Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
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credit default swaps

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 23 mag - A maggio
l'indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta a
106,5 da 103,7 di aprile. Lo rileva l'Istat, aggiungendo che
"il miglioramento e' diffuso a tutte le componenti della
fiducia: l'indice relativo alla situazione personale degli
intervistati sale da 118,8 a 121,5, quello sul quadro
economico generale passa da 73,0 a 77,8. Salgono anche gli
indici relativi al clima futuro (da 90,1 a 93,1) e corrente
(da 114,8 a 117,4)".
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 23 mag - L'indice Pmi
composito della zona euro e' calato in maggio a 55,4 punti,
secondo la stima flash di Markit, contro 57,8 del mese
precedente e sotto le stime che puntavano a 57,4. Il Pmi
manifatturiero e' calato a 54,8 da 58,0 e da una stima a
57,5, mentre l'indice Pmi per i servizi e' sceso a 55,4 da
56,7 di aprile e da una stima sempre a 56,7. Lo rende noto
Markit.
 
Abbiamo notato il primo rimbalzo adesso bisogna capire se abbiamo la forza di risalire oppure se scendiamo ancora, direi ore decisive
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 23 mag - La Banca
centrale europea deve prendere in seria considerazione il
rialzo recente delle aspettative di inflazione a lungo
termine perche' si sta evidenziando una prospettiva di
deterioramento delle prospettive per i prezzi. Lo ha detto
Jens Weidmann, membro del Consiglio direttivo della Bce.
Weidmann ha anche messo in guardia sul fatto che la ripresa
della zona euro pone ulteriori "rischi rialzisti" per
l'inflazione dei prezzi al consumo e ha sottolineato che e'
importante che le aspettative di inflazione della gente
restino "saldamente ancorate". "Avremo bisogno di monitorare
attentamente" per capire se la recente impennata dei prezzi
al consumo si radichera', portando al rialzo i salari e
prezzi di tutta la regione delle'euro, ha detto ancora
Weidmann, che e' anche a capo della Bundesbank.
 
prudenza sull'AT

Mi associo alle tue doglianze per la disavventura pompeiana, ma i cani quando fanno branco possono diventare pericolosi.
Concordo con te sull'AT, in casi di forte turbolenza causata da motivi "politici" meglio lasciarla da parte.

:ciao: Si, essendo le sue "leggi" note a tutti, rischiamo di fare la fine dei piccioni, nel tiro a bersaglio!
Ciao, ciao, Giuseppe
 
Italia, prospettive su rating sono stabili - Moody's

lunedì 23 maggio 2011 11:43






MILANO, 23 maggio (Reuters) - Le prospettive sul merito di credito dell'emittente sovrano Italia - 'Aa2' sul lungo termine - sono stabili per Moody's Inverstors Service.
"Il rating di Moody's sull'Italia è 'Aa2', con outlook stabile" dice il portavoce dell'agenzia Francesco Meucci, senza ulteriori commenti.
In occasione di un evento milanese del mese scorso Alexander Kockerbeck, analista per l'Italia, aveva detto alla stampa che a parere dell'agenzia il paese è in grado di stabilizzare o persino invertire il processo di accumulo del debito anche con una crescita economica modesta.
 
Italia, Fitch non vede alcun cambio outlook o rating - analista

lunedì 23 maggio 2011 11:31




MILANO, 23 maggio (Reuters) - Fitch non vede al momento alcuna modifica dell'outlook o del rating sovrano dell'Italia. Lo ha detto l'analista dell'agenzia David Riley, a pochi giorni dalla decisione di Standard & Poor's di peggiorare l'outlook - da stabile a negativo - sulla A+ italiana.
"Non c'è evidenza che che la situazione dei conti pubblici italiani si stia deteriorando" spiega Riley, aggiungendo che il governo ha fatto leggermente meglio di quanto atteso sul deficit 2010 e che "è sul sentiero per centrare i target del 2011".
Il rating sovrano sull'Italia di Fitch è attualmente a AA- con outlook stabile.
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 23 mag - Le donne
"continuano a essere il pilastro della rete di aiuto
informale e dell'assistenza e cura, svolgendo in un anno 2,1
miliardi di ore di aiuto a componenti di altre famiglie,
pari a due terzi del totale erogato". Lo scrive Istat nel
Rapporto annuale 2010 secondo il quale cresce il numero dei
bambini che vanno all'asilo nido e la cura e l'assistenza
alle famiglie con anziani "viene fornita in prevalenza dalla
rete informale (16,2% nel 2009, 17,7% nel 2003). Al
contrario, nell'ultimo decennio il numero delle famiglie
raggiunte dal settore pubblico e da quello privato e'
passato, rispettivamente, dal 3,5% al 7,9% e dal 10,5% al
14%". Nel 2008, inoltre, l'Italia ha impegnato il 27,8% del
Pil per la protezione sociale, contro il 26,4% dell'Ue. In
particolare, il 51,3% della spesa e' stata assorbita dalle
pensioni e quote "molto residuali e inferiori alla media Ue"
e' andata al sostegno delle famiglie (4,7%, 8,3% media Ue),
disoccupazione (1,9%, 5,2% paesi Ue), contrasto poverta' ed
esclusione sociale (0,2%, 1,4% dell'Ue), disabilita' (5,9%
contro 8,1%).
 
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