Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (64 lettori)

Stato
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IlPorcospino

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Nell'ultimo testo licenziato dalla commissione finanze del Senato e in votazione per questa sera, ricompare la modifica del bollo sul deposito titoli. Il nuovo onere tributario colpirà però solo i depositi sopra 50.000 euro. Sotto tale soglia il prelievo rimane infatti invariato a 34,20 euro. L'imposta è inoltre modulata in misura progressiva: si pagheranno 70 euro per la fascia tra i 50 e 150 mila euro, 240 euro fra i 150 e i 500 mila euro, 680 euro sopra il limite dei 500 mila euro. Dal 2013 l'imposta salirà poi a 230 euro per lo scaglione 50/150 mila, a 780 per la fascia 150/500 mila euro e a 1.100 sopra i 500 mila euro. I depositi titoli in Italia sono 22 milioni. L'entrata prevista in bilancio è pari a 897 milioni per il 2012 e a 2,5 miliardi per il 2013.
 

Dupondius

Forumer storico
Preferisco mettere il link poichè l'articolo è lungo:

La speculazione vive sulla cattiva politica - Il Sole 24 ORE

L'oligopolio dal greco antico ὀλίγοι (ὀlígoi: «poco» «pochi») e πόλιον (pólion, da πόλειν — pólein, vendere) è una forma di mercato con pochi offerenti definiti leader, cioè le cui decisioni di ognuno di loro hanno e tengono conto di avere influsso sulle decisioni degli altri offerenti.
Non ho capito.;)
Identifichi la speculazione con le agenzie di rating e i CDS?
Sulle privatizzazioni: per non farle gravare sul bilancio dello stato e consegnarle all'influenza nefasta del potere politico.
c'è chi sostiene, come Franco Debenedetti, che il mercato non sbaglia mai. questi signori dovrebbero almeno riconoscere che esistono delle patologie del mercato, come l'oligopolio e il monopolio (è la teoria economica classica). prima di affidarsi totalmente e con piena fiducia al mercato, dovrebbero almeno essere eliminate queste patologie.

inoltre è da ingenui raffigurare il mercato, soprattutto quello finanziario, come la fiera con le bancarelle. ho qualche dubbio sull'indipendenza delle agenzie di rating (vedi loro azionariato e chi paga le parcelle), ma cmq è dato per assodato che il loro operato è prociclico, i.e. tendono ad accentuare le fasi di mercato, e ultimamente si esprimono su dei provvedimenti ancor prima di poterli leggere. la speculazione passa anche attraverso i CDS, che dovrebbero essere contratti assicurativi, ma sono invece utilizzati per muovere il mercato. la speculazione non esiste: quindi non è vero che grandi investitori organizzano insieme alcune operazioni (mentre nel libero mercato ogni agente economico dovrebbe essere all'oscuro delle mosse dell'altro)?

riguardo alle privatizzazioni non mi pare il momento più propizio per vendere. nel caso di Enel, Eni, Finmeccanica, ecc., non mi sembra che abbiano gravato sul bilancio dello Stato, bensì che abbiano regalato succosi dividendi. inoltre IMHO sussiste il pregiudizio (numeri io non ne ho ancora visti) che il privato sia meglio del pubblico: per me il problema sono le dimensioni e la mancanza di controlli (i dipendenti di una grande banca italiana sono più produttivi dei dipendenti delle poste?).
 

belindo

Guest
Fatto gain con ilmezzo cippo, ma adesso il FBTP è crollato, meglio tenere gli occhi aperti.
 

IlPorcospino

Forumer storico
c'è chi sostiene, come Franco Debenedetti, che il mercato non sbaglia mai. questi signori dovrebbero almeno riconoscere che esistono delle patologie del mercato, come l'oligopolio e il monopolio (è la teoria economica classica). prima di affidarsi totalmente e con piena fiducia al mercato, dovrebbero almeno essere eliminate queste patologie.

inoltre è da ingenui raffigurare il mercato, soprattutto quello finanziario, come la fiera con le bancarelle. ho qualche dubbio sull'indipendenza delle agenzie di rating (vedi loro azionariato e chi paga le parcelle), ma cmq è dato per assodato che il loro operato è prociclico, i.e. tendono ad accentuare le fasi di mercato, e ultimamente si esprimono su dei provvedimenti ancor prima di poterli leggere. la speculazione passa anche attraverso i CDS, che dovrebbero essere contratti assicurativi, ma sono invece utilizzati per muovere il mercato. la speculazione non esiste: quindi non è vero che grandi investitori organizzano insieme alcune operazioni (mentre nel libero mercato ogni agente economico dovrebbe essere all'oscuro delle mosse dell'altro)?

riguardo alle privatizzazioni non mi pare il momento più propizio per vendere. nel caso di Enel, Eni, Finmeccanica, ecc., non mi sembra che abbiano gravato sul bilancio dello Stato, bensì che abbiano regalato succosi dividendi. inoltre IMHO sussiste il pregiudizio (numeri io non ne ho ancora visti) che il privato sia meglio del pubblico: per me il problema sono le dimensioni e la mancanza di controlli (i dipendenti di una grande banca italiana sono più produttivi dei dipendenti delle poste?).

Mi fa piacere questa pacata e costruttiva discussione. A causa del trading di oggi particolarmente critico, la riprenderò appena possibile.
 

belindo

Guest
Ho preferito prendere mezzo cippotto di ISP piuttosto che il 41 per via del pessimo movimento del FBTP.
Spero di sbagliarmi.........................
 
Stato
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