(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 25 feb - Il
governatore della Banca d'Italia Mario Draghi e' tra i
canditati favoriti alla guida della Banca Centrale Europea
quando l'attuale governatore Jean-Claude Trichet lascera'
l'incarico a ottobre, ma "a Berlino e Parigi, dove vengono
prese le decisioni economiche piu' importanti per l'Europa,
il banchiere italiano genera una palpabile mancanza di
entusiasmo". E' quanto scrive il New York Times,
sottolineando che "nel tentativo di creare consenso, Draghi
e' stato chiaro sulla sua priorita': la lotta all'inflazione".
Draghi, spiega ancora il quotidiano, essendo anche
presidente del Financial Stability Board, e' un volto noto
alle riunioni del G20 e ai meeting internazionali e per
questo avrebbe credibilita' immediata nel confronto con le
controparti della Federal Reserve o della Banca Centrale
Cinese. "E' il candidato piu' qualificato", ha detto
l'economista Nouriel Roubini, esprimendo una posizione
condivisa tra gli esperti. Secondo il New York Times, il
successo di Draghi "dipendera' dalla sua capacita' di
dimostrare che i suoi pregi superano i difetti: nazionalita'
e i quasi tre anni come vicepresidente e direttore generale
di Goldman Sachs International". Alcuni critici hanno fatto
riferimento alle transazioni fatte da Goldman con la Grecia,
per consentirle di entrare nell'euro anche se non ne avrebbe
avito i requisiti, ma i sostenitori di Draghi sostengono che
sono pretesti per bloccare la candidatura, perche', come ha
detto lo stesso governatore al quotidiano newyorkese, e'
"arrivato a Goldman dopo che queste operazioni erano state
effettuate e io non vi sono mai stato coinvolto".
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