Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (6 lettori)

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tommy271

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Bce vede inflazione di breve termine, tassi fermi a 1%

giovedì 13 gennaio 2011 15:14




FRANCOFORTE, 13 gennaio (Reuters) - Ci sono pressioni inflazionistiche di breve termine nella zona euro. Pur in un contesto d'incertezza, tuttavia, il quadro di fondo resta coerente con una ripresa dell'economia, per quanto moderata.
Lo ha detto il presidente della Bce Jean-Claude Trichet nel corso della conferenza stampa seguita alla decisione odierna della banca centrale di lasciare invariato il costo del denaro, come nelle attese degli operatori.
"Ci sono prove di pressioni al rialzo sull'inflazione nel breve, dovute soprattutto ai prezzi energetici, il che non ha finora modificato la nostra visione sull fatto che l'evoluzione dei prezzi rimarrà improntata alla stabilità nel periodo rilevante della politca monetaria" ha affermato Trichet.
Trichet indica poi, tra i fattori potenzialmente positivi per l'economia, l'ulteriore incremento dell'export europeo nel corso del 2011 in scia alla ripresa globale e il rafforzamento della domanda interna del settore privato, supportata a sua volta da una politica monetaria la cui impostazione è ribadita come accomodante.
D'altra parte, tra i fattori di rischio Trichet cita le persistenti tensioni sui mercati finanziari, gli aggiustamenti di bilancio delle aziende, gli squilibri globali, le tendenze protezionistiche, nonchè il rialzo dei prezzi delle materie prime.
Complessivamente - nota il numero uno della Bce - i rischi sulle prosoettive economiche restano leggermente sbilanciati al ribasso.
Sul fronte finanziario la Bce conferma poi che le misure straordianrie sulla liquistà hanno carattere temporaneo e che verranno rimosse secondo necessità. Su quello del debito Francoforte invita invece i governi ad adottare eventuali nuove misure correttive per centrare gli obiettivi di risanamento dei conti pubblici. Alle banche poi Trichet chiede di trattenere gli utili e ricorrere ai mercati per rafforzare la base patrimoniale.

TASSO RIFINANZIAMENTO RESTA A MINIMO STORICO
Dunque la Bce, al termine del consiglio mensile di politica monetaria, ha optato per una conferma agli attuali livelli dei tassi di riferimento.
Il costo del denaro nei 17 paesi dell'Unione monetaria resta al minimo storico dell'1%, raggiunto ormai nel maggio del 2009 con un taglio da un quarto di punto percentuale.
Invariati anche i tassi su depositi e prestiti overnight, rispettivamente allo 0,25% e 1,75%.
L'ultimo sondaggio Reuters, pubblicato la scorsa settimana sulla base delle risposte di 71 economisti, indicava la previsione unanime per un nulla di fatto sui tassi. Dallo stresso sondaggio emergeva anche la proiezione di una prima stretta monetaria da parte di Francoforte nel quarto trimestre di quest'anno, con un intervento da 25 punti base.
 

Jessica.

out of time...
Btp-1Fb37 4%

Ultimo Prezzo Var % Data - Ora Ultimo Contratto Fase di Mercato
83,19 +1,56 13/01/11 - 16.24.39 Negoziazione Continua..

si trattiene il respiro ...
inserisco ordine di vendita ad 83.80..
 

ditomito

So di non sapere
16:23 - ###Bce: Trichet rassicura su crescita ma vede rischi da mercati e prezzi



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 13 gen - La Bce
conferma il costo del denaro all'1% e lancia un messaggio
positivo sulla crescita il cui trend di fondo "rimane
positivo". Al tempo stesso, per voce del presidente Jean
Claude Trichet, avverte che rimangono rischi, soprattutto
sotto forma di turbolenze dei mercati, ma anche di aumento
nel breve dell'inflazione soprattutto a causa della continua
corsa dei prezzi dell'energia e delle commodities in
generale. Di qui il bisogno di mantenere "sotto stretta
osservazione" le dinamiche in atto ricordando che la Bce non
ha mai una posizione precostituita sui tassi ed e' dunque
pronta ad agire se la situazione lo richiede. E' questo in
buona sostanza il messaggio di fondo giunto dalla conferenza
stampa tenuta a Francoforte da Trichet al termine della
prima riunione della Bce cui ha preso parte come membro
effettivo anche il governatore della banca centrale estone,
Andres Lipstok, in precedenza presente alle riunioni solo in
veste di osservatore. "Le attese di inflazione rimangono ben
ancorate - ha detto Trichet - e la Bce ritiene che
l'inflazione, salita al 2,2% annuo in dicembre, tornera' a
moderare il ritmo di marcia nella seconda meta' del 2011" per
chiudere sotto il 2%, cioe' la soglia considerata ideale
dalla Bce. Al tempo stesso tuttavia le spinte di breve
periodo vanno monitorate con attenzione e Trichet ha
ricordato come nel 2008, quando la crisi era gia' iniziata,
l'Eurotower ando' controcorrente alzando i tassi perche' si
temeva che la corsa di energia e commodities potesse
tradursi in un rialzo generalizzato dei prezzi. Parole che
non sono passate inosservate agli occhi degli operatori dei
mercati valutari tanto che l'euro e' salito di circa l'1,5%
dopo l'intervento di Trichet riconquistando quota 1,33
dollari.
Corrado Poggi cop-Y-
[email protected]

