre i 200 punti base stamani, a livelli mai visti negli oltre undici anni di vita dell'euro. Un affondo della speculazione finanziaria sull'Italia - riferiscono alcuni operatori - scattato durante l'asta sul debito italiano con la diffusione di voci poi rivelatesi infondate e che non hanno impedito la chiusura dell'asta senza troppi problemi. E a fine giornata lo spread torna a scendere a 190 punti, rimanendo comunque su livelli elevati per gli standard italiani. "Chiuso un fronte, quello irlandese, si guarda a quello successivo: c'é stato un tentativo speculativo sull'Italia", ragiona Matteo Regesta, 'strategist' di Bnp Paribas a Londra. "Sul mercato non regolamentato ad un certo punto non comparivano più i 'bid'', cioé le offerte per acquistare il debito italiano. La giornata, che un operatore racconta come caratterizzata da "tensione acuta", in realtà era iniziata sotto i buon auspici del via libera al piano d'emergenza per l'Irlanda. Che però ha placato i mercati solo per qualche ora: è bastato pochissimo a riaccendere la volata dei rendimenti dei Paesi 'periferici'. A farne le spese, da subito, è stato il debito italiano. Mentre sul Wall Street Journal un commentatore esterno ipotizzava che l'Italia, con un debito pubblico di gran lunga superiore a quello di Portogallo e Spagna. "potrebbe essere il prossimo Paese a finire nel mirino degli investitori a meno che non riesca a crescere ad un tasso superiore all'attuale 1%". L'occasione alla speculazione finanziaria l'ha fornita l'asta sui Btp e CCTeu di stamani. Prima che ne venissero comunicati i risultati - racconta un trader che chiede di rimanere anonimo - "qualcuno ha messo in giro rumors secondo cui l'asta era andata male, con l'ammontare in offerta non interamente coperto".

Un episodio - racconta il trader, simile a quello di giovedì scorso, quando durante l'asta sui Bot "erano circolate voci di un imminente declassamento del debito italiano", prontamente smentito da Moody's. L'asta, al contrario, si è conclusa con una domanda discreta, 9,1 miliardi contro i sette offerti, anche se i tassi sono volati, guadagnando oltre mezzo punto percentuale rispetto a meno di due mesi fa. Ma le voci circolate, e i risultati in chiaroscuro del collocamento, hanno fatto comunque balzare a oltre 200 punti base il premio di rendimento dei Btp decennali rispetto al bund tedesco: per ritrovare livelli simili occorre risalire a prima dell'euro, agli anni '90. ''La buona notizia - scriveva stamani il Wsj - è che l'Italia non è come Grecia o Irlanda. La cattiva notizia è che é come il Portogallo", ossia "sta crescendo così lentamente che le entrate fiscali potrebbero non riuscire a coprire le sue obbligazioni". Per i mercati, i distinguo stamani non contavano, e la corsa degli 'spread' ha fatto leva sull'asta italiana. Giovedì toccherà alla Spagna, che deve a collocare fra 1,75 e 2,75 miliardi e soffre per i molti interrogativi che riguardano la solidità delle sue banche. Ma l'Italia non è esente da nuovi attacchi: "Il mercato ci riproverà sicuramente", dice un trader di una delle maggiori banche italiane. Più cauto Regesta, di Bnp Paribas: "sono convinto che questa speculazione non avrà vita lunga. Il sistema bancario italiano non soffre le stesse debolezze".
 
Una cosa antipatica è che il mercato non ha minimamente considerato il fatto che il piano Irlanda è stato approntato a tempo di record, se lo confrontiamo con le liti e il guazzabuglio merkeliano della Grecia.

Cribbio! :(

a mio modesto avviso per la Grecia la Germania ha tirato troppo la corda, mentre per l'iralnda si è fatto addirittura troppo in fretta (il che denuncia al mercato paura).

A mio avviso si doveva fare esattamente l'opposto: La Grecia rischiava di non riuscire più a finanziarsi sul mercato ai tassi a cui era arrivata e quindi rischiava davvero il Default, dato che aveva delle scadenze imminenti da onorare. Mentre l'irlanda non aveva tutta questa fretta dato che doveva accedere al mercato solo verso primavera.
Facendo troppo in fretta con l'irlanda è come se avessero denunciato la lorodebolezza e la paura di contagio. CIò che si teme purtroppo il mercato lo mette in pratica e quindi ecco l'attacco a porto, Spagna e ora a Italia.
Da un lato sembra quasi che l'Unione Europea abbia un atteggiamento autolesionista anche nel profetizzare situazioni che il mercato realizza.
A mio modesto avviso si potrà risalire decisi solo a "notizie" ferme e decise che danno sicurezza al mercato...E il mercato credo che non si accontenti più dei soldi da dare a Irlanda o portogallo ma voglia di più: un meccanismo anticrisi convincente.
POi a mio avviso parlare di coinvogimento di privati nel default è davvero una esasperazione che mette solo panico. La mia domanda è: chi mai sottoscriverebbe dei bond subordinati di Grecia o Irlanda nel 2013??
BIsogna riflettere invece su come creare una EUropa realmente unita anche politicamente: una U.S.E. che abbia una emissione obbligazionario unica in eurobond con benchmark il bund.
 
Ciao Ste,

quando avrai tempo mi raccomando i graficini

Grazie in anticipo
sto riprendendomi dalla scossa di oggi.sono in apprensione.se arriva il panico vado a fare una flebo:lol:
1291061374sde.jpg
 
tassi EONIA

dal 29/10/10 al 29/11/10
29/10/10 0,724
01/11/10 0,683
02/11/10 0,664
03/11/10 0,579
04/11/10 0,456
05/11/10 0,365
08/11/10 0,371
09/11/10 0,729
10/11/10 0,805
11/11/10 0,798
12/11/10 0,791
15/11/10 0,764
16/11/10 0,745
17/11/10 0,707
18/11/10 0,632
19/11/10 0,545
22/11/10 0,521
23/11/10 0,514
24/11/10 0,482
25/11/10 0,474
26/11/10 0,446
29/11/10 0,428
 
EURO MTS.indici di performance

Dati al:29-11-2010
Average
-------------------------
Indice Valore Duration Coupon Maturity Yield
---------------------------------------------------------------
EMTX 1-3 Y 154,05 2,08 4,13 2,19 2,52
EMTX 3-5 Y 164,75 3,67 3,95 3,97 3,06
EMTX 5-7 Y 170,47 5,44 4,00 6,13 3,56
EMTX 7-10 Y 170,35 6,91 4,24 8,19 4,17
EMTX 10-15 Y 171,35 9,11 4,78 11,90 4,64
EMTX +15 Y 184,49 14,15 5,06 23,48 4,36
EMTX Global 166,34 6,47 4,32 8,80 3,98
EMTXi 178,71 8,40 2,17 10,02 2,06
EMTX 15-25 Y 185,06 12,57 5,52 19,63 4,39
EMTX +25 Y 182,50 16,67 4,31 29,61 4,32
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* EMTX : EuroMTS Governement bond index
* EMTXi: EuroMTS Inflation linked index
***************************************************************
 
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