io niente panico.ho mediato Fiat in basso (5,79)e sono contento.Il 'pacchetto' passa ora al vaglio dell'Europarlamento
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 15 mar - Per la
prima volta viene reso operativo il parametro del debito
pubblico che mai finora ha fatto scattare una procedura per
deficit eccessivo. In futuro (la norma del debito entrera'
in vigore tre anni dopo la fine delle procedure in corso per
deficit eccessivo) un paese potra' essere posto sotto
stretta sorveglianza europea se il debito/pil non scende a
un ritmo soddisfacente verso il 60% e questo anche se il
deficit pubblico e' inferiore al 3%. Nel caso dell'Italia il
deficit deve essere portato al (o sotto) il 3% del pil entro
il 2012. Tre anni piu' tardi entrera' in vigore la regola
del 'ventesimo' sul debito. Difficile dire con precisione di
quanto l'Italia dovra' ridurre il debito/pil ogni anno per
non incappare nelle maglie della procedura europea perche'
cio' dipendera' dall'andamento della crescita. Nel caso del
riferimento al debito privato, va detto che nell'accordo dei
capi di stato e di governo dell'Eurozona recepito dalle
norme varate oggi dall'Ecofin, e' stata accolta la proposta
originaria della Commissione europea che fa riferimento a
diversi fattori rilevanti. In sostanza, era scritto nella
proposta della Commissione, si dovra' tenere conto di
crescita potenziale, condizioni cicliche, inflazione,
squilibri macro-economici, consolidamento di bilancio nei
tempi in cui l'economia va bene, investimenti pubblici,
attuazione delle politiche europee di crescita e sulla
qualita' della finanza pubblica. In particolare per
analizzare l'andamento delle posizioni del debito pubblico a
medio termine la Commissione deve analizzare gli sviluppi di
fattori rilevanti che "riflettono appropriatamente fattori
di rischio inclusi struttura delle scadenze e denominazione
in valuta del debito, operazioni 'stock-flow', riserve
accumulate e altri asset governativi, passivita' implicite
ed esplicite relative all'invecchiamento della popolazione e
debito privato nella misura in cui puo' rappresentare una
passivita' implicita imprevista per il governo". Un esempio
e' costituito da una crisi bancaria. Altra novita' e' la
sorveglianza sugli squilibri macro-economici: viene
stabilito un meccanismo di prevenzione e correzione con una
procedura per 'squilibrio eccessivo' che introduce la
possibilita' di multe (0,1% del pil mentre la sanzione
finanziaria prevista per la procedura per deficit eccessivo
e' dello 0,2% del pil) a un paese che non rispetta
ripetutamente le raccomandazioni europee. La Commissione
potra' emettere 'allarmi preventivi' sulla base di una serie
di indicatori che riguardano gli squilibri delle partite
correnti, di competitivita'. Con questa architettura
Eurozona e Ue fondano il pilastro della 'governance'
economica nella speranza che la 'communitarizzazione' piu'
integrata delle politiche di bilancio ed economiche
impediscano il gonfiarsi di squilibri che possono alimentare
o produrre crisi finanziare ed economiche come quella
vissuta dal 2008.
La ministra francese Christine Lagarde ha
parlato di "decisioni storiche". Ora tutto passera' al
vaglio dell'Europarlamento, intenzionato a ridurre lo spazio
di discrezionalita' dell'Ecofin nelle decisioni sulle
procedure e sulle sanzion. La Bce ci spera. L'obiettivo e'
di chiudere tutto entro l'inizio dell'estate.