Btp misti in chiusura, spread su Bund rientra in scia periferici
martedì 14 dicembre 2010 17:38
MILANO, 14 dicembre (Reuters) - Si dispongono in chiusura su
livelli leggermente contrastati i benchmark Btp, evidenziando
una performance leggermente migliore del resto della curva per
il tratto decennale che consente un marginale recupero di
posizioni contro Bund.
Tra volumi di scambio particolarmente sottili, l'evento clou
della seduta per lo meno sul fronte interno - il no della Camera
alla mozione di sfiducia contro Silvio Berlusconi - lascia il
mercato quasi perfettamente immutato.
Rispetto ai 162 centesimi della chiusura di ieri e ai
165/166 della tarda mattinata, nel momento in cui Montecitorio
consentiva al presidente del Consiglio di affermarsi con un
margine di tre soli voti, la forbice di rendimento
Italia/Germania sul segmento a dieci anni è indicata in chiusura
in area 160.
"Stamane la Spagna perdeva una decina di punti base rispetto
alla Germania ed è riuscita a recuperare... l'Italia ha perso
meno e deve recuperare meno, si tratta di un movimento che ha
davvero poco a che fare con un passaggio politico che per i
mercati è un semplice non-evento" commenta un operatore.
Gli eventi a cui guardano gli investitori, aggiunge, sono
invece l'asta spagnola di giovedì e il prossimo vertice europeo,
giovedì e venerdì prossimi, che farà il punto sul meccanismo di
salvataggio dell'Unione monetaria.
"L'unica vera reazione del mercato al voto della Camera è il
rialzo del titolo Mediaset (MS.MI:
Quotazione). Forse anche per averne
troppo parlato nei giorni scorsi, a livello di reddito fisso non
si vede alcuna ripercussione" aggiunge.
Secondo una nota UniCredit il voto di oggi mostra comunque
una crescente debolezza della maggioranza di cui il mercato
finirà per risentire.
"Se riduce il grado di incertezza nel brevissimo termine, il
risultato del voto di oggi non diminuisce la prospettiva di
stallo politico nel medio termine, per quanto non si veda un
impatto sullo spread Italia/Germania" scrive Chiara Corsa,
economista di Piazza Cordusio.
"Uno scenario di prolungato stallo politico non è certamente
una buona notizia: impedirà al governo, qualunque esso sia, di
portare avanti l'agenda delle riforme strutturali di cui
l'Italia ha estremo bisogno per aumentare il basso potenziale di
crescita" conclude.