Btp chiudono in rialzo grazie a asta Bot, spread sotto 190 pb
martedì 11 gennaio 2011 17:25
MILANO, 11 gennaio (Reuters) - Chiusura in rialzo per i Btp
grazie al buon esito dell'asta di Bot annuali di questa mattina
ma anche - a detta di diversi operatori - alla Bce che continua
a sostenere il debito periferico con acquisti di bond sul
secondario, in particolare oggi portoghesi e greci.
"Dopo un'apertuta abbastanza pesante stamattina, si è
assisitito ad un lento e progressivo recupero che è psoseguito
anche nel finale" spiega il trader di una banca italiana.
Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali, su
piattaforma Tradeweb IT10YT=TWEB DE10YT=TWEB, chiude sui
minimi di seduta, a 188 punti base contro i 199 di ieri e i 205
raggiunti nei primi scambi di stamattina.
"Sulla curva Btp si conferma in chiusura una certa
brillantezza del breve rispetto al lungo" prosegue il trader.
Lo spread italiano tuttavia non riesce tuttavia ad
allontanarsi in maniera sostanziale dalla soglia psicoligica dei
200 punti base, a conferma di un contesto di mercato ancora
difficile per il segmento periferico.
"Quello di oggi è stato fondamentalmente un rimbalzo
tecnico" prosegue il trader. "Sono ancora troppi gli elementi di
proccupazione che continuano a pesare sulla periferia, dai
problemi di finanziamento, ai dubbi sulla ripresa e ai piani di
rientro fiscale dei paesi".
Lo spread spagnolo ES10YT=TWEB DE10YT=TWEB stringe oggi
di una decina si punti base su ieri a 261, quello portoghese
PT10YT=TWEB DE10YT=TWEB di 18 pb a quota 408.
ASTA BOT, TASSI IN LIEVE SALITA
Il Tesoro ha collocato stamane i previsti 7 miliardi di euro
di Bot a 12 mesi, con rendimento in lieve salita, al 2,067% dal
2,014% dell'asta del 10 dicembre scorso, confermandosi sui
massimi da dicembre 2008.
In discesa il 'bid to cover' a 1,625 da 2,001 del mese
scorso, quando però l'ammontare offerto era stato sensibilmente
inferiore (4 miliardi di euro).
"L'asta ha ricevuto una buona accoglienza e ha confermato
ancora una volta l'interesse degli investitori per la carta
italiana" si legge in una nota di Unicredit.
Positivo - a detta degli operatori - anche il risultato del
collocamento greco di stamane, sempre sul breve: Atene ha emesso
1,95 miliardi di euro di semestrali (26 settimane) con
rendimento in salita di 8 pb al 4,90%. Il rapporto
domanda/offerta si è portato a 3,4 dal precendete 5,15.
Ma la questione dell'offerta rimarrà infatti centrale per
tutta la settimana a partire, domani, dalle aste portoghesi: tra
750 milioni e 1,25 miliardi sulle scadenze 2014 e 2020.
"Il mercato sembra incapace di tranquillizzarsi con i
risultati di oggi, l'evento principale è domani" nota Peter
Chatwell di Credit Agricole.
Al di là dell'ennesimo test degli umori del mercato verso il
debito periferico, dal collocamento potrebbero emergere
indicazioni più chiare sulla prospettive di sostenibilità del
debito del paese e su un eventuale ricorso di Lisbona agli aiuti
internazionali.
Per ora il primo ministro Socrates ribadisce con forza che
il Portogallo non dovrà essere salvato, ma allo stesso tempo la
banca centrale stima per quest'anno una contrazione economica
dell'1,3%, in netto contrasto cone le stime governative di
crescita pari allo 0,2%.
Sempre domani la Germania emette il nuovo Bobl 2016 (fino a
6 miliardi di euro), mentre giovedì il focus torna sui
periferici con i bond spagnoli (2-3 miliardi, scadenza febbraio
2016) e le aste italiane di Btp a 5 e 15 anni: il range
d'offerta comunicato ieri sera del Tesoro è pari a 2-3 miliardi
di euro per ciascun titolo.