(RADIOCOR) 13-01-11 16:23:45 (0314) 3 NNNN

 

tommy271

Forumer storico
Btp resta tonico, nonostante Trichet, spread fino a 161 pb

giovedì 13 gennaio 2011 17:51



MILANO, 13 gennaio (Reuters) - Il mercato dei Btp anche nel
pomeriggio è avanzato ancora, riducendo la sua distanza dai
bund, grazie a un clima generale migliorato sui mercati
nonostante le parole più 'da falco' di Trichet.

I dealer dicono che i commenti di Trichet non preoccupano e
che il focus resta sui conti pubblici dei paesi e sulle manovre
di salvataggio.

In effetti lo spread anche dopo Trichet ha continuato a
stringersi, toccando un minimo di seduta a 161 pb per chiudere a
166 pb in calo di 14 pb da ieri.

Nella conferenza stampa che ha seguito la decisione del
board di lasciare i tassi invarialti, Trichet ha parlato di
possibilità di un rialzo, ma temporaneo, dell'inflazione.

"Ci aspettavamo qualche accenno 'hawkish', ma quelli di oggi
sono stati un po' più forti delle attese" dice Barclays in una
nota. Riflette "il fatto che le prospettive dell'inflazioe per
il 2011 stanno preoccupando, così come la maggiore fiducia per
la riprese economica" .

Trichet, che in generale ha confermato la traccia dei suoi
passati discorsi, ha detto che il board ha deciso all'unanimità
di cambiare la retorica sull'inflazione, precisando che non si
può dire che la Bce valuti tranquillamente la situazione dei
prezzi e che l'allerta è permanente.

Tuttavia l'attesa è di inflazione in salita temporanea sopra
il 2% per poi rallentare verso la fine dell'anno.

"Al mercato questi commenti vagamente 'hawkish' non hanno
fatto effetto" è la convinzione di uno strategist. "Ci sono
altre cose più urgenti e più significative, come i conti
pubblici e i pacchetti di salvataggio, da guardare prima".

TITOLI IN ASTA TENGONO, MERCATO DIGERISCE SUCCESSO

Il mercato vive ancora della migliore aria che si respira
dopo le aste portoghesi di ieri e quelle spagnole e italiane di
oggi. "E' stato un buon lavoro e un altro ostacolo superato per
i mercati periferici" ha detto Orlando Green, interest rate
strategist a Credit Agricole Cib.

"Alla fine abbiamo potuto mettere agli atti che le aste si
coprono senza troppi traumi, a tassi un po' in rialzo ma nemmeno
stratosferici" dice un dealer.

Domani i dealer si aspettano una seduta tranquilla, magari
con qualche presa di beneficio, prima della prossima successione
di aste la prossima settimana in Grecia, Spagna e Portogallo.

Il Tesoro italiano ha collocato stamane un totale di 6
miliardi del Btp 2015 e del Btp 2026

Nel dettaglio, il Btp 2015, con cedola 3%, offerto per un
range di 2-3 miliardi, è stato collocato per 3 miliardi, con un
rendimento del 3,67% dal 3,24% dell'asta di novembre con un
bid-to-cover di 1,412 in linea con l'1,41 precedente.

Il Btp 2026, con cedola 4,50% e offerto per un range sempre
di 2-3 miliardi, è stato collocato per 3 miliardi a un
rendimento del 5,06% dal 4,81% dell'asta di novembre, con un
bid-to-cover di 1,42 da 1,30.

A sostegno dei mercati in generale c'è l'ipotesi emersa nei
gionri scorsi di un allargamento del fondo europeo di
salvataggio, l'Efsf. Il commissario europeo agli Affari
monetari, Olli Rehn, ha auspicato un rafforzamento del
meccanismo e una sua maggiore flessibilità con l'obiettivo di
stabilizzare i mercati.

Il giorno prima alcune fonti europee avevano spiegato che
l'Eurogruppo di lunedì prossimo potrebbe valutare l'innalzamento
della capacità di credito del fondo dai 250 miliardi attuali ai
440 miliardi del suo valore nominale.
 
Stato
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